Alessia pov

Il ragazzo continuava a guardarmi.
Ero appena passata vicino a lui ma non aveva mosso un muscolo.
La sua iride azzurra era puntata su di me.
Cercai di non farci caso.
Mi misi come sempre sulla scalinata aspettando che le bidelle suonassero la campanella.
Tiro fuori dallo zaino borchiato un pacchetto Camel e prendo una sigaretta.
La porto alla bocca e la accendo con l'accendino nero.
Fumo e mi godo quel piccolo paradiso per 5 minuti ripensando a qualche sera prima quando mi ero nuovamente fatta tentare e avevo contattato il mio "amico" per procurarmi una siringa di roba forte.
Ne avevo bisogno almeno una volta alla settimana.
Sembro una ragazza innocente ma non sono come sembro.
Qualche anno prima infatti ero finita in un centro di disintossicazione per giovani ma non aveva servito a niente.
Mentre finisco di fumare guardo nuovamente il ragazzo che è ancora sullo stipite del cancello e non accenna ad andarsene.

Spengo la cicca ed entro a scuola.
Vado verso la mia classe e incontro Brian e la sua banda di lecchini.
Degli stupidi sfigati che vanno in giro per scuola fieri dei loro giubetti di pelle da quattro soldi comprati dai cinesi in piazza.
Ma picchiano comunque forte ed è per questo che sono temuti da tutti.
Saltano regolarmente le lezioni e anche quest'anno rimarranno in quarta.

Sfortunatamente sono la EX fidanzata di Brian e da allora mi perseguita con la sua banda perchè vuole vedermi soffrire.
Ho sempre cercato di non farmi picchiare ma puntualmente loro mi deridono e mi prendono a calci e pugni.

B:Ooh ragazzi guardate c'è la troia di turno!!
Tutti:Hahhaha
B:Hey tesoro ci vediamo dopo.

Li sorpasso ed entro in classe.
Mi siedo negli ultimi banchi e guardo fuori dalla finestra.
Stranamente oggi il ragazzo se ne è andato.
Meglio.
La prof comincia a fare la sua lezione e io comincio a far finta di ascoltare mentre continuo a disegnare sul blocco da disegno.

Le ore passano in fretta e così viene ora di andare a casa.
Sfortunatamente mentre esco da scuola vedo Brian e la sua banda che cominciano a seguirmi.

Comincio ad affrettare il passo verso casa mia.
Brian e gli altri continuano a starmi dietro finchè non mi bloccano in un vicolo vicino al centro abitato dove la zona è più ricca di negozi, bar e macchine.

B:Sai piccola non ho mai accettato il fatto che tu mi abbia lasciato...ma adesso possiamo recuperare il tempo perso...io cerco ancora vendetta.

Gli altri si stringono a cerchio attorno a me mentre Brian tira fuori una pistola e un cuscino.

B:Mi dispiace doverlo fare...ma sei stata troppo stupida.

Cerco di liberarmi ma la banda mi tiene fermo ogni muscolo del corpo mentre Brian appoggia il cuscino sul ventre e appoggia sopra la pistola.

B:Addio brutta troia.

Spara.
È un attimo.
Un attimo non sento niente e l'attimo dopo sono distesa sull'asfalto del vicolo con un buco nella pancia da cui sgorga continuamente sangue.

Comincio a vedere sfocato e scorgo solo l'ombra di un ragazzo...che si avvicina.

Buio.