#non tutti i principi sono come quelli delle favole... Parte 1: l'arrivo.
#non tutti i principi sono come quelli delle favole... Parte 1: l'arrivo.
"Caro Jason,
oggi io e Metallicana dovevamo avere un'avventura assieme agli altri, invece abbiamo conosciuto un principe!
Pensavo fosse un principe come quello delle favole, invece era un bambino molto antipatico."
Ivy Redfox posò per qualche secondo la sua penna e ripensò al principastro narcisista che aveva conosciuto quella mattina.
Ma per parlarne in modo corretto doveva iniziare dal principio ovvero da quando Lucy Dragoneel aveva ricevuto quella strana lettera...
...
Emerarudo E. Fiore era il principe ereditario del regno di Fiore.
E anche se ancora non sapeva che cosa volesse dire la E. del suo nome, era certo che un giorno sarebbe diventato re!
Sua madre dopotutto era la regina!
E poi tutti a palazzo gli dicevano sempre quanto fosse incredibile.
Aveva otto anni e già sapeva leggere e scrivere come un adulto capendo tantissimi paroloni, anche perché sua madre gli leggeva sempre una storia chiamata "le avventure di Iris" piena di parole difficili (e poi sua madre voleva che lo leggesse perché diceva che lo aveva scritto una sua amica).
Conosceva bene tre lingue e sapeva fare calcoli molto difficili. Insomma era un genio e tutti non facevano altro che dirglielo.
Aveva persino studiato assieme ad una sua amica più grande di lui!
Era sempre lodato, sempre acclamato e qualsiasi cosa facesse era sempre un successo.
Sempre.
Era anche vero che Emerarudo, soprannominato Raru da sua madre e da alcuni membri della servitù, si annoiava facilmente e aveva la tendenza a sfogare la sua noia nei modi più disparati.
Beccandosi ramanzine da sua madre.
Hisui non sapeva più cosa fare: suo figlio non le dava pace!
Ogni cinque minuti trovava una marachella da fare o qualcosa da distruggere, soprattutto nell'ultimo periodo.
-potrei provare a mandarlo nell'accademia di addestramento dei soldati, magari lì avrebbe un po' di disciplina.... anche se probabilmente me lo rimanderebbero indietro dopo dieci minuti, oppure scapperebbe dopo un quarto d'ora. Mi serve un posto dove possa darsi un contegno o dove possa scatenarsi abbastanza da riuscire a capire la lezione. Un posto dove nessuno lo tratti come il principe Emerarudo ma come un bambino di otto anni qualunque...un posto come...- improvvisamente alla regina le si illuminò lo sguardo, sapendo esattamente dove mandare il figlio.
Il suo Raru era una testa calda e avrebbe dovuto avere a che fare con teste più calde della sua.
-Jenny!- disse la regnante, chiamando la cameriera.
La donna si presentò immediatamente al cospetto della regina, dopo aver fatto una leggera riverenza.
Se non fosse stata così eccitata per il suo piano, la regina Hisui avrebbe sbuffato trovando il bisogno di fare riverenze ormai antiquato e altamente stupido: non era forse un essere umano esattamente come loro?
Comunque, la regina era troppo coinvolta per farci caso.
-Jenny, per favore prendi della carta, penna e dell'inchiostro. Devo scrivere una lettera....- disse mentre la cameriera andava a prendere il materiale richiestole.
Una volta scritta espedita la lettera la regina dovette semplicemente attendere la risposta.
E ci volle meno di tre giorni per avere il consenso.
-Jenny- la chiamò Hisui, dopo aver avuto notizie per il suo piano.
-si vostra maestà-
-potresti chiamare Raru?- chiese la regina senza trattenere il ghigno nato sul suo volto.
Oh, suo figlio avrebbe avuto pane per i suoi denti per una volta.
-mi avete fatto chiamare, madre?- chiese Raru, una volta entrato.
I capelli verdi erano perfettamente pettinati all'indietro, tenuti con un piccolo codino e gli occhi del medesimo color foglia scrutavano attentamente la madre.
-si tesoro.- disse Hisui sorridente.
Era un buon segno per Raru.
Significava che non aveva ancora trovato lo sciampo ideato per tingerle i capelli di nero.
Lo aveva brevettato e gli serviva qualcuno che lo testasse (era perfettamente sicuro ma sua madre gli aveva proibito di provare intrugli strani sulle cameriere e su chiunque di cui non conosceva le allergie a causa dell'ultima volta.)
però il bambino si mise a riflettere.
Se la madre non lo aveva fatto chiamare per i suoi "esperimenti", qual era allora lo scopo della sua convocazione?
-tesoro indovina? Andrai in vacanza!- disse entusiasta la donna, scrutando con i suoi occhi verdi il viso del figlio.
-in...vacanza?-chiese titubante il bambino.
Accidenti!
Il suo piano andava rivisitato se voleva che funzionasse!
-sì, in vacanza. Consideralo un viaggio d'istruzione. Avrai modo di imparare tantissime cose ti divertirai tanto.- disse la regina con gli occhi che brillavano.
-capisco madre...e ditemi, dove andrò? Sull'isola di Stella? Nel continente di Ish...-
-a Magnolia!- lo interruppe la regina, sorridendogli.
-più precisamente sarai ospite della gilda di Fairy Tail. Nel corso degli anni questa gilda ha fatto enormi favori alla corona e una dei membri è una mia carissima amica, sarai ospite della sua famiglia per qualche settimana e ovviamente mi aspetto che tu tenga un comportamento esemplare mentre sarai lì- disse Hisui.
Raru doveva aver sentito male.
Sua madre non poteva avergli detto che andava a Fairy Tail.
Non quella gilda.
Qualsiasi gilda di maghi ma non quella.
-scusi...cosa?-chiese Raru, per conferma.
-ma si tesoro, andrai a Magnolia a Fairy Tail.- disse Hisui.
-NON PUOI ESSERE SERIA!- urlò il bambino, guardando sconvolto la madre.
Era talmente scioccato che dimenticò completamente il "voi" che dava sempre a sua madre, e ciò per Hisui sarebbe stato fantastico, se non fosse che suo figlio stava sfidando la sua autorità?
-scusami? Sei forse tu che decidi per me?-
-OH MA ANDIAMO! Penso tu conosca bene la fama di Fairy Tail! Sono dei casinisti, combina guai che attirano disgrazie ogni volta che si muovano! E tu vuoi mandarci il tuo unico figlio?!?!?!?!?!- chiese Raru, facendo perdere ancora di più la pazienza della madre.
-Emerarudo E. Fiore! Mi sembrava di averti insegnato a non metterti a giudicare le persone che non conosci. Io invece conosco personalmente quasi tutti, se non tutti, i maghi associati a quella gilda, e anche da molto tempo. Posso perciò garantirti che come affido loro il mio regno posso affidare loro il mio bene più prezioso, perciò andiamo a fare i bagagli che tra poco parti- disse Hisui alzandosi dal trono e prendendo per mano il figlio trascinandolo nella stanza.
Raru guardò la madre infuriato.
Lui a Fairy Tail non ci voleva andare.
Lui voleva andare da...
il verde abbassò il capo, non poteva andarci.
Aveva scelto lui di allontanarsi perciò ora non doveva tirarsi indietro.
Però non voleva neanche incontrare quella persona.
No, doveva assolutamente evitare di partire.
O almeno era quello che pensava mentre aiutava sua madre a preparare i bagagli.
Perché certe cose venivano fatte dalla famiglia reale anziché dalle cameriere?
Beh, era noto che la regina Hisui, durante i primi mesi di gravidanza aveva perso il marito, Jasper, e aveva cresciuto da sola il figlio e aveva gestito il regno al meglio.
Però il tempo ad occuparsi di Fiore le aveva insegnato ad usare ogni minuti libero con il figlio, che fosse per fargli il bagno, leggergli un libro prima di andare a dormire oppure per preparagli i bagagli per quella "vacanza".
E Raru aveva sempre apprezzato quei momenti con la madre, anche e soprattutto grazie a...
maledizione!
Possibile che dovesse sempre finire a pensare a...
Raru scosse di nuovo furioso la testa.
Aveva deciso di allontanarsi da un mese ormai, quindi doveva tenere dure e non pensare.
Doveva continuare a distrarsi con nuove cose da studiare e nuovi esperimenti da fare.
Di certo non doveva andare nella gilda dove avrebbe incontrato colei che per prima gli aveva portato via le seconda persona più importante.
Forse ne doveva parlare.
Forse se avesse spiegato alla madre come si sentiva e perché si era comportato in quel modo nell'ultimo periodo lei non lo avrebbe mandato a Magnolia.
Sì, avrebbe fatto esattamente così.
-madre io...-
-signorino ha detto qualcosa?- chiese la guardia incaricata di scortare il principe fino a Magnolia.
Il piccolo spalancò gli occhi, rendendosi conto di essere sul treno che lo avrebbe portato verso la gilda di Fairy Tail.
-allora maestà? Ha detto qualcosa?- chiese ancora l'uomo, vestito in borghese per non insospettire gli altri passeggeri del treno.
-no...niente- disse Emerarudo, scuotendo il capo.
Accidenti a lui che perdeva troppo tempo nei suoi pensieri e mancava di riflessi.
-il viaggio è ancora lungo maestà, forse le conviene dormire un po'- gli suggerì la guardia.
Emerarudo lanciò un occhiataccia al suo accompagnatore, trattenendo lo sbadiglio.
Odiava sentirsi dire cosa fare o cosa non fare.
Però chiuse gli occhi, facendo un sogno stupendo.
Che venne rovinato da un odore familiare per sua sfortuna.
Albicocche e rose era l'odore che quella persona lasciava nelle sue lettere.
Il verde si alzò in piedi e spalancò la porta della cabina, osservando le quattro ragazzine che stavano passando.
Dovevano avere più o meno 12 o 13 anni, ma essendo tutte insieme Raru non poteva capire chi delle quattro fosse colei che aveva cambiato tutto.
La ramata, la viola, la verde o la blu?
Chi di loro era l'amica di penna di Cla....
ancora?
Raru sbatté il piede sul pavimento del treno mentre questo ancora viaggiava sulle rotaie.
Quella duchessa era ormai un chiodo fisso, una specie di ossessione se non riusciva veramente a smettere di pensare a lei ogni cinque minuti!
Chi se ne importava se la duchessa avesse un'amica di penna!
Chi se ne importava se non aveva più tempo per giocare e studiare insieme a lui.
Lui era il principe, il futuro re di quella nazione!
Una ragazza, per quanto sua unica amica, non doveva determinare le sue scelte.
Basta.
Sua madre voleva che lui passasse un mese a Fairy Tail?
Bene!
Si sarebbe messo a studiare da solo e si sarebbe tenuto lontano da chiunque, si sarebbe semplicemente rilassato.
E avrebbe dimenticato la duchessa Clara De Rigo.
Costi quel che costi!
Beh, il principe non aveva completamente torto, infatti per il mese che passò alla gilda delle fate pensò alla duchessa solo un paio di volte, ma non aveva neanche pienamente ragione: di fatti il giovane erede al trono non si rilassò affatto e non rimase da solo nemmeno per dieci minuti, venendo trascinato dall'allegro caos di Fairy Tail.
ma quello era abbastanza prevedibile...
Angolo Autrice
ed eccomi qui!
intanto buone vacanze a tutti gli studenti e le studentesse che, come me, sono finalmente in vacanza!
ebbene oggi abbiamo fatto conoscenza di Raru e della "misteriosa" duchessa De Rigo, ma tutto ciò verrà spiegato in un altro capitolo.
vi saluto e spero di scrivere del signorino Emerarudo E. Fiore e della nostra gilda preferita prima della fine della settimana (e magari con un capitolo della solita lunghezza)
un bacione,
Matilda
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