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#Cammy e le favole della buona notte

#Camelia e i racconti della buonanotte


Camelia, detta Cammy, era una bambina molto diversa da tutte le sue cuginette:

non era forte come Nelly che riusciva ad intimidire e a farsi ascoltare da tutti,

non era allegra come Sylvia che riusciva a mettere il buon umore non appena entrava in una stanza,

non era energica come Victoria.

Lei era solo Cammy.

Lei era noiosa e timida, infatti non riusciva a spiccicare parola con chi non conosceva.

Cammy non assomigliava nemmeno ai genitori.

Erik, detto anche Cobra, era un uomo serio e austero, con la faccia malvagia che riusciva spaventare chi non lo conosceva bene.

Kinana invece era dolce come la figlia, ma ben più espansiva.

Certo la piccola Cammy aveva gli stessi capelli violetti e la pelle candida della madre, e gli occhi color cioccolata che un tempo erano appartenuti al padre, prima che diventasse cieco.... ma le somiglianze tendevano a finire qui.

Invece Cammy veniva  spesso paragonata alla zia Wendy o ad Aries, lo spirito stellare della zia Lucy o al limite con Andromeda la figlia di Aries, ma la piccola si sentiva molto più vicina alla zia dai capelli blu.

Infatti Wendy possedeva un potere che l'aveva sempre affascinata, il potere della guarigione.

Perché, come suo padre le aveva detto più volte, è facile uccidere qualcuno...

la vita è delicata, è effimera e vola via...

ma salvare una vita è ben più difficile e complesso. 

 E Cammy desiderava tanto riuscire ad entrare in sintonia con questo potere.

Il suo sogno era proprio quello di diventare un guaritrice.

Peccato che nessuno lo sapesse.

Quello era il suo piccolo segreto.

-ciao Cammy!- in realtà la piccola Cammy, di sette anni, di segreti ne aveva due.

Ed il secondo l'aveva appena salutata.

Mark Alberona.

Con i suoi occhioni color cioccolata ed il suo sorriso smagliante, riusciva ogni volta a farle battere il cuore all'impazzata.

Ed ora era lì.

Lì, con lei.

La violetta stava diventando rossa come i capelli di Xavier e della zia Erza.

-che fai?- chiese ancora il bambino moro, mentre l'amichetta sussurrava la risposta.

Perché Cammy non parlava, lei sussurrava.

-sto leggendo il libro della zia Lucy...- sussurrò con un filo di voce.

Perché un altra grande passione per la piccola Cammy, erano le fiabe e le favole.

Infatti la bambina aspettava sempre con impazienza la sera, così che la madre od il padre, le raccontassero una fiaba della buona notte.

Le sue preferite erano le vicende dei genitori e la storia della fondazione di Fairy Tail.

Quella favola però veniva raccontata meglio da Jason, il quale aveva una grande passione per le vicende di Mavis e di Yuri (suo antenato di cui portava il nome...o almeno il secondo nome)...

-davvero? E quale?-provò a di nuovo a chiedere Mark, per tenere una conversazione mentre aspettava Jude e Axel e tutti gli altri.

-il primo delle avventure di Iris- sussurrò ancora la camelia. 

Il bambino annuì, e poi gli venne un' idea. -Cammy?- 

-s..si?- 

-ti va di fare un castello di terra?-

l piccola sorrise contentissima. -si!-

e proprio mentre stavano per iniziare Jude, Axel, Natan, Xavier e Kavin fecero la loro comparsa... insieme a Celia (attaccata al fratello maggiore), Sylvia e ... Nelly.

La bambina si stava già afflosciando, dando per scontato che gli altri sarebbero voluti andare a giocare a calcio, piuttosto che giocare a fare i castelli di terra.

Invece, Mark propose di giocare tutti insieme.

La cosa buffa era che Mark riusciva davvero ad attirare tutti a se.

Non per ricchezza, bellezza o altro.

Lui aveva un gran carisma ed un buon cuore.

E questo faceva siche tutti lo adorassero e che le sue idee riuscissero a piacere a tutti.

Quindi in meno di mezzora tutti erano sporchi di terra e stavano facendo dei castelli, non troppo perfetti.

Cammy sorrideva felice, anche perché nonostante fosse timida e noiosa, la sua famiglia adorava giocare con lei.

Quella sera Camelia era nel suo letto in attesa che la madre le leggesse una storia.

Quando però Kinana entrò nella cameretta, la piccola decise che per una volta era lei ad avere una storia della buonanotte per la madre.

E così iniziò a raccontare di quel bel pomeriggio in cui diversi bambini giocavano a fare dei castelli con la terra e i ramoscelli.

la storia di quei bambini che per un bel pomeriggio furono solo bambini, dove la malvagità ed il dolore non esistevano.

Un pomeriggio di sole e di risate

una storia che rappresentava un semplice e vissero felici e contenti.

Purtroppo Camelia imparò a loro spese che quella favola faceva un "e vissero felici e contenti" nel finale...


quella favola del sole di marzo e dei castelli di terra...

quella favola d'amore e di amicizia...

quella favola d'amicizia e di famiglia...

 non parlava di "un vissero felici e contenti  per sempre..."

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