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Tu sei importante <73>

GIULIA
"Perché mi hai lasciato solo?" sussurra Igino.
"Come? Perché? Che vuoi dire, tesoro? Io non potrei mai farti questo, lo sai!" gli dico.
"Vuoi andartene! Perché, Giulia, perché? Se vai via, io rimarrò da solo un'altra volta! Non voglio, non voglio!" continua a ripetere lui e mi si spezza il cuore.
"Igino, credimi, io non lo farei mai..."
Mi sveglio di soprassalto. La febbre dev'essere salita ulteriormente. Mi asciugo la fronte imperlata di sudore e mi alzo lentamente.
Mi sento malissimo. Quella mezz'ora che sono riuscita a dormire stanotte ho anche avuto un incubo! Che ho fatto di male per ridurmi così? Che cosa ho fatto?
Allungo le mani verso il comodino, prendo la mia bottiglietta d'acqua e una compressa poiché devo prenderne due: una la mattina e l'altra la sera.
Infilo in bocca la pillola e vi bevo sopra più di un sorso d'acqua prima di riuscire ad inghiottirla, poi mi dirigo in cucina per la colazione.
"Che succede, Giulia? Hai una faccia così pallida" mi dice mio padre, posando una mano sulla mia spalla.
"Niente, non preoccuparti" rispondo tranquillamente.
"Ma smettila che sembra ti abbia investita un treno merci!"
"Hai ragione... perché c'era un ragazzo alla guida di un treno merci che mi ha investita! Come si chiamava...? Ah sì... Matteo!"
Lui rimane in silenzio e provo una rabbia sempre crescente nei suoi confronti. A volte vorrei prenderlo a pugni, ma poi mi dico che non serve a niente e che farei solo male a me stessa se agissi così.
"Tesoro, non te la prendere! Sai che tuo fratello e la delicatezza non vanno d'accordo" dice mia madre.
"Mamma, lascia perdere, non importa" le dico lasciandomi andare sullo schienale della sedia. La mamma mi mette davanti una tazza di latte e un cornetto e io li mando giù, ma faccio molta fatica. Una volta finito di bere il latte mi alzo dalla sedia, saluto tutti a distanza e vado a vestirmi velocemente. Appena finito esco di casa il più in fretta possibile per andare a prendere Igino.
Ho un disperato bisogno di vederlo, dopo l'incubo che ho avuto. Non voglio che lui pensi che voglio abbandonarlo, e oggi ho voglia di spaccare tutto con la coreografia del nostro brano. Abbiamo deciso di chiamarlo: "Tu sei importante", e non c'è nulla di meglio per me, adesso. Ho bisogno di sentirmi importante, perché ultimamente mi sento l'ultima ruota del carro.
Busso alla porta e Michele viene ad aprirmi. Sembra felice di vedermi!
"Buongiorno, principessa! Oggi verrò anch'io! Mio fratello ha detto che gli fa piacere che ci sia anch'io... e mi ha chiesto di riprendere  modo da poterlo mostrare a Ginevra! Povera piccina! Stamattina si è svegliata prestissimo per prendere il treno e arrivare in città... non so per quanto potremo continuare così, ma per voi ne vale la pena..."
Mi si riempie il cuore di tenerezza se penso a quella bambina, tutta sola alla stazione, di mattina presto, con uno zainetto sulle spalle e l'espressione ancora intontita dal sonno. Non l'ho mai vista, ma lei si è descritta e io i colori li ricordo ancora abbastanza bene.
"Ciao ragazzi!"
La voce dolce del mio migliore amico mi giunge alle orecchie. Sembra tranquillo, molto più di me.
"Ciao, Igino!"
Gli vado subito incontro e lo abbraccio forte.
"Che cos'hai, Giulia? Ancora la febbre?" chiede lui.
"No... stanotte non ho dormito bene, tutto qui" rispondo. "Tu, invece? Come stai? Tutto bene, piccolo koala?"
"Bene... sono solo un po' agitato! Insomma, voglio dire... esibirci sotto gli occhi di tuo fratello... che non mi vede di buon occhio, un po' mi spaventa. La strofa rap la faremo tutti e tre, vero?"
"Certo, Igino! Non ti devi preoccupare assolutamente di questo! Nessuno verrà a sapere... quello che sappiamo solo noi tre! Nessuno della scuola, almeno."
"Grazie!" mi dice lui, e il peso che quell'incubo mi ha scaricato addosso svanisce così com'è apparso. Lui è uno dei pochi in grado di rassicurarmi, sempre e comunque.
"Ci sarà anche Matias, l'amico di Giulia." dice Michele. "Sai, ha detto che ci teneva tanto a vedervi, dopo aver realizzato la base ed il video della canzone!"
"L'importante è che nessuno mi faccia lo sgambetto durante gli ultimi secondi!"
"Se qualcuno ci prova lo stendo con queste mani, Igino, te lo giuro!" gli dico sorridendo.
"Ma no, dai! Non esagerare!"
"Va bene... ora però andiamo o arriveremo tardi!" dice Michele, riscuotendoci.
Ci dirigiamo verso la scuola.
Lì ci aspetta il mio amico argentino, che appena ci vede ci corre incontro. "Chicos! Hola! Qué tal? Ehm... cioè... come state?"
"Un po' agitati, ma... abbastanza bene" rispondo.
"Sarete bravissimi! Ne sono certo! c'è la Demo della base senza voci! Adesso entriamo che è il caso... spero che la vostra classe ci contenga tutti!"
"Sono sicura di sì." rispondo.
Entriamo in aula appena prima del suono della campanella, ma troviamo anche una pessima sorpresa ad attenderci: Virginia!
"Buongiorno, ragazzi! Igino, hai smesso di giocare con i pupazzi di neve? Sai, dovrebbero proprio farlo un film con quel titolo. "Il Secchione Bianco"! E dovresti fare un provino, se lo facessero, sai?"
"Davvero? Beh, tu dovresti proporti per un altro film! "Le Galline Selvatiche e i cervelli bacati!" Che ne dici, Virginia?" dico rispondendobe per le rime.
"E chi sono questi ragazzi?"
"Io sono Matias, l'amico di Giulia!" risponde l'argentino.
"E io sono Michele... il fratello maggiore di Igino, quindi bada a come parli di lui, signorina, eh?" dice Michele. Evidentemente quell'ochetta lo fissa con occhi incantati e lui ha sfruttato questo fattore a suo favore.
"Oh... non mi avevi mai detto di avere un fratello così carino, tesoro!"
"Senti, cara, a me non piacciono le persone che parlano male dei miei cari solo per il gusto di farlo!" dice Michele.
"Ma no! Io non volevo dire quelle cose. Era... era solo uno scherzo..."
"Sì, certo... uno scherzo! Peccato che mio fratello non stia ridendo..."
Virginia non parla più e intanto entrano anche gli altri.
Marta, veloce come un fulmine, si avvicina al mio amico, forse gli posa una mano sulla spalla e di certo gli dice: "Igino, tutto bene?"
"Sì, sto bene."
Tutti ci sistemiamo. La professoressa di musica fa l'appello e invita gli spettatori a sistemarsi accanto a lei. Il primo gruppo ad esibirsi è quello di Matteo, che porta un brano che non ha ancora un titolo vero e proprio.
A quanto mi sembra di capire è un brano sui classici interessi delle ragazze e dei ragazzi adolescenti. È molto carina, sono piacevolmente sorpresa, anche se gli argomenti sono molto semplici, ma non oso dirlo. Mi dispiace per gli altri tre, ma non darò questa soddisfazione al mio fratellino!
"Molto bene, ragazzi! È veramente carino" risponde la professoressa. "Spero che gli venga dato al più presto un titolo!"
I ragazzi tornano al posto e quell'ochetta di Virginia, che fino a poco fa faceva gli occhi dolci al fratello di Igino, riempie di baci quello stupido di mio fratello.
"Okay... prossimo gruppo" dice la professoressa. "Molto bene! Il Trio delle Meraviglie, e non è uno scherzo, perché sono sicura che ci stupirete..."
MICHELE
Poso una mano sulla spalla di mio fratello, che è molto teso, e gli dico: "Ehi! Stai tranquiklo, vai e spacca tutto!"
"Questa, a quanto vedo, un titolo ce l'ha!"
"Sì! Si chiama: "Tu sei importante"!" risponde Giulia. "Abbiamo anche messo su qualche passo... niente di elaborato, però..."
"Bene, vediamo" dice la professoressa.
Mio fratello s'inginocchia a terra e vedo che le ragazze hanno indossato coroncine ed ali finte. Gli sussurrano all'orecchio cose come: "Non nasconderti! Puoi farcela... sei forte... sei importante!"
Poi parte la base e comincia Marta con tutta la prima strofa. Le ragazze ballano dietro mio fratello, perché non venga nascosto dalle loro cigure, e lui tiene lo sguardo rivolto in basso e le mani sollevate come se stesse chiedendo aiuto.
"Non devi pensare di sbagliare, di non arrivare..."
Lui inizia a rappresentare un'arrampicata nella quale, però, a volte mette male il piede. Le ragazze, tenendosi per mano, lo seguono arrancando anche loro e agitando le loro ali, che non sembrano più finte. Quei due angeli sembrano molto naturali.
"Ci devi credere! Tu ce la puoi fare ad essere il migliore..."
A quel punto le ragazze "atterrano" dolcemente vicino a lui e tutti e tre si prendono le mani e le sollevano, poi iniziano a cantare insieme.
"Pronuncia il tuo nome... e non aver paura... PRONUNCIA IL TUO NOME! TU SEI importante! TU PUOI andare forte! TU SEI il migliore per noi, per chi ti ama davvero..."
Qui si dividono: sull'"importante" l'unica voce è quella di mio fratello; "Andar forte" tocca a Marta e "il migliore per noi" tocca a Giulia, che poi esegue un altro: "Davvero" un po' più alto, ma cristallino.
Anche sulla parte rap partono tutti insieme, come concordato, e si accompagnano battendosi le mani sulle ginocchia
"Sì, amico, puoi farcela, dai! Chiedi aiuto ai tuoi o alla prof! Lo sai? Credi d'esser solo, ma non è così, vedrai che all'improvviso diventerai grande, e tutto cambierà! TUTTO CAMBIERÀ!" E, nuovamente, Giulia ripete l'ultima parola.
La seconda strofa cantata tocca a mio fratello, che, pur rimanendo ancora per terra, alza il viso e guarda verso di noi.
"Ricorda chi sei e cosa vali!
Non vergognarti mai di ciò che fai! E non confonderti mai, nella folla e nel caos! Tu ricorda chi sei e cos'hai!"
Per il secondo ritornello c'è un cambiamento: a Giulia tocca: "Importante", Marta rimane al centro e mio fratello prende la frase: "Il migliore per noi", ma il secondo: "Davvero" più alto resta affidato a Giulia, e la terza strofa tocca a lei, che si posiziona alla destra di mio fratello, mentre Marta si mette a sinistra. Entrambi prendono le mani di mio fratello e lo tirano su.
Lei, mentre canta la terza strofa, ha una forza incredibile, come se fosse lei stessa ad averne bisogno, e tenendo conto di quello che le sta succedendo, credo sia così.
"Forza! Amico, dai! Alzati e impara! Ricorda che c'è chi ti ama sopra ogni cosa, e non gl'importa, sai, di cosa indossi mai!" E qui lei e mio fratello cantano insieme e lei fa la seconda voce. "Ha bisogno di te... proprio di te!"
Poi tutti e tre partono con un: "Tu sei" e Giulia, facendo andare la voce su e giù, si concentra sulla parola: "Ehi!", come pure la seconda volta, poi parte il terzo ritornello, e qui: "Importante" tocca a Marta, "Andar forte" a Giulia, e: "Il migliore", e tutto il resto, a Igino.
Gli ultimi due ritornelli l'interpretano tutti insieme, come un coro polifonico, e l'effetto che fanno ai ragazzi è impressionante! Persino Matteo non riesce a nascondere un certo stupore... si saranno visti di rado, ma quelle volte che si sono visti hanno lavorato sodo, e la cosa più bella è che Giulia si avvicina a mio fratello, quando tutti e tre concludono il giro velocissimo della classe per poi immobilizzarsi stando in piedi.
"Ricordati di questo! Tu sei importante" dice sottovoce, ma io riesco a sentirla perché le sono vicino. A quel punto mi commuovo e vado ad abbracciarla. "Grazie" le dico tra le lacrime. "Grazie per tutto quello che fai per mio fratello!"

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