Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Hai finito, fratellino <13>

GIULIA
Lui si alza. So che è lui, perché sento dei sussurri, delle risate da parte di quell'idiota di mio fratello e del suo povero schiavetto. Lui stavolta non si blocca. Mi viene incontro e mi abbraccia talmente forte da spezzarmi le ossa, (metaforicamente parlando, s'intende). Ma se anche fosse vero, preferisco lui con i suoi abbracci spaccaossa a mio fratello con i suoi insulti bruciacuori. Le ossa si riparano, il cuore non guarisce più o, se guarisce, resta sempre una cicatrice, e può bastare un niente a farla ricomparire.
"Grazie" mi sussurra all'orecchio il mio orsetto biondo con gli occhiali. Beh, forse non dovrei dire "mio", perché lui non è un oggetto di mia proprietà... ma quando dico: "Mio", io intendo che una parte del mio cuore l'ho messa nelle sue mani, perché mi fido, e forse lui ha fatto lo stesso.
"Non ci sarà più qualcuno che farà del male soltanto a te... chi colpisce te colpisce anche me, perché siamo amici e gli amici non si toccano... mai!"
"Che scenetta commovente! Mi viene quasi da piangere! O no, Michè?" interviene mio fratello.
"Allora prendi un fazzoletto, che vuoi che me ne importi?" gli dico con la stessa freddezza.
"Hai detto che se qualcuno colpisce lui colpisce anche te, giusto?" mi chiede mio fratello. Io non rispondo, quindi lui si avvicina di corsa e io mi getto in avanti, rimediando uno schiaffo sul braccio destro. Afferro la mano di mio fratello e la blocco.
"Mi sembrava di essere stata chiara quando ti ho detto di smettere di tormentarlo... FRATELLINO!" dico, urlando l'ultima parola.
"Che cosa?" urlano all'unisono le tre ragazze.
"Esatto! Avete capito! Ricordate quando ho scelto la canzone: "Adagio"? L'ho dedicata a lui! Non perché avesse perso la vita nell'incidente in cui sono diventata cieca! È stato lui a provocarlo! Mi ha insultata perché non l'ho difeso di fronte ai suoi professori... perché non avevo gli elementi per dire niente! Me ne ha dette talmente tante che sono uscita di corsa e visto che piangevo a dirotto non ho visto la macchina che mi ha investita e se è per questo non l'ho nemmeno sentita! Il calore del motore mi ha bruciato le retine e l'olio ha corroso tutto il resto! Sono irrecuperabile! E dal giorno dell'incidente è diventato un mostro a tutti gli effetti! Mi prendeva costantemente in giro perché ero molto imbranata all'inizio. Era lui... lui, che mi metteva lo sgambetto! Era lui che mi lanciava addosso le cose, tanto non vedevo la traiettoria! Poi, un giorno, ho perso le staffe e un giorno gli ho tirato uno schiaffo davanti a tutti i suoi compagni e da allora lui ha cambiato scuola, è venuto qui... e se l'avessi saputo che c'era qualcuno che veniva deriso e non lo meritava, vi avrei avvertito di fare attenzione a mio fratello!"
Sento dei respiri trattenuti e dei singhiozzi sommessi da parte di una dalle ragazze, anche se ora come ora non so definire chi sia delle tre. Lo capisco quando corre ad abbracciarmi. È la ragazza che ha conquistato il cuore del mio amico studioso.
"Povera piccola! Non sai quanto mi dispiace!" mi dice appoggiando il viso sul mio petto. Piange e io con lei, ma ci asciughiamo a vicenda le lacrime, come se ci conoscessimo praticamente da tutta una vita.
"Ma io ti faccio male, stupida!" esclama mio fratello, prendendomi per un braccio e cercando di spingermi a terra. "Aiutami, Michè!"
Il ragazzo, però, stavolta rimane immobile.
"Cosa c'è? Ti serve il tuo schiavo per buttarmi a terra?" lo prendo in giro volontariamente.
"Stai zitta o ti prendo a schiaffi!" sussurra, avvicinandosi al mio orecchio.
"Perché non lo fai, allora? Tanto non ti manca altro! Completa la collezione, se ne hai il coraggio! Dammi questo schiaffo, codardo che non sei altro" dico, mentre il pianto mi porta ad urlare più forte. È come se potessi sentire qualcosa frantumarsi alle mie spalle.
"Lasciala stare, ti prego! Sfogati su di me, come fai di solito, ma lascia stare tua sorella! Non è giusto che te la prenda con lei!"
"No!" dico. "Se ti azzardi a toccarlo io ti giuro che rubo i soldi ai nostri genitori e li do in beneficenza... e tu avrai finito di tirare calci ad un pallone!"
Lui, il mio amico del banco accanto, posa delicatamente le mani sulle mie spalle e mi tira a sé, delicatamente. "Tu non sei cattiva" dice. "Non fare certe ipotesi. È un male, tanto per lui quanto per te... e tu non vuoi far del male a nessuno."
"Ma guarda! Ora si è scoperto che il nostro amico sta agendo come quelle donne frignanti delle serie televisive."
A quel punto mi lancio in avanti e lo colpisco nel primo punto che riesco a toccare: la spalla.
"La sai una bella cosa, signor SiFaComeDicoIoEBASTA? Tu mi hai davvero stufata! Hai finito di imporre il tuo potere su di me e su chiunque altro!" esclamo.
SARÀ CHE HO FATTO MALE A FIDARMI DI TE, PENSARTI COME ARTISTA ANCHE MEGLIO DI ME, CHE POI NON TE NE FREGA UN BEL NIENTE DI QUELLO CHE FACCIO, MI RUBI IL MIO SPAZIO!
PERCHÉ IN OGNI ABBRACCIO, ANCHE QUELLO PIÙ VERO, MI GUARDI MALE E PENSI CHE POI ME LA TIRO! TRANQUILLO, NON M'IMPORTA DI NIENTE SE SEI IMPORTANTE O LO DICE LA GENTE! NON PUOI FARMI DEL MALE, NON BASTERÀ.
SFOGARE IL TUO RANCORE NON SERVIRÀ.
NOI DUE LO STESSO SANGUE E RADICI: MI ABBRACCI, TI FIDI, POI DOPO MI UCCIDI! SEI TU CHE HAI CURA DI ME, LE TUE INSICUREZZE, C'È CHE ADESSO IO VADO VIA, DA TE, DA ME, DA NOI! HO ANCORA IL RICORDO, SAI, LA MANO SUL CUORE E POI CON GLI OCCHI TI METTO VIA E FORSE MAI DAL CUORE...
QUELLI CHE TU CHIAMI AMICI, GUARDALI BENE: ANGELI DI LUCE NELLO SPECCHIO DEL MALE. DISCEPOLI OGNI TANTO, MA IN FONDO SEGUACI NASCOSTI, MA DEI TUOI SUCCESSI. IL MIO PORTAFORTUNA ADESSO È STORIA PASSATA, HAI FATTO IL NOME MIO, MA NELLA STANZA SBAGLIATA. E ANCORA CERCO IL SENSO DEL GESTO, IO CANTO LO STESSO E MAI COME ADESSO È GIÀ L'ULTIMA MANO, POI FINIRÀ. TU GIOCA LA TUA CARTA, O NASCONDILA.
CI GUARIRANNO IL TEMPO E L'ORGOGLIO, FORSE NON VOGLIO, IO CI STO GIÀ MEGLIO! SEI TU CHE HAI CURA DI ME, LE TUE INSICUREZZE, C'È CHE ADESSO IO VADO VIA, DA TE, DA ME, DA NOI! HO ANCORA IL RICORDO, SAI, LA MANO SUL CUORE, E POI... CON GLI OCCHI TI METTO VIA E FORSE MAI DAL CUORE...
COSA RIMANE, POI, ALL'INFUORI DEL RISPETTO,
DELL'UMILTÀ DI QUEL LEGAME CHE MI PUGNALI NEL PETTO,
RICORDA: NON SI PARLA PRIMA DEL TRAGUARDO! I SENTIMENTI SONO ASSASSINI ARMATI CON LO SGUARDO!
IO MI BAGNO DI AMBIZIONE E MI METTO ALLA PROVA!
TU GUARDI DALL'ALTO CON TANTO DI FINTA CORONA!
TI RIDUCI CARTA STRACCIA SE MALTRATTI L'AMORE,
IL VERO VINCENTE È CHI HA UN CUORE... DA SIGNORE!
Sei tu che cercavi me... chi asciuga le lacrime... con gli occhi ti metto via e forse mai dal cuore...
TI CREDI IRRAGGIUNGIBILE, MA LA MIA ANIMA MDICE CHE LA TUA ASSUNZIONE T'IMPEDISCE DI VEDERE: CHI BRAMA TROPPO IN ALTO A UN CERTO PUNTO PUÒ SOLO CADERE.
SEI TU CHE CURAVI ME, LE TUE INSICUREZZE C'È CHE ADESSO IO VADO VIA, DA TE, DA ME, DA NOI! HO ANCORA IL RICORDO, SAI, LA MANO SUL CUORE E POI CON GLI OCCHI TI METTO VIA E FORSE MAI DAL CUORE...
(Nota Autrice: ho inserito il testo della canzone alla fine perché l'ho immaginato come una battaglia tra Giulia, suo fratello e il suo migliore amico. P.s.: non capisco se la canzone dica: "Hai cura di", o: "Curavi", quindi le ho messe entrambe.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro