26 Sofia
Vi è mai capitato di credere d'aver toccato il fondo e poi capire che non era affatto cosi? A me sta capitando in questo esatto momento. Credevo di non poter cadere più in basso, ero certa che Matteo mi avesse umiliata quanto più fosse possibile ma mi sbagliavo, c'ho pensato da sola a raggiungere il punto peggiore. Ho baciato Etienne, ho tradito la mia migliore amica nel modo più meschino possibile e adesso lui se ne sta anche andando.. con tutto se stesso, una fuga di corpo e mente.
Lui mi guarda, forse aspettando una risposta, ma cosa si può dire alla sola causa del vostro dolore? Vorrei potergli chiedere di andarsene ed allo stesso tempo di restare; è tutto così difficile.
Poi il viso di Matteo mi appare davanti agli occhi, quasi a volermi ricordare cosa ho già dovuto passare e d'improvviso mi è chiaro che non mi farò schiacciare un'altra volta dal dolore, non permetterò ad un altro uomo di distruggermi. Sembra ridicolo detto ora che sto cercando di tenere in piedi i pezzi di me per non sgretolarmi di fronte a lui. Ce la farò mi dico; lo prometto a me stessa. Solo che lo farò da domani, per stasera ho bisogno di disintegrarmi.
Guardo Etienne che continua a fissarmi, il suo viso è una smorfia di dolore, non so neppure perché dato che è lui quello pronto ad andar via. Gli stringo le mani, prendo un bel respiro e sono pronta... Pronta a scappare.
"Sofia aspetta! Ti prego non te ne andare!" ma la sua voce ormai è un suono lontano. Finalmente sono libera, libera di andare, libera di piangere, libera da queste catene che mi tengono in piedi; afferro il telefono e scrivo un messaggio alla mia unica ancora di salvezza; stasera non tornerò da Mia, non posso farlo, non sono ancora pronta ad affrontarla.
"Ti prego vieni a prendermi ho bisogno di te..." premo invio e mi lascio cadere su una panchina, le mani strette in un pugno. Lacrime silenziose si affacciano sul viso. Sapevo che sarebbero arrivate.
Non passano neppure cinque minuti, Jacque sta correndo verso di me con tutta la forza che ha nelle gambe. Ansia allo stato puro. Come ho fatto a fare a meno di lui per tutto questo tempo? Mi prende tra le braccia ed io mi chiudo a riccio. Un bacio sugli occhi per raccogliere le lacrime; non mi chiede niente, sa che quando sarò pronta sarò io a parlargli. Non so come ringraziarlo, vorrei potergli dire grazie in tutte le lingue del mondo, ma sono troppo stanca e mi addormento, tanto tra le sue braccia so per certo di essere al sicuro.
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