Decido di andare a fare un pò di jogging.. mi sembra di evadere dal mondo correndo, i chilometri passano, i pensieri pure. La musica risuona nella mia testa e questo è il solo rumore che sento.
Non vedo nulla quando mi alleno, ma questa volta qualcosa ha attirato la mia attenzione: folti capelli neri. È Sofia. Non posso sbagliarmi. Ora il solo rumore che sento è il battito del mio cuore, così forte da sovrastare la musica. Non so se quello che provo sia paura o emozione nel rivederla, so solo che è un'esplosione, di silenzi, di parole, per tutto quello che vorrei dire... per tutto quello che non posso dire.

Cerco di capire meglio cosa sta facendo e solo allora vedo Jacque. Lei si lancia tra le sue braccia e sembra stringerlo con tutte le sue forze; vorrei far finta di non vederli e continuare per la mia strada, ma appena vedo quella lacrima che le scende solitaria sulla guancia proprio non ce la faccio.
La strappo dalle sue braccia e mi metto davanti a lei, questo ragazzo non mi piace e se la sta già facendo piangere dovrà fare i conti con me. "Cosa le hai fatto? Perché sta piangendo? " Jacque sembra divertito dal mio comportamento ed io non ci vedo più dalla rabbia. Carico il braccio e gli sferro un pugno dritto in faccia. Lui è sicuramente più forte di me, ma non reagisce. È successo tutto così in fretta che non mi accorgo neppure che Sofia si è piegata a terra per soccorrerlo. " Ma si può sapere cosa diavolo ti è passato per la testa? Perché l'hai colpito?" "Ti sta facendo piangere" "E cosa ti ha fatto pensare che sia lui il motivo delle mie lacrime? Non sai nulla di me!" Jacque si rialza e mette una mano sulla spalla di Sofia, come per placare la sua rabbia verso di me. Mi sento un maledetto idiota. " Sofia non esagerare, ha solo cercato di proteggerti. Lo avrei fatto anche io." Incredibile, questo ragazzo mi ha sorpreso. Gli ho quasi spaccato il naso eppure cerca di difendermi. Sofia si calma e mi guarda. È bella anche quando è triste.