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Sofia

Ho aspettato con pazienza ai margini della sua giornata, ho aspettato che il suo tempo con Francois terminasse, sono rimasta al sicuro, nascosta tra i corridoi di quest'ospedale. Ho cercato di non impazzire all'idea che il suo senso di colpa potesse in qualche modo farlo tornare sui suoi passi, che l'amore che dice di non provare più per il suo grande amico potesse riaffiorare e allontanarlo improvvisamente da me. So cosa pensate di me, lo penserei anche io. Ma... è cosi difficile lasciare andare uno dei due. Etienne è l'amore esplosivo, Jacque è l'amore sereno. Come si può scegliere tra due tipi di amore cosi potenti? So che prima o poi saranno loro a scegliere per me, stanchi delle mie indecisioni e del mio poco rispetto per i loro sentimenti. Ne uscirò devastata, lo so perfettamente, ma so anche che ogni cosa che mi capiterà d'ora in avanti me la sarò meritata.

Quando lo vedo uscire da quella stanza afflitto e sconfitto, come se avesse sulle spalle il peso del mondo o avesse combattuto contro ogni singolo uomo sulla faccia della terra non posso non sentirmi colpevole. So che quello sguardo è in gran parte dovuto al mio egoismo. Lo sto distruggendo.

Jacque si guarda in giro, in cerca di qualcosa o forse di qualcuno e la speranza che quel qualcuno possa essere io accende una piccola scintilla dentro di me. Il suo sguardo vaga per i corridoi e si spegne ogni secondo un pò di più. E' cosi triste vederlo cosi. Mi si spezza ogni volta il cuore.

Non riesco a sopportare questo dolore che gli fuoriesce dalla sua pelle e viene immediatamente assorbita dalla mia. Troppa sofferenza sta popolando le nostre giornate. Non dovrebbe essere cosi l'amore, qualunque esso sia.

Lui continua a camminare senza neppure guardare avanti, il suo sguardo è vuoto, perso. Mi sporgo un pò per vederlo meglio quando sembra allontanarsi anche solo fisicamente e il mio movimento attira immediatamente la sua attenzione.

Mi guarda come se non ci fosse un domani e ho davvero paura che non ci sarà realmente. Occhi negli occhi. Persi. Totalmente. Un mare di dolore ci annega. Sabbie mobili imprigionano gambe e braccia e sembrano toglierci ogni capacità di movimento. Vorrei poter correre fra le sue braccia o meglio accoglierlo fra le mie, ma non posso più prendere decisioni di questo tipo. Non so cosa sia giusto fare e probabilmente anche se lo sapessi non lo farei. Dovrei prendere e andare via, lasciare che la sua vita ricominci anche senza di me, proprio dal punto in cui si è interrotta ormai diverso tempo fa prima che io arrivassi a distruggere quello che restava di lui. Dovrei ma non posso. Dovrei ma non voglio.

Poi è un attimo. E' tutto talmente veloce che non abbiamo il tempo neppure di accorgercene. Non so chi dei due si sia mosso per primo o se qualcosa ci abbia calamitato entrambi l'uno verso l'altro ma, mi ritrovo immersa nelle sue grandi braccia e la sua bocca è voracemente sulla mia. So perfettamente dove ci troviamo e credo che al mondo non ci sia posto meno opportuno per fare quello che stiamo facendo io e Jacque ora, ma ad ogni bacio che mi da la passione cresce e il desiderio, di pari passo si impossessa di ogni cellula del mio corpo.

"Andiamo via da qui ti prego"

La sua voce è solo un sussurro ma riesce a farsi strada faticosamente nella mia testa che in questo momento pensa a tutto fuorchè ad allontanarsi da lui. Sento i suoi muscoli guizzare e tendersi e poi d'improvviso non sento più nulla, solo il suo sguardo che mi brucia addosso e sembra darmi fuoco.

Lo guardo anche io e sento che il suo desiderio è proporzionale al mio. Mi prende per mano e inizia a correre senza mai lasciarmi ed io mi lascio trascinare senza sapere neppure quale direzione stia prendendo. Non mi importa di nulla in questo momento se non di stare con lui e di togliergli di dosso questi maledetti vestiti.

La strada verso casa è una corsa contro il tempo e per quanto poco tempo ci sia voluto per raggiungerla è stato comunque troppo.

La porta della mia camera si spalanca per poi richiudersi con un tonfo sordo. La sua bocca è sulla mia in men che non si dica e mi ritrovo tra le sue braccia, letteralmente. Mi sbatte contro la porta e i muscoli delle sue braccia si tendono per sollevarmi. Mi tira su con una tale facilità che mi sembra di fluttuare. Le mie gambe si legano al suo corpo e sento il suo sesso duro e pronto. Per me. E' tutto così straordinariamente eccitante e devastante che ho paura che quando tutto questo sarà finito e ci resterà tutto il tempo per pensare, ci ritroveremo a raccogliere ognuno i propri cocci per la caduta che dovremo inevitabilmente affrontare. 

Ma ora non ho tempo per pensare, ho solo il tempo di vivere.

Resto sopraffatta dalla passione che si sprigiona dalla pelle e dagli occhi di Jacque. Ho sempre creduto fosse dolce e attento nel fare l'amore e invece è molto molto di più. E' un pulsare continuo di passione mista a dolcezza e attenzione. Spinge il suo sesso contro di me per farmi sentire il desiderio che incombe su di lui ma allo stesso tempo riesce a spostare un ciuffo ribelle che mi è ricaduto sugli occhi con la delicatezza di un angelo. Amo quest'uomo e che ci crediate o no farei qualunque cosa per lui.

Ma mentre penso a tutto questo il mare mi annebbia la mente e so che cosa vuol dire. Significa che non sarò mai in grado di scegliere tra lui ed Etienne.

I baci di Jacque mi riportano indietro.

"Non te ne andare..."

Non capisco cosa voglia dire e i miei occhi glielo domandano prima ancora che sia io a parlare...

"Non te ne andare con i pensieri, resta qui con me. Ci penserai domani..."

Queste parole sono un pugno nello stomaco e una medicina al tempo stesso. Gli accarezzo gli zigomi e lo stringo tra le braccia lasciandomi cullare da questo momento. Per stasera sarò solo sua. Glielo devo e lo devo a me stessa.

Sbottono la sua camicia e rimango per un attimo senza fiato. Ho sempre saputo che Jacque avesse un fisico perfetto, non passava di certo inosservato neppure ai miei occhi ma immaginarlo e vederlo realmente ha decisamente tutto un altro effetto. Muovo delicatamente le dita sul suo petto e traccio il contorno dei suoi muscoli che sembrano tremare ad ogni carezza che lascio. Lo bacio e lo amo, lo amo e lo bacio e quando prende a spogliarmi e a toccarmi come nella vita nessuno ha mai fatto mi perdo completamente in questo mare di verità e menzogne che mi sono costruita.

Jacque affonda dentro di me ed è tutto così perfetto che mi sembra di poter morire in questo istante. Si muove e non distoglie mai lo sguardo e solo allora capisco cosa sta succedendo. Io e Jacque non stiamo facendo semplicemente sesso, io e lui stiamo facendo l'amore. E domani questo sarà un problema.

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