Sono trascorsi 74 giorni.
Dopo aver fatto l'amore con Sofia e dopo averle detto addio, dopo aver baciato Francois ed essere scappato.
Lo so. Avevo promesso che non l'avrei mai lasciata, che l'avrei sempre protetta, ma quando ho capito di non poter mantenere questa promessa ho deciso di prendere le distanze. Non ho mai voluto essere un problema per lei, non avrei mai voluto essere un problema per nessuno, ma a quanto pare ovunque io vada c'è qualcuno che comincia a soffrire. Sembra una maledizione e forse la mia punizione è proprio questa. Non riuscire a dimenticare.

Dopo essere scappato dalla stanza di ospedale di Francois ho vagato per lungo tempo senza meta. Mi sono addormentato stremato su una panchina e quando mi hanno svegliato l'alba stava già prendendo il posto della notte. Se non fossi stato così maledettamente infelice mi sarei accorto della bellezza di un nuovo giorno che comincia, ma nulla in quel momento poteva alleggerire il peso che stavo portando e togliere il velo di tristezza davanti ai miei occhi. La mia vista era offuscata, la mia mente anche.

Sapevo di dover tornare in ospedale, non potevo certo lasciare lì Francois e partire semplicemente per Parigi, ma l'idea di ricomparire davanti a lui in quelle condizioni, mi impediva di ragionare. C'ho messo davvero molto tempo prima di fare il mio ingresso in quella maledetta stanza.

"Jacque sei qui, pensavo fossi tornato a Parigi..."

"Che razza di persona pensi che io sia..."

"Il problema è che non lo so più Jacque, non so più chi sei.._

Se avesse pronunciato queste parole tempo fa mi avrebbe ferito a morte. Come poteva il mio migliore amico, la persona di cui ero segretamente innamorato, non sapere chi io fossi davvero? Ora però le sue parole non mi feriscono e non mi stupiscono, non potrebbe essere diversamente infondo. Ci siamo mai conosciuti davvero? Innamorati l'uno dell'altro senza avere mai il coraggio di dirsi la verità.
Il tempo cancella un po' tutte le cose, ma chi stabilisce quale sia il tempo giusto? Io sento ancora tutto addosso come se fosse successo ieri, oggi e potesse succedere ancora domani.

Il mio silenzio lo turba, ma non ho parole da poter dire. Ho solo silenzi da potergli donare. Dovrà farseli bastare altrimenti sarà la mia sola assenza a fargli compagnia.

Francois non è mai stato uno stupido e sa che pretendere ora da me qualcosa scatenerebbe l'effetto contrario.

"voglio solo che tu rimanga qui, al momento non mi interessa altro..."

Ed è esattamente quello che ho fatto. Sono rimasto lì ogni giorno ed ogni ora che si è resa necessaria alla sua guarigione e piano piano i silenzi si sono riempiti di qualche parola.

Nulla potrà tornare come prima, ma forse è il caso che il passato rimanga passato e che io cominci a pensare ad un nuovo inizio.

Sono trascorsi 74 giorni e non ho più visto né sentito Sofia.

L'università mi sembra vuota senza di lei, la mia vita sembra esserlo, ma piano piano questa ferita comincia a fare meno male.

O almeno questo era quello che pensavo fino a un attimo fa.

"Sofia..."

Le mie parole sono solo sussurrate si volta di scatto nella mia direzione. Possibile che mi abbia sentito?

Sono trascorsi 74 giorni e in questo momento Sofia è di nuovo di fronte a me.