Dovrò farla soffrire. Lo so perfettamente e far soffrire lei sarà come infliggere una ferita mortale anche a me stesso. La sola differenza è che lei un giorno si dimenticherà di me e potrà essere felice con Etienne, io non riuscirò mai a dimenticarla. Non potrò scordare l'ardore con cui mi ha amato questa notte, il fuoco nei suoi occhi, la fame della sua bocca sulla mia, l'intensità dei suoi movimenti mescolati ai miei.
Il suo respiro è regolare e silenzioso, i suoi occhi sono chiusi e l'ombra di un sorriso le si cuce sul viso.
Vorrei tanto sapere quali pensieri stiano popolando i suoi sogni, con chi sta parlando, con chi sta vivendo.
Una lacrima solca il mio viso e so che ne rimarrà soltanto un invisibile cicatrice che nessuno fuorché lei potrà sanare.
È cosi potente questo amore che la sola idea di farla in qualche modo soffrire mi fa desistere dal proseguire il cammino sulla strada della decisione che ho appena preso. Ma lo faccio solo per il suo bene. Devo solo ricordarlo, costantemente.

"Cosa c'è Jaque"?

La sua voce è un fulmine a ciel sereno.
Non riesco a risponderle. È troppo difficile dire quello che dovrei.

"Ti sei pentito? È questo che ti turba?"

La sua voce diventa un sussurro e io non posso fare altro che farle credere che sia stato tutto un errore, anche se non lo credo affatto. È stato il momento più intenso di tutta la mia vita e sminuirlo in questo modo mi fa sentire un vile, ma se le dicessi la verità, se le svelassi quanto profondomante mi abbia cambiato e quanto sia folle il mio amore per lei, non andrebbe mai via da me e la terrei ancorata ad una vita che non posso darle. Ho troppi problemi da risolvere con me stesso, con Francois e con tutti i segreti di cui tutti sono all'oscuro.

Sofia mi guarda. Attende una risposta e so benissimo quanto un silenzio possa essere straziante.

"Si Sofia, abbiamo fatto un grosso errore. Forse è meglio che io vada..."