Se anche voi, come me, non avete mai creduto nel destino infame, forse è meglio che cambiate idea. Perché? Beh è molto semplice. Sapete quanto è grande Milano? E quanti locali ci siano sparsi per il paese? Beh se ne avete un'idea capirete la mia frustrazione nell'essere capitato nell'unico pub in cui non avremmo dovuto capitare.
È la nostra prima sera qui. Sofia è di ottimo umore, o meglio lo era fino a un secondo fa. È venuta qui con l'intenzione di lasciarsi i problemi alle spalle ma evidentemente loro non vogliono stare indietro ad aspettare il suo ritorno.

Stasera lei è bellissima, di quella bellezza che si può avere solo andando via. Luce negli occhi, luce nel cuore. I capelli le cerchiano il viso e ricadono morbidi sulla schiena fino a toccare quel sedere sexy che non si può non notare. Gli occhi hanno un filo di trucco, un tratto nero che li rende ancora più grandi. Un filo di rossetto su quelle labbra carnose, un tubino nero che le segna le forme e il mix effetto bomba è completato. Insomma un angelo in abito da sera. E' allegra, spensierata, a suo modo felice, ed io voglio prendermi un pò del merito di questa cosa, per una sera può essere tutto semplicemente perfetto? Certo che no.

Non sapevamo assolutamente che fine avesse fatto Etienne. Era sparito e basta, così come adesso è ricomparso davanti a noi. E' qui e basta. Cosa posso farci? Prendere Sofia e portarla via? Credetemi, se non lo avesse già visto lo farei, ma adesso sarebbe inutile. Il suo buon umore è compromesso e le sue parole mi fanno capire che non vuole scappare. Non lo ha mai fatto e non incomincerà certo a farlo ora.

Questo incontro non ha colto di sorpresa solo noi. Etienne e quel suo amico al tavolo con lui non smettono di fissarci. Restano imbambolati a guadare Sofia ma so per certo che la cosa che più lo turba è la sua mano stretta nella mia.