Jacque
Etienne è sparito dalla circolazione. Nel senso che da qualche giorno non si hanno più sue notizie. Sembra essersi dissolto nel nulla. Non lo conosco molto e la sua reputazione passata non mi fa certo pensare positivo, eppure c'è qualcosa in tutta questa storia che non mi torna. Etienne non è mai stato uno stinco di santo, ma ho visto il modo in cui guardava Sofia e quella non era semplice attrazione fisica. Nei suoi occhi c'era una guerra, proprio come si sta combattendo ora dentro di me. Sono contento della lontananza di Etienne sarei un'ipocrita a dire il contrario, e sono contento per quello che è accaduto ma non riesco ad esserlo fino in fondo. Perché? Beh è molto semplice. Non so cosa prova realmente lei, non so cosa provo realmente io. Sono felice, sia chiaro. Ma posare delle fondamenta per qualunque cosa stia nascendo ora tra di noi su delle insicurezze non è proprio il massimo.
Pensate che io voglia la botte piena e la moglie ubriaca? Forse sì, ma credetemi, alcune ombre del passato o scheletri nell'armadio, chiamateli come volete, non smetteranno mai di bussare alla vostra porta e finché picchieranno in testa come ricordi invadenti sarete sempre pronti a mettere in discussione ogni cosa. Anche la più sicura.
Francois continua a mandarmi messaggi che non hanno alcun senso. Forse sono io a vedere il marcio in ogni parola che mi scrive, ma dopo quello che mi ha fatto non posso certo credergli come facevo in passato. Se vuole davvero farsi perdonare dovrà sforzarsi molto di più. Le parole se le porta via il vento e io fino ad ora ne ho sentite fin troppe da parte sua. Ora voglio le azioni. Solo che non so neppure io cosa voglio che faccia.
È cambiato. Non sembra più il ragazzo insicuro che conoscevo prima, quella persona un po' mi manca. Ora è arrabbiato, severo, come se un ombra nera fosse caduta su di lui e avesse accecato il suo sole. Amo pensare che questo sia dovuto alla mia lontananza. Sono cattivo? Certo e non m'importa. Una parte di me non smetterà mai di amarlo, lo so bene, ma l'altra parte, quella ancora sgretolata, si sta sanando solo da quando sente la sua sofferenza. Forse sono un maledetto stupido. Non mi preoccupo della sua sofferenza, anzi ne godo un po', ma non riesco a non pensare a quanto poco lui si sia preoccupato della mia.
Non ho raccontato nulla di tutto questo a Sofia. Un po' per proteggere lei e un po' per proteggere me stesso. Non voglio che sappia che la parte di me che è marcita gode al pensiero che lui stia male, non voglio che cambi il modo che ha di guardarmi, perché lei mi fa essere migliore. Ed io voglio essere migliore.
Da qualche giorno stiamo vivendo in un limbo. Coccole e carezze, baci e tenerezze, tutto quello che potrebbe far di noi una dolcissima coppia normale. Non credevo avrei mai potuto dire una cosa del genere, ma con lei ci sto credendo.
A volte ci perdiamo nella bolla di sapone che ci isola dal mondo, a volte ci ritroviamo a fare i conti con una realtà scomoda in cui non siamo soli. In questo mondo ci sono in ballo altre persone, altri sentimenti, altre tentazioni. Possiamo far finta quanto vogliamo che Etienne e Francois non esistano, e possiamo anche fingere che la mia situazione sia quella di un normalissimo ragazzo che ha sempre provato attrazione per le donne, ma non è così. Abbiamo bisogno di chiarirci le idee e se non possiamo farlo lontani possiamo provarci vicini ma andandocene da qui, facendoci un viaggio magari.
Quale occasione migliore per visitare Milano allora?
Così di getto lo propongo a Sofia e i suoi occhi e il suo sorriso che si accendono sono esattamente la risposta che cercavo.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro