1: Erika e il principe azzurro di Flor
Il primo capitolo è la chiacchierata tra
Rockerhf
e il mio beniamino, Fede. A proposito di questo: vi consiglio la sua fanfiction "El amor siempre triunfa" che renderà mooooolto felici le Freezerine.
(Fede ed Erika, presentati precedentemente da un intermediario, entrano in una stanza e si mettono a sedere l'uno di fronte all'altra).
ERIKA: Ciao, signor Freezer! Che bello conoscerti!
FEDE: Ciao Erika, piacere!
(Le sue guance si tingono di rosso. Non è abituato alle... interviste).
ERIKA: Sono stra-curiosa: come hai fatto a sopportare per due anni quella stre... cioè, scusami... Delfina?
FEDE: Quando ancora si chiamava così, dici? Ehm... non ci sarebbe una domanda di riserva? (Si guarda intorno, leggermente incerto, poi si riprende). La verità è che prima... quando era molto piccola, lei non era una strega viziata e menefreghista... tendeva anche a proteggere Sofia... e lei non se lo ricorda: ma io so che ha avuto una storia con un ragazzo, anche se non sapevo si fossero addirittura sposati. Da piccoli eravamo amici... ma di fidanzarci, neanche a parlarne! Poi è successo quello che è successo, i miei genitori sono venuti a mancare e... insomma, io pensavo che se me l'avevano indicata loro... avrei dovuto ascoltarli... per i ragazzi. Non sono il tipo che cambia e scambia ragazze, non lo ero neanche prima, ma preferivo dedicarmi ai miei sogni, prima che i miei se ne andassero... e anche se lei spesso era isterica, insopportabile, egoista... io mi dicevo che era solo gelosa, che una volta insieme avrebbe smesso di mettermi l'ansia, di farmi pressione. Però forse avrei dovuto capirlo, che i miei avevano cambiato idea... che i ragazzi non la potevano sopportare... che io stesso avevo cambiato idea... quando il quadro di mamma si è staccato dalla parete, per esempio. O per il fatto che Flor l'ho vista nei suoi momenti peggiori e non l'avrei mai allontanata... Delfina come compagna mi stava stretta neimomenti migliori, figurati in quelli peggiori!
ERIKA: Eh sì, ne avete passate parecchie... ma a proposito di Flor... quando ti sei reso veramente conto di non poter vivere senza di lei?
FEDE: Mi verrebbe da dirti: da quando l'ho vista per la prima volta, però... insomma, non me n'ero reso conto del tutto. Hai presente quando Flor ha portato a casa Roberta e i onon volevo che lo facesse, che portasse estranei in casa? Ecco: lei mi ha dato due opzioni: o resta la bambina o me ne vado io... e l'ha fatto! Aveva dimenticato un libro... il suo libro preferito: Cenerentola... l'ho preso, solo per un istante... e... sai quando tieni in mano un oggetto di una persona a cui tieni e sembra che il cuore giochi a fare la verticale, le capriole e tutto, e lo stomaco faccia il salto alla corda... e che tutta la pelle diventi elettrica? Ecco: quando ho preso quel libro in mano ho sentito che non ce la potevo fare senza di lei.
ERIKA: Anche a lei è successo... se ti ricordi si metteva sempre la tua giacca, nel periodo difficile, per il cuore acrobata, lo stomaco che saltella e tutto quanto... ehm, un'altra cosa... mi aiuti a fare la sorella maggiore?
FEDE: E proprio a me, lo vieni a chiedere? Credo di aver fatto piangere più spesso io, i miei ragazzi, che non i brutti voti a scuola. Vuoi un consiglio da amico? Sai quel metodo tipico della mia famiglia? Bravata-rimprovero-clausura in collegio? Dimenticatelo! No nservea niente! Fa' capire... ai tuoi fratelli, o alle tue sorelle, chiunque siano, che con te possono parlare. Poi, se sbagliano, spiegaglielo... con calma, se è possibile... ma soprattutto con il cuore in mano. Flo raveva ragione: con l'amore è sempre tutto più facile, sai? Ora mi sento più tranquillo: i ragazzi non hanno paura di parlare con me e la verità è che era a questo, che puntavo... ma avevo decisamente sbagliato strada. Ah, un'altra cosa: se tuo fratello è più testardo di te nel rivelare i suoi sentimenti a una persona, allora sì che lo puoi mettere alle strette!
ERIKA: Wow, grazie! Ci possiamo dare un abbraccio?
(Lui non dice nulla. Sorride, timidamente, e da buon cavaliere, ma soprattutto da bravo timido quale è, lascia che sia le iad abbracciarlo. È un abbraccio amichevole, ovviamente, non come quelli destinati a Flor, ma Erika vienecomunque travolta da quell'aura angelica che trasmette un senso di pace incredibile... e che, tra parentesi, vorrei anch'io.)
FEDE: Mi raccomando, non farti venire la sindrome della sorella pilastro!
ERIKA: Me ne ricorderò, Fede! Grazie!
Bene! Questo è tutto... ora tocca a te, Erika, scegliere chi sarà il prossimo, e questa persona potrà scegliere il personaggio con cui parlare e cosa chiedergli.
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