Capitolo 43: in gara
MODIFICATO
<<Si avvisano i partecipanti alla categoria C130 che il campo è aperto per la ricognizione; la gara inizierà subito dopo la chiusura del campo>>
Io e Luca alzammo contemporaneamente la testa e lui, che stava per mettere il morso a Balèm, mi guardò sospirando.
Posai la spazzola con cui stavo strigliando Laurus a terra e mi avvicinai ai due. Presi la testiera del sauro e diedi al mio ragazzo un bacio d'incoraggiamento. <<Vai, Mauro ti starà aspettando. Finisco io qui>> gli sorrisi.
Luca annuì e mi baciò una seconda volta, prese la giacca da concorso, i guanti e il cap e si diresse in campo.
Io intanto infilai la testiera a Balèm, finendo di sistemarlo. All'improvviso un debole latrato mi riscosse e due piccole zampette si posarono sulla mia coscia, reclamando la mia attenzione.
<<Olly! Ma cosa ci fai qui, piccoletto?>> esclamai, riconoscendo il cucciolo che avevo davanti.
Oliver era il regalo dei miei genitori per il mio compleanno: quando ero tornata a casa, mi avevano annunciato che quel giorno stesso saremmo andati a scegliere un cucciolo. Vi lascio immaginare la mia felicità nel scoprirlo. Però misi una condizione: niente cani di razza super costosi, no, saremmo andati in un canile. E proprio li avevo trovato quel piccolo bastardino di appena un anno, con il pelo nero, una chiazza marrone sul muso e le zampette e la punta della coda bianche. Era così piccolo e fragile che lo scelsi senza indugio. E quel giorno era esattamente una settimana che faceva parte della nostra famiglia: si era affezionato subito e mi seguiva come un'ombra. Si era perfino abituato ai cavalli e aveva fatto grande amicizia con Laurus, mentre Dorinne sembrava non filarselo di striscio.
Mi accucciai sulle ginocchia e lo accarezzai. Olly mi leccò la mano e si strofinò contro di me; lo presi in braccio: era ancora piccolo e non facevo alcuna fatica a tenerlo tra le braccia, anche se ci avevano assicurato che non sarebbe mai cresciuto molto; sarebbe diventato un po' più alto di un beagle, anche se molto meno tozzo.
Presi Balèm per le redini e iniziai a passeggiare in attesa di Luca. <<Ehi campione, comportati bene, chiaro?>> lo avvisai dolcemente e lui sbuffò, scrollando il capo.
Vidi i concorrenti uscire dal campo gara, così posai a terra Oliver, strinsi la sella e sistemai le staffe.
Luca mi raggiunse poco dopo, salutando il mio cagnolino con una carezza.
<<Allora? Com'è il percorso?>> gli chiesi mentre si infilava i guanti.
<<Piuttosto complicato; ci sono girate strette, spezzate, fossi e una gabbia di un tempo sulla diagonale, seguita da un verticale piuttosto irrorabile... devo fare attenzione ad allontanarlo bene dai verticali>> commentò, sbuffando contro i bottoni della camicia e della giacca che non riusciva a chiudere. Gli diedi un leggero schiaffetto sulle mani e ci pensai io. <<E gli oxer?>> mi informai.
<<Non sono molto larghi, ma alcuni sono posizionati in punti strategici per farci commettere errori>> fece una smorfia.
Misi le mani dietro al suo collo, avvicinandolo a me. <<Ce la farai; siete i migliori>> lo rassicurai baciandolo. Dopo qualche secondo mi allontanai dal suo volto. <<Stracciali tutti amore mio>>
Annuì deciso e si mise il cap, strinse di un altro buco la sella e montò, afferrando saldamente le redini.
Diedi un bacio sulla fronte di Balèm e andai a sedermi sulle tribune davanti al campo gara assieme ai miei amici, con Olly che mi zampettava dietro.
Mi guardai un po' intorno, ammirando quel bellissimo luogo, che quella domenica, sebbene fossero le 10:30 di mattina, era stracolmo di gente.
I due giorni precedenti erano andati alla grande: venerdì avevo partecipato con Laurus alla categoria B100, giusto come prova, per capire come reagiva in gara, e avevamo agguantato il primo posto, mentre sabato eravamo arrivati primi nella B110; quel giorno, sotto consiglio e approvazione di Mauro, avremmo gareggiato nella C120, dato che avevo ottenuto il brevetto avanzato. Luca invece, venerdì aveva partecipato alla C120, sabato alla C125 e adesso stava per gareggiare nella C130 come al solito. Matteo si era classificato primo i due giorni precedenti nella B115, mentre oggi sarebbe stato mio avversario nella C120. Federica e Francesca avevano partecipato entrambi i giorni alla B110 e quel giorno gareggiavano nella B115.
La gara di Luca era la prima della giornata, successivamente si sarebbero svolte la C125 e la C120. Nel pomeriggio, alle due sarebbero cominciate le categorie ludiche, la 40, la 60 e la 70; dopo queste ci sarebbero state la 80, la 90, la 100, la 110 e infine la 115.
Sofia mi afferrò il braccio, facendomi notare che Luca era entrato in campo gara.
<<Ed ora abbiamo in campo Luca Bianco in sella a Balèm, castrone Oldenburg di 15 anni>>
La campanella suonò e Lu spronò il sauro al galoppo, prendendo sin da subito un buon ritmo.
Superò il primo oxer con facilità e piegò a mano destra per un verticale, seguito da un altro dopo cinque tempi molto corti, fece una spezzata per un oxer su fosso e un dietrofront per la triplice, sulla quale arrivò leggermente lontano, ma non ci furono problemi per i grandi mezzi di Balèm; era il momento della gabbia: arrivò vicino al verticale di ingresso e sentii distintamente la voce di Mauro che gridava: <<le gambe!>>
Luca mise la pressione e riuscirono a superare indenni la combinazione, sebbene la seconda barriera dell'oxer di uscita avesse ondeggiato paurosamente, sfiorata dai posteriori del castrone. Superarono con facilità gli ultimi cinque ostacoli. Percorso netto in 59.61 secondi.
I due uscirono dal campo gara e li raggiunsi immediatamente, sempre scortata da Olly, che non mi perdeva di vista un istante.
Feci grandi carezze a Balèm e sorrisi a Luca. <<Siete stati grandi!>>
Lu ricambiò. <<Non è ancora detto niente: c'è il barrage da disputare>>
Scossi la testa. <<Vincerete, ne sono certa!>>
Mi sorrise dolcemente e si piegò per darmi un leggero bacio sulle labbra.
<<Cosa ci fai ancora qua?! Fila in campo prova e trottalo! Muoversi>> lo sgridò Mauro, arrivato in quel momento, facendolo allontanare da me con uno sbuffo, dirigendosi verso il campo prova.
Lo sentii mormorare un "rompiscatole" e altri termini non proprio carini e ridacchiai.
Mauro mi guardò con le braccia incrociate. <<Siete sempre appiccicati; scollatevi qualche volta! Disintossicatevi!>> esclamò, andandosene borbottando.
Alzai gli occhi al cielo. <<Gne gne... forza Olly, andiamo>> lo chiamai, tornando a sedermi.
<<Che hai Cami?>> chiese Becca, accoccolata tra le braccia del suo ragazzo.
Sbuffai. <<Mauro sa essere davvero irritante quando si impegna... ha beccato me e Lu mentre ci scambiavamo un piccolo ed innocente bacio e ci ha subito separati>>
Ridacchiò divertita, le mani incrociate a quelle di Matteo. <<Lascialo stare, lo sai che non sopporta le effusioni in pubblico>>
<<Si ma almeno potrebbe tenere la bocca chiusa e farsi gli affari suoi!>> sbottai.
<<A mio parere quella che dovrebbe tenere la bocca chiusa sei tu>> commentò Matteo, voltandosi verso di me. <<In tutti i sensi>>
Spalancai gli occhi, cogliendo il doppio senso nel suo commento, e mi voltai offesa. "Cretino" pensai. "Stupido idiota pervertito" gli inveii contro nella mia testa, accarezzando nervosamente Olly, che nel frattempo si era accoccolato accanto a me, con la testa sulle mie gambe.
<<E questo era l'ultimo partecipante della categoria C130. Sette binomi si sono classificati al barrage, perciò pregherei il primo concorrente ad entrare in campo. Ricordiamo che il percorso è composto dai primi sette ostacoli del percorso base, cioè si concluderà dopo il verticale che segue la gabbia>> annunciò lo speaker e vidi il primo cavallo partire.
Luca era il sesto sull'ordine di partenza e finalmente arrivò il suo turno.
Prima di lui, solo altri due binomi avevano fatto conquistato il doppio netto, ma il loro tempo era decisamente alto; e Balèm sapeva essere molto veloce quando voleva, aiutato anche dalla sua grande falcata.
Dopo il saluto alla giuria spronò il sauro al grande galoppo. Superò l'oxer iniziale in volata e girò stretto per la dirittura di verticali; e qui provò un'alternativa che nessun altro prima aveva preso in considerazione: i cinque tempi corti li trasformò in quattro. Arrivò lontano dal secondo verticale, ma era quello che serviva a Balèm, che ebbe tutto il tempo di alzarsi e compiere una buona parabola. Superarono l'oxer successivo senza problemi e, dopo una curva talmente stretta che per un attimo temetti che si sarebbero ribaltati, saltarono la triplice.
Luca aumentò subito il galoppo per la galoppata che precedeva la gabbia, riprendendo appena per mettere una buona distanza. Superò tranquillamente la combinazione e tolse un tempo per l'ultimo verticale. Doppio netto in 30.25 secondi.
Era primo, quando mancava un solo binomio al via: podio assicurato.
Si voltò verso di me e sorrise, mentre battevo le mani e lo guardavo incantata. Ero così fiera di lui, così innamorata, così imbambolata da quel sorriso che l'unica cosa che volevo era che non smettesse un secondo di sorridere per me, solo per me.
~
Luca e Balèm uscirono dal campo con il trofeo dei primi classificati.
Il mio ragazzo scese di sella e si complimentò ancora con il sauro, mentre gli allentava il sottopancia. Successivamente si voltò verso di me e mi baciò piano, un bacio dolce e casto che durò appena qualche secondo.
Ci staccammo appena prima che Mauro ci raggiungesse e desse una pacca a Lu e a Balèm.
<<Visto? Ti preoccupavi per niente>> commentò Lu, togliendo il morso e la testiera al suo cavallo, che scrollò il capo prima di lasciarsi infilare la capezza.
<<Mai sottovalutare il tuo avversario. L'ultimo concorrente ti ha quasi superato>> lo avvisò il mostro istruttore.
<<Ma non è successo>> replicò con un'alzata di spalle.
<<Io sono d'accordo con Mauro>> mi intromisi, con Oliver in braccio. <<Per tua fortuna nella dirittura l'altro ha scelto i cinque tempi, altrimenti adesso avresti in mano il premio del secondo posto>>
Mauro annuì, dandomi ragione.
Luca sbuffò e, dopo aver dissellato Balèm, lo portò alle docce.
Scossi debolmente la testa: a volte succedeva che sottovalutasse gli altri, e per questo qualche volta era rimasto a bocca asciutta.
L'uomo si rivolse a me. <<Inizia a preparare Laurus: quelli della 125 sono pochi, e tu partirai tra i primi>>
Annuii e tornai da Laurus, non prima di aver salutato Dorinne.
Lo so, vi starete chiedendo cosa ci faceva lì la mia piccola peste, ma a dirla tutta non me la sentivo di lasciarla sola al maneggio per tre giorni mentre io ero in gara con Laurus, così l'avevamo portata con noi.
C'era anche Silver nel box accanto, che i due giorni precedenti aveva affrontato la sua prima esperienza di gara nella categoria B100, e se l'era cavata alla grande, sebbene fosse molto nervoso a causa del chiasso e di tutte quelle persone, cose a cui non era abituato.
Spazzolai per bene il mio stallone, pulii i crini e gli zoccoli e lo sellai, lasciando il sottopancia lento.
Andai a controllare a che punto era la 125.
Affiancai Mauro. <<Sono appena a metà; poi devono sistemare il campo e subito dopo ci sarà la ricognizione>> mi spiegò. <<Laurus?>>
<<È pronto, devo solo mettergli la testiera>> risposi.
Lui annuì. <<Mettigliela, stringi la sella e vai nel campo coperto: trottalo e riscaldalo, ma niente galoppo; appena vengo a chiamarti andiamo in campo prova e iniziamo subito a galoppare. Poi vediamo il percorso e rimonti subito in sella, così iniziamo a saltare>> mi elencò il programma.
<<Va bene>> Tornai ai box, finii di sistemare Laurus e, dopo essermi messa giacca, cap e guanti e aver fatto un'ultima carezza a Olly, salii in sella, dirigendomi nel piccolo campo coperto dove i cavalieri facevano passeggiare i cavalli dopo il percorso di gara.
Trassi un profondo respiro cercando di calmarmi e di scacciare la tensione: non era certo la prima volta che affrontavo un percorso su quell'altezza, anzi, a casa avevo saltato molto più in alto, ma non avevo mai gareggiato nella categoria C120.
Mi chinai sul collo di Laurus. <<Conto su di te bestione... aiutami e facciamo questa cosa, insieme>>
~
<<Quarto binomio in campo, si tratta di Camilla Duma con Laurus; Camilla è una younior e monta questo stallone italiano di 8 anni>>
"Un respiro profondo e chiudi tutto fuori dalla tua testa; siete solo tu, Laurus e gli ostacoli, niente gara, niente pubblico, niente rumori."
E la campanella suonò.
Riaprii gli occhi e strinsi le gambe, facendolo partire Laurus ad un bel galoppo vivace.
Il primo ostacolo era lo stesso oxer che aveva saltato Lu e lo superammo tranquillamente, successivamente, dopo una leggera spezzata c'era un verticale dai colori vivaci. Strinsi forte le gambe, sapendo che il mio stallone tendeva a guardare i colori e a distrarsi. Lui raccolse bene gli anteriori e tenne perfettamente alto il treno posteriore.
Piegai a mano destra e, dopo un altro verticale e quattro tempi tranquilli, superammo un oxer su fosso. Ci fu un po' di tregua, dato che c'era un po' di spazio prima della triplice, seguita da un verticale con tavolina molto irrorabile, dopo una spezzata di sei tempi.
Era il momento della gabbia di verticali. Accorciai la falcata e lo tenni leggermente lontano dall'ostacolo di entrata; Laurus saltò con estrema facilità anche il secondo. Misi le gambe per l'oxer che seguiva la combinazione; arrivammo leggermente vicini e Laurus faticò a coprirne la larghezza, ma fortunatamente non sfiorò neanche una barriera.
Girammo a mano sinistra per l'ultima dirittura, composta da un verticale su fosso e un altro oxer, sempre con sotto un fosso, dopo tre tempi, e infine una leggera spezzata di sette tempi per l'ultimo oxer.
Netto in 55.83.
Ripresi finalmente fiato e, mentre tutti battevano le mani, mi chinai sul collo sudato di Laurus, riempiendolo di coccole e baci. <<Grazie bestione... sei il migliore>>
Allungai le redini e mi diressi fuori dal campo gara, scambiando un'occhiata con Matteo, che stava entrando in quel momento.
<<Ottimo percorso, brava>> mi lodò Mauro, battendomi una mano sulla gamba.
Sorrisi a lui e a Luca, che mi passò una bottiglietta d'acqua, mentre toglievo i piedi dalle staffe.
<<Trotta un po' nel campo coperto senza staffe; appena ti chiamo andiamo in campo prova e ricominciamo a saltare>>
Annuii. <<Va bene>>
Mentre trottavo, chiacchierando con Lu, arrivarono Matteo e Zaryan. <<Ciao idiota>> lo salutai scherzosamente.
<<Ciao bocca larga>> rispose a tono.
La mia mascella per poco non tocco il garrese di Laurus. <<Ancora con questa storia?! Piantala una buona volta!>> esclamai scocciata. Lui roteò gli occhi.
<<Comunque... com'è andata?>> cambiai argomento.
<<Netto in 55.71>>
Storsi un po' le labbra. <<Perciò ci si vede al barrage>>
Mi sfidò con lo sguardo. <<Ci si vede al barrage>> ripeté e si allontanò.
Luca, in silenzio fino a quel momento, scosse la testa. <<Puoi dirmi tutto quello che vuoi, ma anche tu in quanto a battibecchi con lui non scherzi>>
Non risposi e spronai Laurus al piccolo galoppo, sempre senza staffe, finché Mauro non venne a chiamarmi.
<<Siete in cinque; l'oxer dopo la gabbia e il verticale con tavoline hanno mietuto molte vittime. Il percorso è identico a quello base e si parte dalla triplice fino al l'oxer conclusivo. Dopo la gabbia metti forte le gambe, ma attenta la distanza: deve essere perfetta. Se arrivi troppo vicina o troppo lontana fai barriera, è matematico>> mi istruì mentre tornavamo in campo prova
<<Eppure prima sono arrivata vicina, e Laurus è riuscito a coprire>> corrugai le sopracciglia.
<<Ma adesso li hanno allargati. Non avvicinarti mai con un galoppo spento o rischi l'errore>>
Annuii e iniziai a galoppare, andando verso l'oxer al centro del campo prova.
~
La dirittura verticale-oxer era superata, mancava solo l'ultimo salto.
Mi apprestai a fare una buona girata e ad allungare ancora di più il galoppo quando Laurus voltò la testa verso l'esterno, distratto da qualcosa e quasi si fermò, sbatacchiandomi contro il suo collo. Tirai le redini e strinsi i talloni contro la sua pancia, ma per poco non si impennò e si mise contro la mia mano.
<<Forza bestione, forza!>> esclamai, schioccando la lingua e dandogli una sgambata.
Lui si riscosse e finalmente si slanciò verso l'oxer, che superò in volata. Guardai immediatamente il tabellone e tirai un sospiro di sollievo: zero penalità in 33.17. Fortunatamente non l'avevano considerato come rifiuto.
Ero, nonostante tutto, la più veloce; l'unico che poteva rubarmi il posto era Matteo, che partì in quel momento.
Mi fermai accanto a Mauro, appena fuori dal campo.
<<Cos'è successo?>> mi chiese.
<<Si è distratto, forse qualcuno che correva; sta di fatto che ha trovato più interessante quel qualcosa del percorso>> commentai sarcastica, dando una pacca scherzosa a Laurus.
<<Va bene... non importa, siete stati bravi entrambi, indipendentemente dal piazzamento>>
Sorrisi grata e annuii. <<Nella peggiore delle ipotesi, saremmo secondi; nella migliore, ci ritroveremmo primi. Non posso di certo lamentarmi>>
In quel momento partirono gli applausi e la musica che annunciava il percorso netto. <<E Matteo Greco e Zaryan agguantano il doppio netto in 32.29 secondi, portandosi al primo posto della classifica, facendo indietreggiare di un passo Camilla Duma e Laurus, che devono accontentarsi del secondo posto. Facciamo comunque loro un caloroso applauso per la bellissima gara disputata. Pregherei i primi tre classificati di posizionarsi a cavallo di fronte alla giuria per la premiazione>>
Luca si voltò verso di me e sorrise. <<Mica male come risultato>>
Ridacchiai. <<Mica male no!>>
Mi posizionai alla destra di Matteo e ci squadrammo per qualche istante, poi alzai la mano col pollice in su. <<Complimenti>> gli dissi.
Mattei ghignò. <<Scusami per averti soffiato il podio>> disse sarcastico.
Scossi la testa e sorrisi, senza rancore. <<Te lo sei meritato>>
Lui sembrò sorpreso, poi si aprì in un sorriso che di malizioso non aveva nulla. Un sorriso sincero. Posò la mano sul collo di Zaryan. <<Non è stato merito mio. È a lui che devo tutto>>
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