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Capitolo 42: compleanno

MODIFICATO

Importante, leggete lo spazio autrice a fine capitolo, grazie

Le settimane passavano e il mio legame con Laurus era sempre più forte: ci capivamo al volo, la nostra comunione quando ero in sella era paragonabile solo a quella che avevo con Dorinne. La mia piccola peste aveva smesso fortunatamente di essere gelosa, anche se non sembrava provare molta simpatia nei confronti dello stallone.
Si stava riprendendo bene e la fisioterapia impediva alla muscolatura di scendere. La zampa aveva subito un piccolo intervento e in questo modo l'osso poteva guarire senza problemi, senza il timore che non riuscisse a risaldarsi nel modo corretto, portando poi successivi problemi nell'andatura. Ogni giorno, dopo aver mosso Laurus, la portavo al paddock e trascorrevamo ore in silenzio, semplicemente ci bastava essere insieme.
Forse sto diventando ripetitiva nel dire che senza di lei io non esisto, ma è la verità, e non sarà mai né banale né scontata.
Perché fidatevi, quando qualcuno ti entra dentro in quel modo, non riuscirete a fare a meno di lui. Non era una questione di testa, ma di cuore e di anima; quando il cervello ti sussurrava: "lascia perdere, non c'è più speranza", il cuore urlava: "combatti! Combatti per ciò che ami".
E, si sa, io ho sempre seguito il mio istinto, che finora non ha mai sbagliato.
Era ricominciata la scuola e Giaki si liberò finalmente del gesso, pretendendo di andare quel giorno stesso al maneggio per tornare a montare Piccadilly. I miei dovettero accontentarlo, così io, Luca e Sofia lo accompagnammo. Era euforico e non la smetteva di saltellare da una parte all'altra.
<<Forza lumache! Volete sbrigarvi?!>> esclamò.
<<Vuoi portare rispetto a tua sorella maggiore?!>> gli feci il verso con una linguaccia. <<Calmati un po', siamo arrivati con oltre un'ora di anticipo!>> Non che mi dispiacesse, sia chiaro.
Giacomo sbuffò e corse verso le scuderie senza neanche aspettarci.
Alzai gli occhi al cielo con uno sbuffo. <<Sta diventando un vero teppistello; ma siamo sicuri che sia mio fratello? No perché io sto iniziando a credere seriamente che i miei l'abbiano adottato, oppure che l'abbiano scambiato per sbaglio con un altro nella culla all'ospedale...>> esclamai.
I due fratelli risero. <<Tranquilla, sta solo crescendo, è normale; non ricordi come ero dispettoso io alla sua età?>> ridacchiò Lu, avvolgendomi la vita con un braccio.
<<In effetti, ora che mi ci fai pensare, eri davvero insopportabile!>> lo presi bonariamente in giro.
Mi guardò storto e iniziò a farmi il solletico. <<Prova a ripeterlo se hai il coraggio!>>
E io ridevo e non riuscivo nemmeno a parlare. <<L-Lu! Aiuto... b-basta!>> esclamai cercando di divincolarmi.
<<Qual è la parolina magica?>> rise lui, continuando a torturarmi.
<<Mol-mollami!>> urlai con le lacrime agli occhi.
<<Risposta sbagliata; devi dire: "scusami amore mio, sei sempre stato il ragazzo più adorabile del mondo">> scimmiottò con voce ridicola.
Scossi freneticamente la testa. <<Mai!>>
Indietreggiai fino ad avere la moto alle spalle. Lu bloccò un secondo le mani sui miei fianchi e mi sollevò, facendomi sedere sul sellino e intrufolandosi tra le mie gambe.
<<Sbagliato>> soffiò sulle mie labbra, così me le morsi per indispettirlo.
I suoi occhi saettarono su di esse e non le lasciarono un attimo. <<Giochi sporco così>> mormorò.
Inclinai la testa con uno sguardo innocente e mi passai la lingua sulle labbra.
Luca ringhiò e si fiondò sulla mia bocca, baciandomi con foga. Sorrisi soddisfatta e gli tirai leggermente i capelli, facendolo staccare. Gli diedi un veloce bacio sul mento, coperto da una leggera barbetta, e lo spinsi via giocosamente, prendendo sotto braccio la mia Best, che si era voltata dalla parte opposta divertita, e raggiungendo il mio fratellino.
Luca, dietro di noi, sbuffò contrariato ed io e Sofia ridemmo sotto i baffi, prendendolo silenziosamente in giro.
Aiutai Giacomo a sellare Piccadilly, dato che non arrivava al garrese neanche alzando le braccia, nonostante fosse molto alto per la sua età, e Luca gli diede una mano per salire.
Diedi un buffetto affettuoso a Laurus e presi la capezza di Dorinne, entrando nel suo box.
<<Ciao piccola peste>> la salutai con un bacio sul muso. <<Facciamo una passeggiata e andiamo a vedere cosa combina mio fratello?>>
Drizzò le orecchie e nitrì, così le infilai la capezza e insieme ci dirigemmo pian piano verso il campo, dove il mio fratellino aveva iniziato a trottare e Matteo stava allenando Zaryan nel salto.
Sentii la mia cavalla tremare leggermente e la accarezzai e per rassicurarla: infatti, sebbene il sauro bruciato si stesse mostrando più tranquillo nei confronti degli altri cavalli, Dorinne era ancora molto spaventata da lui.
Appena Matteo ci vide alzò la mano in segno di saluto e noi ricambiamo. Anche lui era cambiato, ora che era fidanzato ufficialmente con Rebecca, e faceva ormai parte del gruppo, sebbene ci fosse ancora un po' di tensione tra lui e il mio ragazzo.
Saltò un ultimo verticale di 1.30 m e, dopo qualche carezza, iniziò a trottare per far rientrare il suo cavallo col fiato.
Giacomo nel frattempo stava superando delle barriere al trotto. Sembrava che non avesse mai smesso di cavalcare in quei mesi.
<<Ha preso da te>> mi sussurrò Luca all'orecchio e gli sorrisi, stringendogli la mano.
Matteo, dopo aver messo al passo Zaryan, si avvicinò a me, Dorinne, Luca e Sofia.
<<Com'è andata?>> gli chiesi.
<<Abbastanza bene, anche se all'inizio era un po' distratto>> rispose dando una pacca al suo cavallo.
Annuii e restammo in silenzio per un po' finché Luca non prese la parola. <<Hai preso una decisione?>>
Mi feci improvvisamente seria: il periodo di punizione di Matteo era quasi finito e Mauro gli aveva proposto di restare da noi come allievo; il ragazzo aveva risposto che ci avrebbe pensato.
Annuì. <<Resterò>> annunciò, sorridendo leggermente.
Noi tre ricambiammo. <<Rebecca ne sarà felice>> commentai. <<E lo siamo anche noi>>

~

Era nuovamente il mio compleanno e avevo organizzato un semplice pic-nic di gruppo nel boschetto del maneggio. Eravamo io, Luca, Sofia, Rebecca, Matteo, le gemelle Federica e Francesca e, ovviamente, i cavalli: Laurus, Silver, Balèm, Spartan e Dreamer pascolavano liberi nei dintorni, Dorinne era sdraiata come al solito dietro di me mentre Zaryan si teneva in disparte dagli altri cavalli ed era tenuto costantemente sott'occhio da Matteo, nel caso mostrasse segni di nervosismo o aggressività.
Stavamo chiacchierando del più e del meno, ridendo e scherzando.
<<Lo dico e lo ripeto, Gale è cento volte meglio di quel bassotto di Peeta!>> esclamò Federica.
<<Attenta a chi chiami bassotto, e poi è stato Gale a far lanciare quelle bombe!>> replicò la gemella.
<<Ma chi è sempre stato al fianco di Katniss? Chi l'ha sempre amata anche se non era ricambiato?!>>
<<E di grazia mi pot...>>
Rebecca la interruppe. <<Ma per favore, il migliore è Finnik, altro che quei due cascamorti>> ridacchiò.
<<Ehi!>> esclamarono in coro le gemelle. <<Devo forse ricordarti cosa succede al caro Finnik? Vie...>>
<<Ragazze!>> esclamai interrompendole, rotolandomi per le risate. <<Vi prego di non spoilerare perché qui c'è una povera ragazza che non sa come va a finire!>> risi accarezzando scherzosamente i capelli di Sofia, che mi allontanò la mano con una linguaccia.
<<Comunque Gale rimane il più bello>> affermò Fede.
<<Lo penso anch'io>> la appoggiai. <<Dopotutto l'attore è il fratello di Chris Hemsworth>> mormorai con gli occhi a cuoricino, guadagnando così un'occhiataccia da parte di Luca.
<<Non sono d'accordo, Finnik è molto meglio>> disse Becca, seguita da Sofia.
<<Ma sono l'unica che preferisce Peeta?>> si lamentò Fra.
<<Si!>> esclamammo noi quattro in coro, ridendo a crepapelle.
Sentii Luca al mio fianco sbuffare e, anche se non lo stavo guardando, sapevo perfettamente che stava alzando gli occhi al cielo, scocciato.
<<Signore mio ti prego salvaci perché io non le sopporto più>> mormorò infatti.
<<Sono d'accordo, sono stufo di sentir parlare di "ragazzi fichi del fandom">> si aggiunse Matteo, imitando una voce femminile che più che ad una ragazza assomigliava al verso di una scimmia.
Rebecca fece loro una linguaccia. <<Ma cosa potete capirne voi?>> rise.
<<Beh, se è per questo...>> ghignò il suo fidanzato. <<Lu, ricordi la scena dell'ascensore nel secondo film? Quando... Johanna, se non sbaglio... si spoglia davanti a loro?>>
L'altro imitò il ghigno. <<Amico non sai cos'avrei dato per essere al posto di quei due!>> lo seguì a ruota.
Fu il turno mio e di Rebecca di guardarli male. <<Di grazia, potreste spiegarmi da quando voi due siete così amici?>> borbottai risentita.
Luca scambiò uno sguardo divertito con l'altro ragazzo. <<Devo ammettere che non è così male quando non si comporta da idiota>> commentò.
<<E quando non cerca di farmi la morale>> aggiunse Matteo.
<<Io non cerco di farti la morale!>> ribatté Lu.
<<Nooo, ma quando mai non ti metti in mezzo negli affari miei>> commentò ironico alzando gli occhi al cielo.
<<Questo non è vero, non l'ho mai fatto>>
Roteai gli occhi: eccoli che ricominciavano a comportarsi da bambini.
<<Ma sentilo! Fammi un regalo: tappati quella bocca>>
Il mio ragazzo stava per ribattere ma fortunatamente Sofia intervenne. <<A proposito di regali! Ragazzi, fuori le scartoffie!>> esclamò.
Le ragazze frugarono nelle loro borse, e lo stesso fece Matteo in quella di Becca, mentre Luca cercava qualcosa nelle tasche, rivelando pacchi, pacchetti e fiocchetti di ogni genere.
Li guardai a bocca aperta prima di richiuderla di scatto e iniziare a far loro la predica come al solito. <<Ma siete del tutto impazziti?! Quante volte vi devo ripetere che non voglio regali per il mio compleanno>> esclamai alzando il tono di un'ottava, facendo persino sobbalzare Dorinne dietro di me, che come sempre aveva posato la testa sulle mie gambe incrociate. La accarezzai per scusarmi.
Tutti ridacchiarono per la mia sfuriata, che ovviamente non era servita a niente.
<<Non l'hai ancora capito che non ti dà retta nessuno?>> mi punzecchiò Matteo.
Lo fulminai con lo sguardo. <<Taci>>
<<Oh, lascialo perdere!>> attirò la mia attenzione Francesca. Mi mise tra le mani una busta e lo stesso fece la sua gemella. Due buste di Liberrima.
"Mannaggia a loro e al loro essere fangirl quanto me"
Lanciai un'occhiataccia alle due, che risero. <<Aprili, ci ringrazierai dopo>>
Alzai gli occhi al cielo divertita e Dorinne alzò la testa per permettermi di posare i regali sulle ginocchia.
Scartai il primo libro: c'era una busta per le lettere a coprirne la copertina. All'interno trovai una collana rappresentate uno scudo con al centro la testa di un leone e un biglietto: "se la strega conoscesse il vero significato del sacrificio, avrebbe dato una diversa interpretazione della grande magia: se è un innocente che si offre volontario al posto di un traditore la Tavola di Pietra si spezza, e così perfino la morte torna sui suoi passi..."
Era la mia frase preferita de "Le Cronache di Narnia". Guardai la copertina: erano tutti i sette libri della saga racchiusi in uno solo. Vi lascio immaginare i miei occhi a cuoricino.
<<Wow...>> non riuscii a dire altro.
Fede rise. <<Apri l'altro, le sorprese non sono ancora finite>>
Obbedii e trovai di nuovo una busta, stavolta contenente una collana con la ghiandaia imitatrice di Hunger Games, mentre il biglietto diceva: "se noi bruciamo, voi bruciate con noi"
Una famosissima frase del film.
E ovviamente, il libro era l'intera trilogia di Hunger Games.
Mi lanciai su di loro, abbracciandole strette. <<Voi siete pazze!>> esclamai ridendo.
<<No, siamo fangirl!>> risposero in coro, facendoci scoppiare tutti a ridere.
<<Grazie>> lasciai loro un bacio sulla guancia e tornai al mio posto, fissando estasiata e adorante i nuovi arrivati nella mia già vasta libreria.
<<Okay, ora tocca a me; almeno me lo tolgo subito davanti>> disse burbero Matteo, allungandomi un pacco piuttosto grande.
<<Gentile come al solito tu, eh?>> lo stuzzicai e il ragazzo alzò gli occhi al cielo. <<Poche storie e sbrigati, voglio proprio vedere la tua faccia>>
Inarcai un sopracciglio incuriosita, non capendo a cosa si riferisse, e tirai fuori il pacco dalla busta. Era incartato con la carta di Mondadori.
"Altri libri" pensai con gli occhi che splendevano. Scartai e... "cosa?!"
Alzai lo sguardo sul biondo, che stringeva Rebecca tra le braccia. <<Sul serio? La trilogia di "50 sfumature"? Tu sei completamente impazzito>> mi battei una mano sulla fronte e lasciai scivolare i capelli sul viso nel tentativo di nascondere il rossore sulle guance e il sorriso divertito.
Matteo alzò le spalle. <<E perché mai? Magari Luca trova qualche ispirazione per...>>
Fu interrotto proprio dal mio ragazzo, che gli tirò uno scappellotto sulla nuca. <<Tieni la bocca chiusa, idiota>> borbottò imbarazzato.
Le ragazze risero ed io scrollai le spalle, abbandonando l'imbarazzo. <<Grazie>> gli sorrisi. Annuì soltanto.
Rebecca mi porse il suo, e stavolta ero certa che non si trattava di libri: Reb era troppo fissata con make-up e vestiti per regalarmi qualcosa che non siano indumenti; ricevetti un cappello nero con la scritta "Dreamer" (e li feci una battuta a Francesca, dato il nome del suo cavallo), dei guanti bianchi morbidi e pelosi ed un maglione bianco con scritto in nero: "sono una rider e me ne vanto".
Scoppiai a ridere e l'abbracciai stretta.
<<Sapevo che ti sarebbe piaciuto>> mi strizzò l'occhio con un sorriso.
<<Lo adoro>> confessai entusiasta.
Sofia mi mise in mano la sua busta, facendomi l'occhiolino. <<Questo non te lo aspetti di sicuro Best>> sorrise trionfante.
Incuriosita scartai velocemente il regalo e mi ritrovai davanti un libro che avevo cercato per mesi e che consideravo ormai introvabile: Gens Arcana di Cecilia Randall, un romanzo storico, fantasy e thriller ambientato nella Firenze del 1400, all'epoca di Lorenzo de' Medici.
Guardai la mia migliore amica a bocca aperta prima di saltarle letteralmente addosso lanciando un urletto di gioia. <<Ma io ti adoro!>> esclamai riempiendola di baci.
<<Lo so, ma almeno lasciami respirare!>> gridò, facendomi staccare divertita.
<<Va bene, va bene, ora tocca a me!>> esclamò Lu e, prendendomi per mano, mi fece alzare.
Si schiarì la voce e tirò fuori una scatolina in velluto, guardandomi negli occhi. <<Forse dovrei inginocchiarmi e farlo come si deve ma, lo sai, sono proprio negato con le dichiarazioni romantiche>> iniziò e il mio cuore perse un battito. <<Perciò lo dirò nel modo più semplice e naturale possibile>>
Chiuse un istante gli occhi e sospirò, tornando poi ad incatenare i nostri sguardi. <<Camilla, io ti amo, e voglio passare la mia vita con te; voglio portarti all'altare, voglio pronunciare quel sì, voglio che tu sia la madre dei miei figli, voglio appartenerti per sempre. Tuttavia non ti chiederò oggi di sposarmi, perché servirebbe prima il consenso dei tuoi genitori, ma ti lascio questo anello, con la promessa che un giorno, se lo vorrai, sarai mia moglie>> e mi infilò quel bellissimo anello d'argento pieno di brillanti all'anulare della mano sinistra. Lo guardai, mentre ormai le lacrime mi rigavano le guance. <<Spero che lo accetterai>> sussurrò, tenendomi la mano tra le sue.
Ingoiai un singhiozzo ed annuii, gettandogli le braccia al collo e baciandolo con tutto l'amore e il trasporto di cui ero capace.
Intorno a noi scoppiarono gli applausi e fischi da parte di Matteo, finché la voce divertita di Mauro ci fece staccare. <<Luca sei assolutamente negato per le dichiarazioni>> rise e il mio ragazzo arrossì leggermente.
Il mio istruttore si voltò verso di me e mi porse un pacco stretto ma grande. <<Buon compleanno>> sorrise. Ricambiai e, dopo un suo cenno di incoraggiamento, tolsi la carta, ritrovandomi tra le mani una tela, sulla quale era stampata una foto di tutti noi nel paddock assieme ai nostri cavalli: Dorinne era stesa sull'erba con me in groppa, Silver era steso anche lui accanto alla cavalla con Sofia vicino che lo accarezzava e dietro, in piedi, c'erano Luca con Balèm, Francesca con Dreamer, Federica con Spartan e Matteo con Zaryan; ovviamente tutti erano in groppa ai loro cavalli, e infine Rebecca che teneva la lunghina di Laurus e aveva posato una mano sulla gamba del suo ragazzo. Tutti sorridevamo verso Mauro, che aveva scattato la foto.
Mi ricordavo bene quel giorno: era una delle prime giornate di settembre ed eravamo usciti a fare una piccola escursione a cavallo; ci eravamo divertiti un mondo, ed era da allora che eravamo diventati davvero un gruppo.
<<Grazie>> abbracciai Mauro, sorridendogli grata e con le lacrime agli occhi.
<<Di nulla>> si staccò, scompigliandomi i capelli come al solito. <<E, ora che mi viene in mente... chi vuole partecipare ad un concorso il prossimo fine settimana?>>
Io, Luca, Francesca, Federica e Matteo ci guardammo con un ghigno sul volto e alzammo contemporaneamente le mani.
Mauro alzò gli occhi al cielo divertito. <<Ovviamente>>



Spazio autrice
Ehilà❤ come state??
Ho deciso finalmente di dare un volto ai personaggi, così voi mi aiuterete a scegliere quali!
Alcuni sono già decisi, tuttavia ascolterò con piacere tutte le vostre proposte, e chissà, forse mi farete anche cambiare idea😉 iniziamo!

CAMILLA: pensavo di farla interpretare da Adelaide Kane, ma non ne sono sicura. Cosa ne pensate? Chi scegliereste voi?


LUCA: questo è il personaggio di cui sono maggiormente convinta; sarà interpretato da Jannis Niewöhner. Vi piace? Altre proposte?

SOFIA: su di lei sinceramente ho qualche dubbio. Pensavo di farla interpretare da Candice Accola. Secondo voi? Proposte?

REBECCA: dunque... io ho scelto AJ Michalka, voi come la pensate? Altre candidate?

MATTEO: per lui avevo pensato a Chace Crawford però... boh. Vi piace? Avete altre idee?

E da qui iniziano i problemi... non so davvero chi scegliere per gli altri personaggi... help me pleeeeeeease!❤
Dite le vostre idee su:

GIACOMO (qui avrei davvero bisogno di aiuto!)

MAURO (immaginatevelo mingherlino, con i capelli e gli occhi neri e qualche tatuaggio qui e là)

CRISTINA (facoltativo)

GUIDO (facoltativo)

FEDERICA E FRANCESCA (mi sono accorta di non averle mai descritte: dunque, sono praticamente identiche, con i capelli ricci e castani e gli occhi marroni. Se volete magari potete proporre una sola ragazza, che interpreterà entrambe)

JESSICA (facoltativo)

A voi! Sbizzarritevi! E grazie per il vostro aiuto😘😘❤

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