Capitolo 33: Silver e Luca
MODIFICATO
Erano passate tre settimane dal concorso e da quando Dorinne apparteneva ufficialmente a me. Si era ripresa dalla colica e presto avremo iniziato a farla lavorare nuovamente.
Eppure tenerla a riposo non era stata per niente una cosa semplice: era costantemente irrequieta, correva da una parte all'altra del paddock e cercava sempre di saltare lo steccato.
Alla fine rinunciai e la feci muovere un po' alla lunghina.
Da quando Mauro ci aveva dato l'annuncio eravamo sempre più legate, e sinceramente con lei non credevo fosse possibile, anzi, ero sicura di avere tutto già durante la gara, figuriamoci adesso.
In quei giorni avevo montato Balèm e anche Silver, che stava diventando sempre più bravo e imparava in fretta. Avevamo appena iniziato con il galoppo e le barriere a terra e lo stallone, dopo qualche tempo di diffidenza, iniziava a rilassarsi.
Il grigio e il sauro sembravano andare stranamente d'accordo, soprattutto perché Balèm all'inizio covava una sorta di antipatia verso Silver, che ora sembrava essere sparita.
Per quanto riguarda Francesca e Federica... era incredibile come in così poco tempo le considerassi delle sorelle: certo, con Sofia era un'altra cosa, ci conoscevamo fin da piccole, ma con loro nacque un legame bellissimo e soprattutto molto forte. Erano le mie sorelline.
Tutti gli allievi e i cavalli di Jo si erano trasferiti da noi due settimane dopo il concorso, il tempo per Mauro di costruire una nuova scuderia e altri paddock.
C'erano molte altre persone nuove, molti ragazzi, e mai ero riuscita a creare dei legami di amicizia in così poco tempo: c'era Fabrizio, il ragazzo di 20 anni che faceva gare nazionali; Lorenzo, il ragazzino timido ma con un gran cuore; Laura, la bimba dagli occhi di stelle, come la chiamavo io, perché ogni volta che vedeva un cavallo le si illuminavano come mai avevo visto; e Jessica, la piccola Jessica, che aveva iniziato a cavalcare da appena un mese, ma che già aveva un talento da non sottovalutare. Aveva 8 anni, e aveva subito fatto amicizia con Giaki: qualcosa mi diceva che quei due erano fatti l'uno per l'altra.
<<Camii>> Una vocina squillante mi riscosse dai miei pensieri e mi fece voltare verso la sua proprietaria: Laura stava correndo verso di me tirandosi dietro il pony Victor per la lunghina. Sorrisi divertita a quella scena e scesi dall'albero dove mi ero appollaiata per stare un po' più tranquilla, ora che in scuderia non c'era un attimo di pace.
<<Che succede Laura?>> le chiesi appena mi raggiunse.
<<Sta arrivando una nuova allieva con il suo cavallo>> disse con gli occhi che brillavano come sempre. <<Ha 12 anni e si chiama Sarah. Mauro e Jo vogliono che siate tu e Luca a farle fare il giro del maneggio>> mi spiegò accarezzando Victor sul fianco.
"Un'altra ragazzina; questo maneggio sta diventando un campus... ci mancano solo i bungalow per dormire e siamo apposto" pensai divertita. Salutai la piccola con un bacio sulla guancia e andai a cercare Lu.
Stava allenando Balèm sulle barriere a terra, con uno sguardo così serio e concentrato che mi fece arrossire e sorridere come un'idiota. Ero completamente, assolutamente, perdutamente innamorata di lui.
In quel momento mise al passo il castrone e si voltò verso di me, sorridendomi.
Ecco.
Era esattamente così che mi ero innamorata; e continuavo ad innamorarmi ogni giorno di più. Era la mia droga, il mio tutto. Non avrei potuto vivere senza di lui.
<<Piccola? Ehi, ci sei?>> mi richiamò Lu.
Sbattei le palpebre e ricominciai a ragionare come sempre.
<<C'è una nuova alunna in arrivo col proprio cavallo>> spiegai cercando di non dare a vedere che mi ero incantata. <<Dobbiamo farle fare il giro del maneggio e spiegarle come funziona qui...>>
Sorrise ancora e uscì dal campo, avvicinandosi a me. <<D'accordo, laviamo Balèm e andiamo a conoscerla>>
Annuii e feci una carezza al sauro, che camminava calmo accanto a me, con il collo allungato e le orecchie che si muovevano avanti e indietro, attirate da ogni singolo rumore.
Dopo una bella doccia lo portammo nel paddock più grande, dove c'erano anche Dorinne e Silver. La cavalla corse verso di noi e salutò Balèm con un nitrito prima di avvicinarsi a me e strofinarsi contro la mia maglietta. La accarezzai dolcemente sul collo, posando il mento tra le sue orecchie.
<<Sai piccola peste, sono in arrivo due nuovi amici: una ragazzina di 12 anni di nome Sarah e il suo cavallo>> le raccontai. <<Dobbiamo far fare bella figura al nostro maneggio!>>
Lei nitrì e annuì con la testa, scostandosi un po' da me per non colpirmi.
Mentre la coccolavo, mosse le orecchie verso la strada e voltò la testa verso quella direzione, con un piccolo nitrito basso. Capii immediatamente che era arrivata la ragazza nuova.
Salutai Dorinne con un bacio sul muso, corsi a chiamare Lu e insieme andammo ad accogliere la piccola e il suo cavallo.
~
Sarah era una ragazzina piccola, dai capelli neri e labbra carnose, e delle guanciotte così carine che ti facevano venir voglia di pizzicarle.
Le sorrisi amichevolmente. <<Ciao, tu devi essere Sarah>> la salutai e lei annuì sorridendo.
<<Io sono Camilla, e lui è Luca; saremo noi a mostrarti la scuderia e ad illustrarti le regole>
Sarah annuì ancora. <<Piacere di conoscervi; ho sentito che siete i migliori del maneggio>> disse con voce squillante, guardando Lu con occhi sognanti.
Mi venne contemporaneamente da ridere e da fulminarla con lo sguardo, ma evitai: in fondo aveva appena 12 anni, e Luca era un bellissimo ragazzo, con degli occhi che potevano inghiottirti. E non lo dico solo perché era il mio fidanzato...
<<Il tuo cavallo?>> chiese Lu, riscuotendo sia me che Sarah dai nostri pensieri.
<<Arriverà tra poco>> rispose la ragazzina.
Lui annuì. <<D'accordo, vieni con noi>> annunciò voltandosi. Lo affiancai, prendendogli la mano per marcare il territorio.
Lu rise sotto i baffi. <<Gelosa, piccola?>> mi fece l'occhiolino.
Grugnii, vergognandomi un po' per il mio comportamento infantile.
Mi attirò improvvisamente a sé, baciandomi dolcemente. Sorrisi nel bacio e ricambiai piano, senza affrettare; eravamo pur sempre di fronte ad una bambina.
<<State insieme?>> chiese Sarah quando ci staccammo.
Arrossii leggermente mentre Luca annuiva, stringendomi il fianco.
Gli occhi della piccola brillavano. <<Siete una bellissima coppia!>>
A quelle parole mi sciolsi e la abbracciai con un sorriso enorme. Poi la presi per mano, conducendola attraverso le scuderie. Le indicammo i vari cavalli della scuderia, le mostrammo la selleria e la zona bar, poi ci dirigemmo verso i paddock.
La vidi fare gli occhi a cuoricino davanti a Bambi, una pony privata dolcissima, ma anche molto pigra, le feci conoscere Dhalia, le due puledre Candice e Lulu, la giovane e pazza Cleola e Poseidone, il cavallo grigio di Mauro. Infine, arrivammo davanti al paddock dove si trovavano Dorinne, Balèm e Silver.
Fischiai e la cavalla si avvicinò, seguita dagli altri due.
<<Sarah, lei è Dorinne, la mia cavalla>> la presentai orgogliosa.
<<Wow! Ciao bellissima>> sorrise la ragazzina accarezzandola sul muso. Dorinne sbuffò dolcemente e si voltò verso di me per ricevere anche le mie coccole.
<<Mentre loro sono Balèm>> disse Luca indicando il castrone. <<E Silver, entrambi miei>>
<<Sono stupendi!>> esclamò, accarezzandoli. <<Non vedo l'ora di farvi conoscere Nemio!>>
<<È questo il nome del tuo cavallo?>> chiesi incuriosita.
Annuì. <<Esatto; non è un cavallo da salto, ma gli voglio un mondo di bene!>>
Sorrisi. <<Ti capisco: vedi, Dorinne ha avuto una colica circa tre settimane fa, ma anche se ancora non posso cavalcarla la amo con tutta me stessa, perché quando vuoi bene a qualcosa o a qualcuno non è per quello che è in grado di fare, ma per quello che è...>>
A quelle parole Dorinne si strofinò ancora più forte contro la mia mano.
Sarah ora mi guardava a occhi sgranati. <<Wow...>> riuscì a mormorare.
Mi trattenni dal ridacchiare e le feci un cenno per esortarla a seguirmi.
Io e Lu la conducemmo verso il campo, dove Mauro e Jo stavano montando i loro cavalli.
Li salutai con la mano e loro ricambiarono, fermandosi vicino a noi.
<<Sarah, loro sono Jo e Mauro; lei è Sarah>> rivolgendomi prima alla ragazzina accanto a me e poi ai due uomini.
<<Ciao>> salutarono e lei fece un cenno timido con la mano.
Mauro si rivolse a Luca. <<Prendi Silver, oggi iniziamo a farlo saltare>>
Gli occhi di Lu lampeggiarono di stupore, ma non replicò e si allontanò verso i paddock.
<<Cami prendi Dorinne, Silver sarà più tranquillo se c'è lei nelle vicinanze>>
Annuii e, prendendo per mano Sarah, seguii il mio ragazzo.
<<Perché Silver è più tranquillo se c'è Dorinne?>> chiese curiosa ed io risi. <<Credo che il nostro stallone abbia una bella cotta per Dorinne!>>
Rise anche lei. <<Sul serio? Sono dolcissimi!>>
Misi la capezza a Dorinne, che mi stava guardando confusa, sicuramente chiedendosi perché stessi andando e venendo tante volte dal paddock. Le feci l'occhiolino e tornammo tutte e tre al campo, dove Luca era appena entrato in sella al grigio.
Ero nervosa e sia Dorinne che Sarah se ne accorsero.
<<Perché sei agitata?>>
Sospirai. <<Sai... Silver è stato un cavallo selvaggio fino a circa 8 mesi fa; lo abbiamo salvato da dei cacciatori, ma è rimasto ferito. Non essendo più possibile rimetterlo in libertà lo abbiamo addestrato e montato, ma oggi è la prima volta che proviamo a farlo saltare...>> spiegai.
Nel frattempo Luca aveva finito di riscaldarsi e si era avvicinato alla minuscola croce che Mauro aveva sistemato al centro del campo. Fece una carezza a Silver e partì al galoppo.
Nell'avvicinarsi al salto notai i movimenti scattosi dello stallone e mi avvicinai alla staccionata con Dorinne. Davanti alla croce, Silver si fermò di botto e scartò. Luca si tenne ben saldo in sella e calmò il grigio tirando le redini e rimettendolo al passo. Ripartì quasi subito al galoppo, tornando verso la croce.
"Quel cavallo non salterà neanche stavolta..."
Avevo ragione: Silver si bloccò per la seconda volta e si impennò leggermente.
A quel punto decisi di entrare in campo assieme a Dorinne; chissà se avendola più vicina Silver si sarebbe tranquillizzato...
I due cavalli si avvicinarono e si annusarono per qualche istante, poi Dorinne indietreggiò ed il grigio chinò il capo con uno sbuffo.
Scoccai un'occhiata confusa alla cavalla. <<Si può sapere che gli hai detto?>> Lei si limitò a sbuffare.
Tornai a guardare Luca e Silver, che si stavano avvicinando nuovamente alla croce. Questa volta Lu strinse forte le gambe e il grigio saltò.
Aveva compiuto un salto enorme per una croce di appena 20 centimetri. Luca rimase sorpreso, ma lo seguì in parabola; quando atterrarono però, Silver scalciò con violenza e il mio ragazzo cadde rotolando nella sabbia.
Lo stallone si mise a galoppare selvaggiamente per tutto il campo; sganciai immediatamente la lunghina di Dorinne e lei raggiunse subito il grigio, facendolo rallentare e fermare definitivamente.
Ma il mio sguardo era ancora concentrato su Luca, a terra, che non si rialzava.
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