Capitolo 2
Sento una scossa,come avessi saltato qualcosa, poi un clacson che suona molto vicino,mi sento incredibilmente stanca ma nonostante questo mi costringo ad aprire gli occhi molto lentamente.Guardo davanti e vedo l'autostrada illuminata dai fari dell'auto in cui mi trovo...aspetta...in un auto? E chi guida?Giro di scatto la testa verso il conducente e mi spavento a vedere il ragazzo di prima, o ieri, bè a giudicare dal tempo fuori è ancora notte, mi rigiro verso di lui che non mi degna di uno sguardo, vorrei dire qualcosa ma sono troppo spaventata per concentrarmi su qualcosa.Mi pulsa la testa, che sta sempre più appesantendosi e istintivamente mi porto il braccio destro verso la tempia, o almeno ci provo, perchè qualcosa di freddo e ferroso me lo impedisce.Abbasso lo sguardo verso l oggetto e con mia sorpresa scopro che le manette che circondano il mio polso sono incastrate attorno alla maniglia dello sportello,'stiamo scherzando spero' penso,ma purtroppo so che non è così,guardo il polso sinistro che è stato abilmente medicato con garza e stecchi di legno.Alzo di nuovo lo sguardo verso il ragazzo che adesso mi scruta con una punta di fastidio :"ti sei svegliata troppo presto"Dice.Io riprendo coraggio e chiedo :"dove mi stai portando?Chi sei e cosa mi farai?"Nella mia voce è facilmente udibile il senso di smarrimento e paura, ciò che vorrei nascondere ma come? Mi sto pisciando addosso. Lui mi ignora e continua a guardare la strada, guardandolo meglio scorgo uno di quei sorrisetti inquetanti che sicuramente non mi rassicura.Insisto, voglio risposte e le voglio adesso, il non sapere nulla mi spaventa più di tutto il resto :"Dimmi qualcosa, so che mi senti!"Cerco di capire se il suo volto è sempre lo stesso o se è mutato, e dalla sua espressione devo dire che sembra più arrabbiato di prima, sospira e stringe con più forza il volante ma continua costantemente a fissare la strada.Il mio cervello mi dice di cercare la mia roba personale, così guardo accanto a me e non trovando niente mi giro verso i sedili posteriori ma nemmeno lì qualcosa, tutto spaventosamente pulito e ordinato, mi rendo conto che l'auto odora di nuovo, di fresco. Mi rigiro avanti e guardo lo schermo della vettura,3:07 di mattina,non è passato molto tempo da quando sono svenuta.All'improvviso il panico mi riassale e la mia mente è in tempesta; penso a cosa diranno i miei genitori quando la polizia gli dirà che sono scomparsa, forse piangeranno perchè anche se non hanno mai contribuito ad un pò della mia vita, li ho sempre delusi come quando la cameriera li informava di aver trovato sigarette sotto la fodera del mio cuscino o quando papà seguendomi ha visto la brutta gente che frequentavo, che mi convincevano a fare gesta a dir poco stupide, mi vogliono bene spero, almeno un poco, e credo che forse pregheranno per me.Penso alle mie amiche che piangeranno e organizzeranno il mio funerale che sarà pieno dei miei fiori preferiti, i quali circonderanno la mia foto in primo piano di quando sono andata al Coachella festival, dove avevo insistito di far indossare a tutte noi corone di fiori in testa in onore di Lana Del Rey,la mia cantante preferita.Penso a tutte le cose che vorrei dire alle persone più care che ho,vorrei salutarle, ho il bisogno di rivederli,, e ora che sto per morire per mano di un ragazzo probabilmente ritardato mi rendo conto che ho fatto tutto e niente nella mia vita, sento le lacrime agli occhi e mi costringo di smettere di pensare anche se quella sensazione mdi tristezza ansia e insoddisfazione verso me stessa sta divorando i miei interni ed è straziante il silenzio. È forse questo che si prova ad un passo di un buco buio? Devo non pensarci. Non morirò non sapendo nemmeno chi è il mio assassino o peggio...so che ci sono cose peggiori della morte, come ad esempio la paura della morte, la tortura e non mi lascio spazio all'immaginazione. Mi assale un senso di rabbia e senza accorgermene alzo la voce:"Dannazione!Se pensi che standotene zitto io mi ammutirò a mia volta ti sbagli!Non voglio morire subendo in silenzio!"Perchè ho detto questo?Adesso mi assale un profonda paura, paura della sua reazione, non sembra un tipo a posto, ma non resisto e alzo lo sguardo su di lui, che non sembra arrabbiato,ma imbufalito, serra la mascella, sbuffa e con fare innervosito, con mio stupore mi risponde:"Non ti ucciderò e tanto meno morirai, e se stai pensando a questo, e so che ci stai pensando, non ti torturerò ma valuto ancora possibile ciò che ti ho detto in precedenza, ti darò delle risposte ma adesso taci!"È come se stesse parlando ad una bambina e la cosa mi secca,ma non lo do a vedere perchè non so se essere sollevata dal fatto che ha detto che non morirò, ma qualcosa mi dice che non dovrei credergli; 'comunque sia ha detto che ti violenterà se non taci quindi fai del tuo meglio' suggerisce la mia coscenza, 'giusto,stai zitta' mi dico.Avrò delle risposte no?Che illusa che sono a credergli ma la speranza è l'ultima a morire no?Se il viaggio sarà lungo dovremo pure fermarci no?A a quel punto andrò al bagno e chiamerò aiuto, semplice no? E che ci voleva?'E se non si fermasse?' sussurra la vocina, 'non pensare al se Komori!Pensa a come uscire da questa situazione!' tuona una voce forte che non credo appartenga a me.Alla fine rimango al piano precedente perchè anche se riuscissi a liberarmi dalle manette aprire la portiera e buttarmi oltre non mi sembra granchè come piano, e nemmeno cercare di togliere il ragazzo dal volante non mi sembra una geniale idea.Decido quindi di sforzarmi di capire dove mi trovo ma l'ambiente circostante non mi è familiare, nemmeno quando passiamo davanti ad un cartellone di quelli su cui scrivono 'benvenuti a..' ma non capisco proprio dove mi trovo perchè andiamo ad una velocità che farebbe paura anche ad Alonzo.
Piccola nota: la velocità con cui viaggiamo non mi fa tantissima paura come dovrebbe, perchè ho problemi maggiori a cui pensare e onestamente Saetta Mcquinn accanto a me sembra più o meno un bravo pilota se per con " bravo pilota" intendiamo "non credo voglia suicidarsi sulla strada".
Cerco di stare ferma ma mi assale una specie di tic nervoso alle mani, maledizione,di solito sono sempre in movimento, ascolto la radio quando guido o metto vivavoce le chiamate con i miei amici (faccio molte cose contro la legge americana ma stare in regola alla guida è una specie di obbligo con me stessa, forse perchè non mi piacciono le corse contro il tempo come nei film della DC,grazie Batman, se c'è qualcuno che mi ha insegnato come guidare quello sei tu!), non ce la faccio devo fare qualcosa, qualsiasi cosa, all'improvviso il vestito nero diventa molto interessante così come ogni singola unghia delle mie mani.Vorrei che dicesse qualcosa, non riesco a sopportare tutto questo silenzio, è troppo difficile ma è anche troppo pericoloso iniziare una conversazione anche perchè sono sicura che mi ignorerebbe, alla fine decido di riposarmi e guardare oltre il finestrino. Mi appoggio verso il vetro, cui la bassissima temperatura allieva la mia emicrania, mossa acuta, sopratutto utile, ma cos altro posso fare?I minuti passamo lentamente e poco dopo, mi perdo a guardare i cespugli scorrere velocemente sul lato della strada, quasi deserta, solo qualche auto ci passa affianco, ignara di cosa mi sta accadendo. Il lungo tragitto mi suggerisce che stiamo cambiando stato sempre se non lo abbiamo già fatto, e mi chiedo dove siamo in questo momento. Il fatto che stiamo correndo velocemente verso la strada in qualche modo credo mi tranquillizza perchè mi rendo conto che i miei muscoli non sono più rigidi come prima, ma al contrario, rilassati; lancio un'occhiata allo schermo della vettura, deduco di lusso dal marchio del volante, che accidenti, non riesco a riconoscere nonostante mi sia familiare, mio padre mi porta, anzi mi portava, a scuola con un'auto dello stesso marchio; mi rendo conto che sono passate 2 ore circa dalle 3, mi chiedo quando arriverà l'alba, ma essendo quasi primavera essa non giungerà prima delle 6 precise.Sento sospirare di stanchezza accanto a me, mi giro verso il ragazzo che con aria stanca mi scruta, solo per qualche secondo per poi tornare concentrato sulla strada. Con mia sorpresa inizia a parlare :"Mi chiamo Loïc."'Grande, questo si che mi dice molto' penso, ma rimango ferma come un sasso.Lui continua:"-Ti ho sequestrato per un motivo, ovvero quello di essere la mia 'senshi', ordini maggiori non miei." -Aspetta, cosa ha detto? 'Senshi'? Che cazzo è una 'senshi'?-"Perchè mi hai sequestrato?Cos'è una 'senshi'? E cos'era quella cosa che mi ha attaccato?"- Lui con fare sapiente risponde-"Te l'ho detto Kimori, i miei maggiori me l'hanno imposto, 'senshi' è un termine che usiamo per indicare compagno di sfida, spalla contro spalla e quella cosa che ti attaccato era un ibrido della Compagnia Bianca, che probabilmente hanno scoperto i nostri piani per questo ti sto portando alla nostra base, al sicuro...- Sto capendo poco di quello che dice ma ho una strana convinzione che appena giunti alla 'base' qualcosa mi sarà chiaro, dovrei pensare ad altro ma mi chiedo 'io dovrei stare spalla contro spalla con uno che ha l'aria di un killer?'.-...non che io non sappia proteggerti, sono addestrato per questo ma sappi che non condivido la scelta dei miei superiori nel fatto di farti mia senshi, ho detto troppo, capirai più avanti, adesso fa silenzio.- Adesso sono più confusa di prima, liquido totalmente il suo ordine:"Come fai a sapere il mio nome e perchè i tuoi maggiori mi hanno scelto come tua 'cosa', CHI SEI???"-Ma lui ignora le mie domande:"Zitta, muta, bocca chiusa,non un fiato, capisci?!?!Mi stai facendo perdere la pazienza!"-Okay, decido che è meglio tacere se voglio ancora la lingua, Loïc non ha un aspetto rassicurante.Ma non resisto,devo dire qualcosa,scappare, perchè la sua giustificazione al mio sequestro mi sa di 'coglionata' e mi suggerisce che lui sia un ritardato mentale che soffre di personalità multipla.-"Devo andare al bagno."- Dico sicura.Löic mi guarda per un secondo :-" E vuoi che ci caschi come un coglione?"- Sono tentata di piagnucolargli un 'si?' Ma mi trattengo-" Ho bisogno di andare al bagno e prendere una boccata d'aria."-Lui non mi guarda più, sento un rumore alla sua sinistra e mi assale una corrente d'aria fresca che mi fa sorridere, mi fa sentire meno sola in qualche modo,ma i miei pensieri si interrompono alla voce profonda di Löic:-"Hai fatto"-Mi irrigidisco quando comprendo che non intende fermarsi così paurosamente protesto:-"Devo scendere, è urgente"-Ma lui ancora serissimo:-"Si certo, adesso muta"- 'Che maleducato' è il mio primo pensiero, ma ne ho bisogno, non posso non usare questa scusa per scappare:-"Ti prego non ce la faccio"-Dico piagnucolante, sento la sua mano che cerca qualcosa nella tasca della sua portiera e poi lancia qualcosa di verde sulle mie gambe, 'scioccata' è l'espressione giusta per descrivere me stessa in questo momento, non ci credo :-"DEVO PISCIARE"- Scandisco con tono alto, cosa che a quanto dicono le sue mani strette al volante lo fa innervosire:-"Se proprio devi, come hai detto tu, falla lì dentro"-Non comprendo come faccia a rimanere così calmo anche se so che mi strangolerebbe,ma poi, mi chiedo, come potrei farla dentro una bottiglia di plastica?Mi assale la collera:-"MI STAI PRENDENDO PER IL CULO?!?DOVREI FARLA DAVANTI A TE?!?"-Ops, devo aver esagerato ma Löic sentendo quello che ho detto ma sembra più divertito che arrabbiato:-"Non dovrebbe esserti un problema da come descrivi la tua urgenza."-Non è ingenuo come speravo, niente da fare, rinuncio, lo provocherei e basta, non è uno che cede. Lascio cadere la bottiglietta di plastica sotto le gambe, e sospirando mi riappoggio al vetro freddo e mugugno :"...mi fa male...il polso...-"Con il braccio libero e sano mi circondo la testa, che ha ripreso a farmi male. Vorrei piangere ma non posso,non devo fargli vedere che piagnucolona che sono decido di chiudere gli occhi e concentrarmi su qualche canzone...'have you ever seen a dead man, seen a dead man...no,no,no,no non ci siamo proprio...deep sea baby, i'll follow you, ah ah follow, i'll follow you...ah ah follow i'll follow you...ho bisogno di distrarmi e questo non funziona, ho solo voglia di cantare, così tento l'unico metodo che mi fa addormentare veramente, cosa che ho testato in classe varie volte, così mi faccio una serie di film mentali su Mt.Darcy e gli zombie e la stanchezza si avventa su di me poco a poco fino a quando non cedo, più per la voglia di chiudermi dentro tutto quello che provo che per il sonno, sono stanca di farmi mille domande a cui probabilmente non avrò risposta, sono stanca di avere paura, perché fino a quando non esco da qui, non avrò possibilità di rimediare a tutti i miei peccati e forse me lo merito...no, cosa dico,no non è così, nessuno merita niente di tutto ciò,se inizio a pensarla così, mi condannerò, e a quel punto sì che non avrò più niente per cui tornare, e io necessito di tornare indietro, faticherò ma è la mia vita e per quanto possano non piacermi i miei genitori sono anche gli unici che ho e li amo, quanto come la mia vita di sempre, non voglio morire né fatti sconvolgenti che renderanno me, un'altra irriconoscibile me, rivoglio la mia vita, e la riavrò, e non avrò limiti.
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