Capitolo 4
Capitolo 4: Il Ritorno
I giorni passavano e con loro il peso della separazione.
Ogni mattina, Luca si svegliava con una sorta di vuoto che nessuna routine riusciva a colmare, ma una nuova energia iniziava a crescere dentro di lui.
Non più un'ansia impaziente, ma una calma profonda, come se il futuro stesse finalmente preparando loro due per un incontro che sarebbe stato inevitabile. Forse era la speranza che ora gli dava forza.
Ogni sera, mentre il cielo si tingeva di arancio e poi di blu scuro, Luca alzava lo sguardo, cercando Matteo nelle stelle.
Ogni notte, le parole di Matteo risuonavano nel suo cuore come una melodia: Non è la fine...
Un giorno, mentre si trovava nel suo caffè preferito, una piccola nota all'interno di una rivista gli fece battere il cuore più forte. Era una notizia, un annuncio che gli era sfuggito prima.
C'era un evento musicale che si sarebbe tenuto proprio nella città dove viveva Matteo, e, come d'incanto, Luca sentì una scossa nel petto.
Era il tipo di evento che Matteo avrebbe adorato. Forse non era un segno diretto, ma il pensiero che lui potesse essere lì lo fece sentire più vicino, più reale.
Si fermò per un istante e sorrise tra sé: È davvero vicino, Matteo. Ci sto per arrivare...
La consapevolezza che il destino aveva forse preparato qualcosa di speciale per loro due lo colpì come un lampo.
Forse era il momento di fare quel passo che sembrava lontano da sempre.
Nel frattempo, Matteo si trovava a un bivio.
Aveva sentito la stessa scossa di Luca quando, un pomeriggio, un vecchio amico gli aveva parlato dello stesso evento musicale che si stava preparando nella città di Luca.
Un incontro casuale, che gli aveva fatto battere il cuore più forte, esattamente come quando avevano deciso di separarsi.
Quel pomeriggio, Matteo si era ritrovato a passeggiare da solo lungo una strada che conosceva bene, e una serie di pensieri lo avevano assalito: Sono pronto a vederlo?
Si chiedeva, purtroppo consapevole che la separazione non si sarebbe mai chiusa completamente finché non fossero stati di nuovo insieme: Non sarà facile...
Ma sapeva che il cuore avrebbe trovato la sua strada.
E il pensiero di Luca, di un possibile incontro, lo faceva sentire come se stesse tornando a casa.
Così, dopo una lunga giornata di lavoro, Matteo fece una cosa che non aveva mai osato fare: comprò il biglietto per l'evento.
La notte arrivò, e Luca si preparava, in modo quasi inconsapevole, per un incontro che sapeva che avrebbe cambiato tutto.
Indossò un abito semplice ma elegante, cercando di non pensare troppo a ciò che avrebbe potuto accadere.
La sua mente era concentrata sulla musica che avrebbe ascoltato, il tipo di melodia che Matteo amava.
Eppure, tra i pensieri di musica e di arte, una parte di lui sperava che sarebbe stato lì, che Matteo sarebbe stato nel posto giusto al momento giusto.
Quando Luca arrivò all'evento, il cuore gli batteva all'impazzata.
La sala era affollata, e l'atmosfera era elettrica, vibrante di energia e aspettativa.
Si sedette a un angolo, cercando di calmarsi, ma nel suo cuore sentiva che quel momento, finalmente, era arrivato.
La musica iniziò a diffondersi nell'aria, e Luca chiuse gli occhi per ascoltarla, sentendo ogni nota come un ricordo di Matteo, di quei momenti trascorsi insieme. Quando aprì di nuovo gli occhi, per un istante, pensò di aver visto una figura familiare, ma non si sentì pronto a credere che fosse lui.
Poi i suoi occhi incontrarono quelli di Matteo, che si trovava dall'altra parte della sala.
Il mondo sembrò fermarsi per un momento.
Matteo era lì, nel posto giusto al momento giusto.
Il sorriso che gli si dipinse sul volto non era solo il riflesso di un incontro casuale. No, era la prova che l'universo, in un modo misterioso, aveva finalmente condotto ciascuno di loro verso l'altro.
Luca si alzò di scatto, il cuore che gli batteva in gola.
Matteo fece lo stesso, gli occhi che brillavano di una luce che non aveva mai visto prima.
Si avvicinarono lentamente, come due persone che sapevano, senza dire una parola, che quel momento sarebbe stato eterno.
«Luca...» sussurrò Matteo, la voce rotta dall'emozione.
«Matteo...» rispose Luca, sentendo le lacrime minacciare di scivolare lungo le sue guance: «Non ci credo... sei tu...»
Matteo annuì, prendendogli le mani: «Non è mai stato un addio. Non è mai stato davvero la fine. Io... ti ho sempre aspettato»
«Lo so» rispose Luca, e per un momento non riuscì a dire altro, mentre il mondo attorno a loro sembrava svanire, lasciandoli soli in quel piccolo angolo di tempo, dove nulla esisteva se non il loro amore.
Le luci della sala si abbassarono, e la musica si fece più intensa, come se stesse celebrando la loro riunione.
In quel momento, Luca e Matteo si abbracciarono, stringendosi come se fossero finalmente tornati a casa.
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