Chiarimenti
Dopo tanto tempo finalmente siamo riuscite a pubblicare il capitolo
Stiles, sentendosi al sicuro con la vicinanza di Derek, si addormentò quasi subito vinto dalla stanchezza di quei giorni. Derek, al contrario non essendo più abituato a condividere il letto con qualcuno, trovava difficile cedere alla braccia di Morfeo e il fatto che il suo coinquilino di letto in certi momenti si muovesse nel sonno non aiutava di certo.
Dopo un paio d'ore, all'ennesimo spostarsi del materasso, Derek irritato dalla cosa, decise di girarsi verso Stiles per intimargli di smetterla di muoversi ma tutta la sua irritazione scemò non appena vide il viso completamente rilassato e sereno del ragazzo volto verso la sua direzione.
Rimase ad osservare quel viso perfetto illuminato dai raggi della luna che penetravano dalla finestra, i quali ne evidenziavano alcuni nei come, ad esempio, quello sulla guancia sinistra leggermente vicino all'angolo della bocca del ragazzo, facendo successivamente calamitare l'attenzione di Derek su quelle labbra rosee che davano l'impressione di essere piene e molto soffici al tatto. Non volendo soffermarvisi oltre passò ad osservare gli occhi d'ambra ora velati dalle palpebre e le lunghe ciglia che stavano accarezzando le guance lisce come il velluto di Stiles per poi spostare la sua attenzione a quel suo adorabile nasino all'insù.
La voglia di tastare con le proprie dita quel viso così delicato, fu così forte per Derek che non si accorse di quello che stava per fare, solo quando vide Stiles muovere leggermente la testa sul cuscino, solo in quel momento si fermò con la mano a mezz'aria stupendosi dell'azione che stava per compiere.
Non sapeva, Derek, da quanto avesse iniziato a notare quei particolari nel viso del ragazzo steso al suo fianco, sapeva però di trovarli perfetti solo su Stiles non riuscendo a capirne il motivo... sapeva apprezzare la bellezza quando la notava, sia si trattasse di ragazze sia si trattasse di ragazzi, ma su Stiles era come se la notasse adesso per la prima volta nonostante lo avesse guardato in viso più di una volta.
Essendosi arreso all'idea di non svegliare il castano, Derek, decise semplicemente di sistemarsi meglio sul materasso continuando a mantenere il viso rivolto verso il ragazzo. Una volta sistematosi sul fianco e persosi nelle sue recenti considerazioni riguardo Stiles, finalmente prese sonno anche lui.
***
Quando il mattino seguente, i primi raggi di sole penetrarono dalle finestre, Derek si svegliò avvertendo la mancanza di quel tenue calore che lo aveva accompagnato per tutta la notte.
Mosse un braccio alla ricerca di Stiles ma avvertendo il suo lato di materasso vuoto uscì subito dal letto alla ricerca del castano, trovandolo in cucina intento a preparare la colazione per entrambi.
Deciso a palesare la sua presenza senza spaventare il ragazzo che era soprappensiero, accennò a dei piccoli colpi di tosse che fecero alzare lo sguardo di Stiles verso la sua direzione.
-Buongiorno- disse Stiles, un sorriso imbarazzato e in mano ancora gli strumenti per preparare la colazione. Era ancora strano pensare che la scorsa notte avesse dormito nel letto di Derek Hale, con lui affianco. Non riusciva nemmeno a capire perché si fosse sentito così al sicuro.
–Buongiorno- rispose Derek, con la voce resa roca dal sonno, per poi fermarsi qualche istante a guadare il ragazzo che lavorava ancora ai fornelli. In quel momento, guardando il viso di Stiles, ricordò come si fosse soffermato sui dettagli di esso la notte scorsa e le sensazioni che aveva provato.
Poco prima che il liceale incontrasse il suo sguardo, il Lupo, lo spostò verso il tavolo dove si stava andando a sedere.
-Più tardi potremmo incontrarci con Scott... per parlare di Theo- disse Stiles per rompere il silenzio, senza scomporsi troppo Derek rispose -Va bene, fallo venire qui- Stiles fece un cenno con il capo in segno di assenso.
Poco dopo Stiles finì di cucinare e porse un piatto a Derek -Grazie- disse il lupo, ricevendo in cambio un sorriso compiaciuto di Stiles, poi entrambi iniziarono a mangiare.
***
Finirono la colazione in silenzio con solo qualche occhiata che si scambiavano quando l'uno non guardava l'altro e viceversa.
L'imbarazzo piano piano stava diminuendo ma avere quel ragazzino sempre tra i piedi non era di certo una cosa che Derek avrebbe mai immaginato, la cosa più strana era che in fondo non gli dispiaceva poi così tanto.
Una volta depositate le stoviglie nella lavastoviglie, Stiles prese dalla tasca dei pantaloni il cellulare e l'accese -Chiamo Scott, okay? Ormai sarà sveglio anche lui... e beh, se non lo è lo sarà presto- disse con un sorriso furbo. Derek si limitò ad annuire e a scrutare le mosse di Stiles.
La chiamata era partita, dopo qualche secondo l'Alpha rispose –Hey Fratello, appena puoi passa da Derek che dobbiamo parlare di Theo- ora era il figlio dello sceriffo ad ascoltare quello che il migliore amico aveva da dire, poi continuò -Okay, a dopo- e chiuse la chiamata.
-Ha detto che sarà qui il prima possibile- disse guardando il lupo negli occhi verde smeraldo. -Lo so- l'ex alfa si indicò l'orecchio -Ricordi? Udito da lupo-. Stiles si diede un leggero colpetto sulla testa sorridendo -Giusto-.
***
Mezz'ora dopo qualcuno bussò alla porta del loft, sia Derek che Stiles sapevano bene chi fosse anche senza dover usare i sensi da lupo del primo. Era Scott.
-Cosa c'è da sapere in più su Theo?- Dopo i vari saluti generali era stato proprio il giovane Alpha a iniziare a parlare -La sera in cui Theo mise Liam contro di te nel tentativo di ucciderti nella biblioteca della scuola... beh, lui era con me e cercava in tutti i modi di mettermi contro di te- continuò Stiles, né Scott né Derek dissero qualcosa, rimasero in silenzio con gli occhi puntati su Stiles aspettando di sentire il resto, -Voleva creare un suo branco, con tutti noi...tutti tranne te, Scott. Lui voleva essere l'Alpha del nostro branco e pensava che il modo migliore fosse mettere tutti contro di te- Derek spostò per un attimo lo sguardo da Stiles a Scott -ed è lì che ti ha detto di aver preso tuo padre?- disse il secondo posando lo sguardo a terra, si sentiva ancora in colpa per quello che era successo allo sceriffo.
-Si è successo lì- ora era il turno di Derek di parlare -Okay, in poche parole questo Theo voleva il branco e ha fallito nel suo intento, perché ora non ha più il vantaggio della fiducia di Scott e gli altri. Quindi ora non può più pensare di riuscire a mettere il branco contro di te o comunque dividervi. Ora il vantaggio lo abbiamo noi- i due amici guardarono con assenso quello che stava dicendo il moro.
-Si, però ha sempre voluto con più insistenza Stiles rispetto agli altri dalla sua parte e con lui sapeva di non avere speranze fin dall'inizio visto che non si è mai fidato. Ora sembra ancora più chiaro che vuole soprattutto Stiles dalla sua parte- disse in risposta Scott -Si, lo so. Dobbiamo capire come fargli cambiare idea- continuò Derek, nella sua voce c'era una tonalità diversa... sembrava essere un misto tra rabbia e gelosia. Cosa che sembrava essere passata inosservata agli altri due.
-Il problema è che non so cos'abbia in mente per farmi passare dalla sua parte. Non voglio che capiti qualcosa a nessuno di voi- disse Stiles passando lo sguardo da Derek a Scott, -Lo scopriremo- disse l'Alpha.
-Ha ragione lui, Stiles- a questo punto gli occhi verdi incontrarono quelli ambrati di Stiles, dopo qualche istante gli sguardi si divisero ed entrambi tornarono a guadare Scott che nel frattempo si chiedeva se fosse successo qualcosa che lui non sapeva.
-Ora è meglio chiamare gli altri, dobbiamo aggiornarli e spiegargli tutto. Non è sicuro che Theo abbia rinunciato alle sue vecchie intenzioni. Scott, dovrai una volta per tutte parlare con Liam, è pur sempre il tuo beta e quella sera non era del tutto in sé, dovete chiarire-
I due amici si scambiarono uno sguardo complice perché Scott sapeva che Stiles aveva ragione.
Stiles ha sempre ragione.
***
Quasi un'ora dopo la chiamata da parte di Scott che diceva agli altri di raggiungere lui, Stiles e Derek al loft di quest'ultimo, arrivò tutto il branco per ricevere delucidazioni dal loro Alpha.
La prima persona a dare voce al pensiero di tutti fu Malia -Come mai questa riunione al gran completo?- Scott scambiò per un attimo uno sguardo d'intesa con Stiles e Derek poi parlò -Come avrete potuto dedurre Theo non è dalla nostra parte- venne interrotto per un secondo da Stiles –Cosa che ci terrei a dire io avevo detto sino da subito- poi rivolgendo uno sguardo consapevole al migliore amico gli ricedette la parola -Ha fatto in modo e maniera di metterci gli uni contro gli altri per portarvi dalla sua parte e ha fatto anche modo che la madre di Lydia la rinchiudesse ad Eichen House. Ma non è tutto- fece segno a Stiles di parlare -Il piano di Theo era quello di portarci a fidarci di lui così da creare il suo di branco, ovviamente Scott non era incluso e per questo motivo ha fatto in modo che Liam durante la Super-luna non riuscendo a gestire il lupo dentro di lui cercasse di ucciderlo bloccandoli così in biblioteca, ma per nostra fortuna non è andato tutto secondo i suoi piani. Adesso dobbiamo essere più uniti che mai e liberare Lydia da Eichen House-.
Mentre l'amico parlava, Scott guardava verso Liam cercando di fargli capire che non gli dava la colpa per quello che era accaduto in biblioteca, ovviamente sapeva che quello non bastava a calmare il senso di colpa del giovane Beta che in quel momento fece una domanda -Quindi non sappiamo perché vuole così tanto Stiles?- Scott continuando a guardare il suo beta rispose -Di preciso no, ma sappiamo che uno dei motivi è perché gli può servire per rendere il suo branco più forte. Ma sembra esserci qualcosa in più di questo-.
-La cosa importante adesso, oltre a salvare Lydia come ha già detto anche Scott, è di fermarlo- aggiunse Derek che era davanti alla grande vetrata. Dava agli altri le spalle che erano visibilmente tese e aveva le braccia incrociate. Tutti concordarono con l'ex Alpha.
Una volta finito di aggiornare il branco e sciolta la riunione, Scott prese Liam in disparte per chiarire quella faccenda una volta per tutte, sperando di lasciarsela alle spalle.
Fu Liam ad iniziare -Mi dispiace di averti quasi ucciso, non riuscivo a controllarmi, Hayden stava morendo e tutto lo stress accumulato...io...so che non è una grande giustificazione per tutto quello ma...- Liam venne fermato dal parlare oltre da Scott -Hey Liam, guardami. È tutto okay... lo so che non eri in te in quel momento, non te ne sto facendo una colpa. Dobbiamo solo lasciare che con il tempo quello che è successo si affievolisca e poi non sarà più così importante- lo sguardo incollato a quello del giovane ragazzo e le mani sulle sue spalle a cercare in qualche modo di confortare Liam. Sapeva come si ci sentiva a non essere del tutto se stessi in momenti come quello, sapeva che il suo beta doveva ancora gestire quel tipo di situazioni, non dimentichiamo che stava anche combattendo contro il dolore di perdere la ragazza che ama... e lui poteva capire bene anche quello. Dopo qualche secondo il beta annui in assenso a ciò che aveva detto Scott. Da dietro l'Alpha spuntò Stiles, seguito da Derek, che esordì con un -Allora, avete chiarito?- -Si, Stiles abbiamo chiarito- -Menomale!- .
-Vieni Liam, ti accompagno a casa- disse Scott avvolgendo le spalle del ragazzo con un braccio, poi girandosi verso il suo migliore amico aggiunse -Ci vediamo più tardi fratello. Cercate di non uccidervi mi raccomando- -Tranquillo fratello- e poi Stiles rivolse uno sguardo velato a Derek.
Nel loft quindi rimasero solo Derek e Stiles. Decisero di passare in ospedale per vedere come stava lo sceriffo, così presero l'auto di Derek e partirono.
Arrivati all'ospedale si diressero da Melissa che li aveva nuovamente rassicurati che lo sceriffo si stava riprendendo benissimo e che tra un giorno sarebbe potuto tornare tranquillamente a casa.
Quando Stiles fu davanti alla stanza del padre, Derek disse che lo avrebbe aspettato fuori.
-Stiles!- disse lo sceriffo appena vide entrare il figlio alzando leggermente la schiena dal cuscino -Papà!- Stiles accelerò il passo per diminuire la distanza che li separava e quando furono vicini si scambiarono uno dei loro lunghi abbracci che non si scambiavano da tanto.
Stiles spiegò al padre quello che era successo tralasciando il fatto che Theo lo stava cercando volendolo nel suo branco, non voleva farlo preoccupare per lui.
Dopo quasi un ora che Stiles era lì dal padre uscì dalla stanza e raggiunse Derek che lo stava aspettando seduto in sala d'attesa, lo sceriffo stava bene ma aveva ancora bisogno di tranquillità e riposo.
-Come sta tuo padre?- chiese Derek al ragazzo -Sta meglio, deve riposare ancora un po' ma sta molto meglio- rispose Stiles con un sorriso che faceva capire quanto era sollevato nel vedere il padre stare meglio.
Una volta tornati al loft Stiles e Derek si accorsero che rispetto a prima c'era un gran silenzio.
D'un tratto si sentì solo il rumore emesso dello stomaco del castano -Questa lunga mattinata mi ha messo fame, mangiamo qualcosa? In fondo ormai è ora di pranzo- disse girandosi in imbarazzo verso il moro -Okay... cosa vuoi mangiare?- -Tu sai cucinare?!- il figlio dello sceriffo lo guardò con tanto d'occhi –Beh, perché quell'espressione meravigliata? Come pensi abbia fatto in tutti quest'anni a mangiare?- decidendo di far uso del suo sarcasmo Stiles rispose –Cacciando la preda da bravo lupetto?!- cercando di non prendere a schiaffi il castano per la battuta appena sentita, il moro si mise ai fornelli ignorando cosa volesse mangiare Stiles.
Avrebbe cucinato qualche piatto italiano ricordandosi che al ragazzo piaceva quel tipo di cucina.
Stiles sentendosi messo in disparte decise di apparecchiare la tavola giusto per fare qualcosa.
***
Una volta pronto il pranzo e mangiato ciò che aveva preparato il lupo, una gustosissima pasta al forno, Stiles decise di passare il tempo a leggere qualche libro che si trovava nel loft cercandone uno che attirasse la sua attenzione. Non trovando niente per lui decise di raggiungere Derek sul divano che sembrava perso nei suoi pensieri e non aveva parlato da quando si erano messi a mangiare.
-Hey, come mai questo mutismo? Ok che di norma tu parli poco ma adesso Sourwolf esageri- il nominato in causa si girò verso di lui guardandolo con le sue sopracciglia espressive non avendo bisogno di parole quando si trattava di loro due –Senti volevo chiederti se possiamo passare un attimo da casa mia, volevo prendere qualche libro da leggere visto che qui ci sono solo libri utili in caso di attacchi sovrannaturali e poi avrei bisogno anche di un cambio di vestiti per domani visto che l'ho dimenticato quando ho fatto il borsone ieri- dopo uno sbuffo da parte del moro e la sua risposta affermativa, si prepararono per uscire.
Arrivati a casa Stilinski, Derek seguì Stiles nella sua stanza, non si fidava lasciarlo da solo neanche un secondo, quel Theo poteva colpire da un momento all'altro e lui doveva essere pronto in ogni caso.
Una volta che Stiles ebbe recuperato il necessario, stavano per uscire dalla camera quando, l'attenzione del castano venne attirata da un pezzo di carta giallo sul suo letto, con un gesto del capo lo indicò a Derek che percependo l'agitazione di Stiles lo prese e lesse in modo che anche il ragazzo potesse sentire cosa vi fosse scritto.
Non vi basterà tenerlo sempre sotto controllo, troverò il modo di prendermi Stiles.
Non mi farò di certo fermare da un Ex-Alpha e un novello True Alpha.
Vedrai Stiles che una volta nel mio branco non ti ci troverai male.
Il messaggio non era firmato ma non ci voleva molto a capire che fosse senza ombra di dubbio un messaggio da parte della chimera.
Dopo aver udito cosa recapitava il messaggio, Stiles iniziò a sentire l'aria nei polmoni venirgli meno e la vista offuscarsi perdendo anche la stabilità delle gambe, reggendosi di conseguenza alla parete affianco a lui e lasciandovisi scivolare contro. Derek, sentendo i respiri del ragazzo farsi più pesanti, lasciò cadere il biglietto per inginocchiarsi davanti al giovane Stilinski avendo capito di trovarsi davanti ad un attacco di panico.
Se si ricordava bene le poche cose che aveva imparato su di esso, doveva far trattenere al soggetto il respiro in modo da farlo uscire da quella sorta di trance in cui si finiva quando l'attacco si manifestava.
Il respiro di Stiles era sempre più irregolare e Derek non sapendo come fare per tranquillizzarlo gli diede una botta in testa facendolo svenire ed uscendo da casa Stilinski con il ragazzo in braccio si diresse al loft.
***
Quando Stiles riprese conoscenza si rese conto di trovarsi nel loft e guardando dalla finestra poté constatare fosse ormai sera, Derek poco più lontano dal divano su cui si trovava si girò verso di lui
-Vedo che ci siamo svegliati- -Come ci sono finito da camera mia al tuo divano? Perché mi fa male la testa?- -Davvero non ricordi?- il viso confuso del ragazzo lo fece continuare -Dopo che ho letto il messaggio che il tuo spasimante ha lasciato in camera tua, per cercare di fermare l'attacco di panico che ti è venuto ti ho dato una botta in testa... sei svenuto ti ho caricato in macchina, mi sono diretto qui ed ecco spiegato il tuo risveglio sul mio divano- -Mi hai dato una botta in testa?! Ma ti ha dato di volta il cervello?! Potevi fare altro per tirarmi fuori dall'attacco di panico!!!- -Beh a quanto vedo ha funzionato- dopo essersi calmato, Stiles diventando serio chiese –Pensi che Theo sappia dove mi sto nascondendo? Ha capito che adesso sono sotto una sorta di "programma protezione testimoni lupesco" non voglio crearti disturbo più di quanto già non stia facendo a causa sua- -Stiles per l'ennesima volta! Sono io che mi sono offerto di ospitarti per nasconderti a Theo e non crei nessun disturbo! Smettila di pensare di essere un peso!-
Il ragazzo ammutolito dalle parole di Derek puntò lo sguardo sul pavimento divenuto all'improvviso interessante –Senti ormai si è fatta ora di cena, a te piace il cinese giusto?- alla risposta affermativa del ragazzo proseguì –Bene, allora stasera si mangia cinese, adesso telefono intanto puoi cominciare ad apparecchiare-
***
Dopo aver cenato con dei ravioli al vapore e gustosissimi spaghetti di soia con verdure, i due si spostarono sul divano per vedere un film "Animali fantastici e dove trovarli". Era un po' che il figlio dello sceriffo lo voleva vedere, adorava tutta la saga di Harry Potter e non voleva perdersi nemmeno questo film. Stiles, data la stanchezza, si addormentò poco prima della fine scivolando vicino a Derek usandolo come cuscino, anche il licantropo dopo poco vinto dalla stanchezza e quel piacevole calore cedette al sonno e fu così che entrambi si addormentarono sul divano scaldandosi reciprocamente.
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