66.
"Io sto organizzando una festa per il fine settimana, se ti va di venire mi farebbe molto piacere"
Annuisco e la ringrazio.
Mentre i due piccioncini se la godono, io salgo in camera per riflettere un po' sul mio stato d'animo.
Chiudo la porta in caso di pianti isterici o sfoghi altrui.
Il mio pensiero si posa su Justin che mi manca.
Tutto d'un tratto ricevo una telefonata da Logan e decido di rispondere per sapere come stanno. Saranno preoccupatissimi.
'Logan?'
Di sottofondo si sentono rumori a dir poco strani.
'Cloe' sembra serio. Forse è letteralmente incazzato.
'Cosa sta succedendo li?'
'Justin' mi dice.
'Justin cosa?' Sono talmente preoccupata che le mie lacrime sono al limite dal cadere completamente.
'Beh ecco lui..'
'Logan no ti fermare continua!' Sto già piangendo.
'È morto'
Si sente solo il silenzio di una grandissima sofferenza.
Sto lacrimando di brutto in silenzio di modo da non farmi sentire.
In questo momento vorrei solo morire, sono così a pezzi che non riesco a fermare più il mio pianto.
Riattacco il telefono tremolante.
Ho bisogno di un abbraccio, ma non voglio farmi vedere da nessuno così.
Il mio dolore si sta confondendo con e lacrime, che già da un po', non smettono di scivolarmi sul viso.
Mi sento in un vuoto assoluto, voglio solo rivederlo.
Devo respirare e rassegnarmi che non lo vedrò più.
Non vedo più dalle lacrime.
Per rilassarmi voglio uscire un po'.
Mi assicuro che giù non ci sia nessuno, quindi ho strada libera.
No, loro due se la stanno spassando di nuovo in camera da letto.
Sono fuori a osservare il panorama di Hollywood addolorata da ciò che ho sentito poco fa.
Non ci sono altre tracce di Logan.
Un attimo dopo mi squilla nuovamente il telefono.
Audrey, impossibile.
'Audrey?' Dico io ancora un po' tremolante.
'Cloe!' Sembra sorpresa.
'Ti ricordo che sei in ritardo di qualche anno'
'Cloe scusami, volevo chiederti perdono. Me ne sono accorta troppo tardi di tutto e ne sono consapevole'
Beh..
'Audrey non lo fai più vero?'
'A dire la verità ho smesso poco fa, ricordandomi delle tue parole'
Audrey era la mia migliore amica d'infanzia. È sempre stata la ragazza perfetta: figa, alta e ottimi lineamenti.
Purtroppo per colpa di un ragazzo che ha amato davvero alla follia, quelli che potresti morire e continuare a lottare per far sì che la loro storia continui per sempre, ha iniziarsi davvero a farsi male.
si deprimeva tagliandosi e ardi rottura era diventata una drogata.
La ho aiutata in tutti i modi ma non c'era verso che smettesse. Era davvero diventata fuori di testa la situazione, quando un giorno scappò e io non la trovai più.
Ci rimasi davvero male e in quel periodo non facevo altro che piangere.
Mi mancava molto e devo ammettere che mi fa piacere riascoltare la sua voce.
'Dimmi che hai smesso. Ci sono davvero rimasta male, a sapere che la mia migliore amica, era diventata una morte per se stessa. Insomma, tu avevi me. Stavo per diventare anche io così qualche settimana fa, ma renditi conto che io non avevo nessuno' dico io.
'Cloe ho bisogno di te. Io sono isolata dal mondo a Hollywood'
'Aspetta cosa? A Hollywood?'
'Sì esatto'
'Io sono a casa di mio fratello, lui abita a Hollywood. E in questo momento si sta facendo la sua tipa'
Ride
'Posso venire lì?ti prego ho bisogno di dirti un sacco di cose' Mi chiede esultante.
'Vieni che ti aspetto'
Riappendo.
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