Chiamata da Justin

Non voglio rispondere. Deve aver capito che mi voglio sbarazzare della mia esistenza, o detta più semplicemente di me.

"Chi è?"  Mi chiede Liam.

"Oh il telefono? Ah nessuno" sorrido piano.

"Ora è meglio che vada, ma mi ha fatto piacere conoscerti." Dissi sorridendo ancora.

"Non farti del male" mi obbliga.

"Vedrò di regolarmi" sorrido fingendo.

Scappo via.
Devo ammettere che dalle mie intenzioni, non ho paura. Forse perché ho sopportato il peggio, il limite del peggio. Non tutto ciò non è niente.

Non mi sento al massimo, ma non ho bisogno di medicine. Le cure sono le parole, i baci o gli abbracci. Può essere anche un solo 'ti voglio bene'. Ti aggiusta il cuore.
Ne ho ricevuto talmente tanti colpi, che è rotto. Non c'è più spazio per la vita dell'amore.

Continuo a sentire il telefono che sembra non finire di suonare.

Non rispondo. So già le parole che hanno da dire.

Appunto, quel momento che neanche l'ultima persona al mondo riesce a capirti, allora puoi considerarti sola.
Beh, sono abituata. Su questo ormai è facile farmene una ragione.
Non sono facile da capire come persona, non pretendo. Ci arriverò da sola.

'Sono contenta che ci sei' questo vorrei saper dire.
Forse ci sarebbe stato, ma una parte di me dice di fuggire.
È troppo forte, non riesco a fermare questa potenza.

"Aspetta" sento dirmi da dietro le spalle.

Mi giro bruscamente.  "Chi è?"

"Sono ancora io. Aspetta, mi ricordo tutto ora"
Mi dice Liam.

"Tutto? Cosa? scusa Liam ma non capisco di che stai parlando" rido.

"Non andartene" mi dice.

"Parla, che cosa c'è?" Rido ancora.

Mi sorride. Ricambio non sapendo perché.

Allora chiedo: "perché hai sorriso?"

"Perché ti voglio bene" sorride.

"Ma dai, ci siamo appena conosciuti. Non puoi volermi bene te lo proibisco" rido.

"Non scherzo. Noi ci conosciamo"

"Hai sbagliato persona bello" inizio ad aver è la ridarella.

Mentre continuo a ridere e andarmene pian piano, Liam mi ferma come se fosse la fine del mondo.

"Fermati! Capiscimi ti prego. Guardami negli occhi"

"Cosa c'entrano gli.." Sorrido fortemente.

"Zitta e guardami" dice interrompendomi.

Continuai a ridere quando si, lo guardò negli occhi. Sono profondi, e alla mente vengono su tanti ricordi.
Rido ancora ma più leggermente, quando inizia a cadermi una strana lacrima. Me la sento scivolare sul viso con tanto di tristezza dentro.

Con la mano Liam mi asciuga la lacrima.

"Abbracciami" dissi quasi piangendo.

Le sue braccia tra le mie. Chi lo avrebbe mai detto?

"Questo è un incubo" dico felice.

"No, consideralo come sogno" sorride.