58.
Pronta a restare come in fondo sono sempre stata. 'Sola'.
Sono cambiata.
Scappo. Corro verso un qualcosa. Non so dove sto andando ma l'importante è continuare a correre.
Continuo, non mi fermo.
Mi guardo intorno e vedo le persone guardarmi come se fossi satana che bacia un angelo.
Potrei aver paura dei giudizi che certe persone potrebbero farsi su di me. Ma tanto solo una persona sa chi sono davvero. E lui mi ama. Perciò fottetevi tutti.
Odio la gente da quando ho iniziato a perdere tutti.
Ho perso mamma malapena avevo cinque anni. Ho sempre pensato che è stata colpa di papà che la maltrattava, ma tutt'oggi ho ancora dei dubbi sulla morte di mia madre. Mio papà era una persona che andava tutti i giorni al locale, insomma, stava sempre fuori casa. Anche ora penso che se le faceva tutte. Quello che gli piaceva era bere, scopare e usare gli altri come fossero dei fogli da buttare.
Era una persona asociale e non parlava mai con nessuno. Malapena con me e la mamma.
Lei invece era davvero dolce, bellissima e sensibile. Quello che mi spezza il cuore è che la mamma ha sempre amato papà alla follia mentre lui la ha sempre presa per il culo.
Io gli ho voluto bene veramente. Lui di me se ne è sempre fregato.
Sfogo la mia rabbia passata correndo. Corro.
"Pretendo amore da tutti adesso. Perché chi ho amato deve sapermi amare" dico spontaneamente.
Mi rendo conto di aver appena perso una persona che mi ha aiutato a crescere, ad amare, a capire cosa sarebbe stato il senso della mia vita. Che stronza. Mi ha sempre confortato.
E io ora ho pensieri suicidi? Dopo tutto quello che mi ha insegnato per amara avanti, mi tiro in dietro così?
Non so più che fare.
Per un attimo mi fermo a riprendere fiato.
Cammino tranquillamente, quando intravvedo lui, Logan.
Non distava tanto da me, allora mi tiro leggermente indietro per nascondermi dietro un cespuglio indietreggiando pian piano.
"Ahia!" Grido. Mi ha appena punto una rosa.
Cazzo e adesso? Mi avrà sicuramente sentito.
Ho gridato come se fossi una piccola troia in calore.
Esco dal cespuglio insospetta.
Mi guardo in torno saper so benissimo che Logan è praticamente davanti a me.
Continua facendo finta di niente.
"Chloe"
Sperando non mi avesse riconosciuta, mi giro.
Logan si avvicina a me.
"Se tu che hai gridato in quel modo?" Mi chiese.
"Io? Nono" dico facendo l'indifferente.
"Dove vai da sola?"
Sbuffo.
"Cosa c'è?" Continua.
"Me ne vado via da tutto" dico.
"Hai litigato con lui?"
"No lo amo da morire. Non è sua la colpa, è mia. Infatti, voglio finalmente andare a liberarmi da tutto questo amore che mi sto portando dietro" Spiego.
"Dove hai intenzione di andare?" Sempre spaventato.
"Dai smettila lo so che non te ne fotte proprio un cazzo di me e le mie cose" dico incazzata.
"Vuoi venire con me ad una festa sta sera?" Mi chiede tranquillamente.
Rido incazzata.
"Incredibile" mi metto i capelli dietro l'orecchio "vedi che non te ne frega niente? Io sto cercando di uccidermi e tu pensi alle feste? Mi sono sbagliata su il fatto che la mia vita potesse assomigliare ad un film.."
Volevo continuare ma qualcuno dietro mi interrompe.
"Lasciala stare!" Disse affiatato.
Girandomi vedo Justin.
"No Justin vattene" dico tristemente allontanandomi piano.
"No tu non vai da nessuna parte" disse Justin.
"Me ne devo andare.
Senti Justin io ti amo, ma sei a mia rovina. No mi correggo, tutti siete la mia rovina. Nessuno arriva a capirmi davvero e devo rimediare"
"E come" dissero in coro.
"Uccidendomi ovviamente. Ma farò tutto con calma. Inizio dal: continuare con le pastiglie, tagliarmi la sera e far qualcosa per poi rovinarmi. Mi servirà"
"Tu sei pazza cazzo sei pazza!!" Grida terribilmente Justin.
"Ma che cazzo fai?!" Aggiunge Logan.
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