sto tornando a casa con le spalle basse.
ho sempre, sempre pensato di poter imparare qualcosa di importante da lui. niente. sono stata una vera idiota. non avrei dovuto fidarmi di lui.
la parte positiva è che me lo sono tolta dalle palle.
ho un'altra ragione per cui vivere, ed è a casa mia.

corro al piano di sopra da justin.

"come è andata?" disse lui giocherellando con le coperte del letto.

"beh" dico buttandomi sopra. "se potrei definire tutto: non fa più parte della mia vita, si. è andata bene"

"niente lacrime?" dice lui ponendomi il suo sguardo e con il sorriso che mi ferma il cuore.

ridiamo.
baci.

rispondendo dico: "stavolta no, non varrebbe la pena piangere per una persona come lui"

"per me piangeresti?" mi sorride.

"per me non è niente se mi chiedi: 'portami la luna' e sai perché? perché lo farei" dico avvicinandomi in cerca di un bacio.

"ti sei drogata amore?" sorride a occhi chiusi.

"si" chiudo gli occhi. "di te" sorrido.

inizia a prendermi cercando di diventare di suo possesso.

"ad una condizione"

"stai zitta, sei solo mia" disse impazzito.

"amore sono già tua. non ce ne è bisogno"

"ti prego fammi sognare"

"che stronzo" rido.

ha davvero pensato che lo avrei fatto? no. insomma, ho 17 anni. non voglio che la gente mi definisca puttana. forse non conoscendo la vita, riuscirei a fare tutto senza sapere niente. non ne conoscerei le conseguenze.
non mi va di sbagliare senza sapere di averlo fatto. nessuno, ho solo Justin. quelle persone che potrebbero schioccare semplicemente le dita e avere qualcuno al loro fianco in modo... fatto. non sono loro stessi. io sono me stessa, e se qualcuno non mi dovrebbe accettare per quello che sono, che si tolga dalle palle.
conosco malapena il giorno del mio compleanno.

"tu non ti conosci bene vero?" mi dice guardandomi negli occhi e tirandomi su il mento.

"no, non mi conosco proprio" rispondo annuendo.

"ti ricordi il nostri primi sguardi?" mi ricorda.

"si. è stato bellissimo"

"eri così diversa, adesso sei così cambiata"

"justin ti prego non farmelo ripetere. la mia vita non è stata facile. sai chi mi ha cresciuto? nessuno. sono stata sempre io al mio fianco. ma purtroppo non avendo l'opportunità di parlarne con qualcuno, posso non essere uguale agli altri"

"no è proprio questo che adoro di te. sei forte, le persone che conosco io non sono come te. perché ti sei diversa da tutti. sei un mistero da scoprire"

mi cade una lacrima.

"amore non piangere. te lo ho detto, sei forte"
mi dice.

spazio me
ciao amori miei, oggi ho deciso che questo libro finirà a 100 capitoli. spero che vi sta piacendo e ci terrei molto se mi diceste la vostra opinione anche per migliorare se ce ne è bisogno. grazie a tutti, vi voglio bene. un bacio grande

-Siria