Capitolo 33 "Parla con me..."
Albus era stufo, ma allo stesso tempo divertito da tutta quella situazione.
In questi ultimi giorni la situazione si era parecchio alleggerita tra lui e Alice.
Albus stava facendo del suo meglio.
La situazione lo divertiva anche perché lui e la Corvonero si lanciavano spesso frecciatine che però non miglioravano di certo la situazione.
Erano proprio due bambini.
Però il giovane Grifondoro Si trovò presto ad affrontare un altro problema. Ancora più strano e insolito.
James.
Era davvero davvero strano ultimamente, come se nascondesse qualcosa. Come se qualcosa non andasse per il verso giusto.
C'erano sempre problemi nelle loro vite, mai qualcosa che andasse nel verso giusto.
*****
Marzo era arrivato, l'aria stava diventando meno fredda e la primavera stava per fare la sua entrata.
Era venuto il momento della prima partita di Quidditch.
Quella mattina si sarebbero sfidate la scuola del Giappone e la scuola brasiliana.
James aveva visto un paio dei loro allenamenti e pensava che fossero davvero bravi.
James era convinto che non ce l'avrebbe fatta, lui lo sapeva.
Non era al loro livello, non poteva competere con loro.
Tuttavia il ragazzo era obbligato a crederci, doveva farlo.
Era il capitano della squadra, cosa avrebbero detto i suoi amici se nemmeno lui ci avesse creduto?
Questi pensieri lo attanagliavano mentre James si sedeva sugli spalti del campo da Quidditch.
Era ancora presto per la partita ma a lui piaceva andare sempre un po' prima.
Era strano ultimamente, parlava poco e pensava molto e il suo comportamento non era passato di certo inosservato.
Soprattutto ad una persona.
"Ti ho trovato finalmente" ansimò Arianna piegandosi sulle ginocchia per riprendere fiato
James si girò di scatto spaventato e la vide.
La sua piccola dolce Arianna mentre cercava di riprendersi e di avere un atteggiamento apparentemente serio.
Il moro alzò un sopracciglio e si alzò.
"Fermo là, seduto!" Esclamò avvicinandosi
Così si risedette, alzando le mani in aria in segno di resa.
Arianna si sedette accanto a lui.
"Beh?!" Quasi urlò
"Beh cosa?!" Ribatté James sbuffando
Arianna fece un respiro profondo per evitare di arrabbiarsi, poi lo guardò fisso negli occhi.
"Mi spieghi cosa ti sta succedendo?" Chiese più dolcemente lei sfiorandogli la mano
Il ragazzo abbassò lo sguardo.
"Niente" mormorò distrattamente
"E vuoi darla a bere a me James?" Ribatté la giovane Grifondoro
"Sei molto strano negli ultimi giorni" disse lei
Poi continuò a parlare visto che il ragazzo non si decideva a rispondere.
"Sono stata la tua migliore amica per così tanto tempo, ci conosciamo da quando avevamo 12 anni James..." continuò
"So riconoscere quando stai male" sussurrò infine
"È solo una tua impressione" la smentì lui
"Tu non sei MAI così...anzi si, solo quando stai male" si spiegò meglio
"Mi ricordo che la prima volta che ti trovai con quel muso lungo fu quando i tuoi stavano litigando...venisti a casa mia con una faccia che nemmeno te lo so spiegare" concluse
"Dove vuoi arrivare?" Chiese James
"L'espressione è sempre quella...non cambia, quindi ora dimmi cosa è successo o non ti parlo più" lo minacciò
Lui sospirò e si decise a vuotare il sacco...ma non del tutto.
"Tutto questo...fare il capitano, dirigere la nostra scuola contro le altre...io non so se ce la faccio" mormorò dopo lunghi attimi di silenzio
"Ma che stai dicendo?"
Era confusa. Arianna aveva ascoltato migliaia e migliaia di discorsi senza senso del suo ragazzo, ma questo li batteva tutti alla grande.
"Sto dicendo che non ce la faccio ok?!" James si alzò di scatto allontanandosi dalla ragazza
"Ma perché ti stanno venendo tutte queste paranoie adesso? Cosa è cambiato?" Domandò la rossa
Era sempre più confusa.
Lei non sapeva...
Lei non doveva sapere.
James appoggiò i gomiti alla ringhiera, dandole così la schiena.
"Io non ti riconosco più...dov'è il mio Grifondoro coraggioso?" Mormorò la ragazza appoggiandogli una mano sulla schiena
Dall'altra parte, il ragazzo chiuse gli occhi e sospirò.
"James ti prego parla con me...non posso aiutarti se tu non mi spieghi la situazione" provò a dirgli
"Non capiresti..." sussurrò
"Si invece" ribatté lei frustrata
A quel punto James si girò verso di lei e la guardò fisso negli occhi.
"Non riesco più a volare" lo disse così piano che Arianna credette di aver sentito male
"Cosa hai appena detto scusa?!"
"Non riesco più a volare, diamine!" Alzò la voce lui
Lei Ammutolì. No non aveva per niente sentito male.
"Ma...ma...cosa? Come? Perché?!" Sbottò lei al massimo della confusione
James si passò le mani tra i capelli nervoso.
"Lo sapevo che non avresti capito, io me ne vado" chiuse il discorso lui e fece per andarsene
"No ti prego aspetta...spiegami, sono qua, per te" lo scongiurò fermandolo
Lui sospirò.
"È strano da spiegare, se la squadra lo venisse a sapere sarebbe la fine" chiuse gli occhi immaginandosi già il peggio
"Non succederà, ti aiuterò promesso...ma prima devi spiegarmi meglio" lo implorò
James annuì e si passò una mano sugli occhi lucidi.
"Vieni qui" La ragazza si protese verso di lui e lo abbracciò
James seppellì il viso nell'incavo del suo collo, respirando il suo odore che lo calmò incredibilmente.
Gliene era incredibilmente grato.
"Va tutto bene, non preoccuparti, c'è sempre una soluzione" lo rassicurò
Dopo minuti che sembrarono infiniti, si staccarono dall'abbraccio.
"Ora spiegami...perché non riesci più a volare?" Chiese ansiosa della risposta
James annuì, poi parlò.
~Spazio autrice☆~
TA TA TANNNN!!!
L'ansia è tornataaaa😂😂
Cosa sarà successo a James e perché non riesce più a volare??
E cosa starà combinando Albus??
Lo scoprirete solo nel prossimo capitolo.
Per queste feste di Natale ho voluto fare uno speciale natalizio.
Perciò troverete in TUTTE le mie storie un nuovo capitolo fresco fresco.
Quindi vi invito ad andare a leggerli e di lasciare un commentino per farmi sapere cosa ne pensate.
Detto ciò vi auguro un buon Natale😉😊✌
Ciaooo!!
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro