Mi sveglio di soprassalto grazie alla suoneria del telefono che stranamente non era muto come al solito..
Zia Margaret leggo sullo schermo.
Comincio a sudare freddo...ho paura di ciò che possa dirmi.
Rispondo con voce tremante.
Corri Charly corri
Ryan ha aperto gli occhi.ti cerca.
Pronuncia il tuo nome in continuazione. Vieni.

Comincio a versare lacrime di felicità ancora prima di chiudere la chiamata...
Non c'è tempo di chiamare Eva non c'è tempo di chiamare nessuno .esco di casa e corro corro a più non posso.
2km non sono molti.
Arrivo in ospedale dopo 15 minuti e ancora affannata mi reco davanti l'ascensore. Troppo lento ...non ho intenzione di aspettare. Prendo le scale. .le salgo a due a due ..a tratti anche a tre .
Arrivo davanti la sua porta con il fiatone e la spalanco.
Lo trovo li su quel letto come era qualche ora prima , ma con la differenza che adesso ha gli occhi aperti.
Corro verso di lui. Lo abbraccio e comincio a piangere.
ho avuto paura di perderti Ryan gli sussurro.

Lo sai piccola mocciosa ...io sono un guerriero, e i guerrieri non si arrendono facilmente.
Controbatte lui accennando un sorriso.
Poi mi allontana e si volta dall'altra parte.
Zia Margaret lo saluta ed esce lasciandoci soli in un silenzio alquanto imbarazzante.

Cosa hai combinato? Lo rimprovero scherzosamente...
Non rispondere

Dopo qualche secondo mi guarda con una faccia da sbruffone. ..
Nulla mi son solo distratto nel guardare una bella ragazza. ..

Lo guardo accigliata poi scoppio a ridere seguita da lui.

POV RYAN
è qui ...lei è qui..
Margaret mi ha detto che dal giorno dell'incidente non si è mossa da quella sedia.
Ha le occhiaie e i capelli spettinati ma è sempre bella. ..
Non voglio dirle di aver avuto l'incidente perché pensavo a lei.
La farei sentire in colpa e non voglio farla soffrire.

Come va con Arold? Le domando
Lei sbarra gli occhi e con un filo di malinconia risponde di non aver avuto più contatti con lui dal giorno dell'incidente. ..

Charlotte: tu sei più importante di un ragazzo conosciuto qualche giorno fa.

Sorrido .
Lei poggia il suo viso sul mio petto ancora dolorante a causa della botta.
Charlotte: ti voglio bene Ryan.

Invece io ti amo charly.
Penso ad alta voce...
Lei si stacca da me e abbassa lo sguardo.

Charlotte:adesso devo andare scusa. Ci vediamo domani.

E sconvolta esce dalla camera lasciandomi solo con quella frase che rimbomba nella mia mente.