cap.01 intro
Tornavamo da una passeggiata per le vie di Ginevra... ricordo che faceva un caldo pazzesco quella sera.
Io mamma e papà avevamo preso un gelato in un bar vicino al jet d'eau .
Ho sempre amato quel luogo ...
Erano le 19.30.
Le 19.30 di un afosa domenica d'agosto.
Eravamo in macchina e canticchiando una delle nostre canzoni " di famiglia" ci stavamo dirigendo a casa... eravamo felici...
Ricordo delle luci che ci abbagliavano , un rumore assordante, lo schianto ...poi buio..
Ciao a tutti ..mi chiamo Charlotte sto per compiere 18 anni . Oggi 20 ottobre è la giornata più brutta della mia vita.
Dopo 2 mesi di coma ho ripreso conoscenza.
Ricordo ben poco dell'incidente. ..diciamo quasi nulla.
Sento la voce della dottoressa che parla con qualcuno appena fuori dalla porta della mia camera , la 251.
dottoressa:la ragazza è ancora debole. Non appena si sarà ripresa manderò una psicologa così da potervi aiutare quando la paziente sarà messa al corrente...
Sento una coppia,un uomo e una donna ringraziare la dottoressa. ..poi stanca mi addormento.
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2 settimane... e ancora nessuna traccia dei miei genitori , ne dei miei parenti. .. i dottori dicevano che ero troppo debole per ricevere visite, ma oggi mi han detto che finalmente potrò vedere delle "facce amiche"... così li hanno chiamati.
Ore 12.00
Inizia l'orario di visite .
Vedo spalancarsi la porta e da li fa ingresso una donna sulla quarantina, ben vestita e con un piccolo sorriso di apprensione sulle labbra .
Si presenta come psicologa dell'ospedale .
Da li a poco entrano due figure dalla faccia conosciuta. Mi salutano.
Zii... zio Kevin , zia Margaret. ..
Grido i loro nomi e corro , per quanto possibile visto i macchinari attaccati, ad abbracciarli.
Zio kevin è il fratello di mamma e Margaret è sua moglie.
Loro vivono a San Diego , in California ...non li vedevo da anni.
I due scoppiano in un pianto quasi incontrollabile e mi invitano a sedermi sul letto.
Z.kevin: ehi Charlotte sicuramente ti starai chiedendo cosa ci facciamo qui io e la zia.
Beh ti ricordi l'incidente no? ...annuisco senza proferir parola.
...ecco Charly mamma e papà. ..
Non finì di parlare che già avevo capito. I miei...i miei genitori non c'erano più. .. mi buttai a terra gridando e scoppiando in lacrime. ..
I miei zii , gli unici parenti che ho hanno deciso di prendermi con loro e portarmi in America almeno fin che non avrò compiuto 18 anni... tra sei mesi sarò libera di decidere.
Queste erano le condizioni .
Avrei dovuto lasciare la mia casa , i miei amici . L'ultimo anno di liceo... Tutto quello che mi ricordava mamma e papà. . Tutto.
Tra tre giorni mi dimetteranno dall'ospedale. .. farò le valigie e partirò per un nuovo inizio.
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Angolo autrice
Ciao a tutti ecco il mio primo capitolo di questo nuovo libro. Spero sarà di vostro gradimento. Baci valy...
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