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Holland's pov

-si ma chi era quel ragazzo e come mai ti ha dato un cazzotto?- ecco speravo non me lo chiedesse, però mi sbagliavo.

-vedi Haz, non è semplice, lui era il mio ex ragazzo, sempre se si può definire tale.
Avevamo 14 anni e io ero la "ragazza innamorata" che a costo di morire voleva un suo bacio, un suo abbraccio e solo Dio sa cosa avrei voluto da lui.
Ecco... Lui era un ragazzo abbastanza popolare, e come me tutte lo desideravano, io però ho avuto la "fortuna" di interessargli un po' di più perché anche io ero un po' diciamo come dire "conosciuta" in tutta la scuola per il mio aspetto fisico, che prima era diciamo perfetto, o almeno così dicevano... Vabè comunque siamo usciti insieme un paio di volte ed io ero la ragazza più felice di europa e asia(è un detto), e poi un giorno a scuola mi ha fatto la fatidica domanda....

FLASHBACK
-HOLLAND SBRIGATI OPPURE FARAI TARDI A SCUOLA!-
Mia madre e la sua "delicatezza" alle 6 del mattino mi urtano il sistema nervoso.

- ma tranquilla sono sveglia- sisi proprio.

Mi alzo cinque minuti dopo che Hitler mi abbia "dolcemente" svegliato e mi preparo.

Metto una felpa molto larga e un leggins (non so come si scriva sorratemi) e vado a fare colazione.

-mamma io vado ciao- metto un piede fuori dalla macchina e vedo la persona più bella della scuola Darren... Si ma che nome di merda gli hanno dato i genitori? Va bene che lui è anglo-americano peró il suo nome fa cagare anche gli stitici.
Anche io non ho origini italiane, infatti mia madre è Canadese, e per questo ho un nome non italiano.

Prima ora passata tra formule matematiche di cui non ho capito un emerito fagiolo e chiacchiere con il mio compagno di classe.

Uguali passano le altre due ore, solo che le materie erano più "leggere".

Driiiiiiiin
Santa campanella, finalmente la ricreazione, non aspettavo altro.

-Holland?- Darren mi parla, sa il mio nome wow.

-si?-
- senti... Tiandrebbediessrelamiaragazza?- Non ho capito niente di quello che ha detto...

-è?-
- ho detto: ti andrebbe di essere la mia ragazza?- questa volta specifica le parole.

- SIIIIII!- urlo forse un po troppo euforica.

Tre mesi dopo
- Holland ti porto in un posto-
- okay tesoro- oggi è il mio compleanno, faccio 15 anni e mi ha bendato per portarmi in un posto non molto lontano.
Siamo mano nella mano e il vento mi scompiglia i capelli che ho accuratamente allisciato per l'evento, mi sono messa comoda, sono vestita con una semplice felpa dei Rolling Stone e un paio di skinny jeans neri.

-siamo arrivati.-
Mi toglie la benda e noto che siamo in camera sua.
Ha le pareti verdi salvia con un letto a castello con il piumone dello stesso colore delle pareti, una scrivania e un armadio, come stanza è molto semplice.
-Darren perché mi hai portat..- non mi lascia finire la frase che inizia a baciarmi violentemente ,e con la mano inizia a palparmi rudemente, non voglio farlo, non ora , ho solo quindici anni.
-Da-darren, non mi sento pronta, per lo meno non ora-

-okay- wow si è arreso subito pensavo si opponesse, ma mi sbagliavo.
-Holland aspettami qui io ti vado a prendere un bicchiere d'acqua ok tesoro?-
-okay-

N/A
553 parole, ma quando vi ricapita, per ora puó bastare, ho deciso che questo capitolo lo divido in due o sennó viene troppo lungo
"Giorgia non fare i doppisensi"
Gianfili nessuno ti ha detto di intenderlo nel modo perverso.
Coooomunque per ora il capitolo l'ho fatto finire così...
Puó succedere di tutto.

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