Capitolo 8
Entriamo nella discoteca dirigendoci al tavolo prenotato, ma ad un tratto mi sento strattonare e portare subito in pista da Andrea.
I suoi occhi sono sempre puntati su di me mentre ci muoviamo a suon di musica.
"Ti avviso già che mi piace ballare"
"Anche a me, ma come puoi ben immaginare non ci sono andata spesso" preciso
Lui annuisce, la musica cambia in qualcosa di più soft e lui senza remore mi attira a sé, prendendomi per la vita.
Gli appoggio le braccia sulle spalle intrecciando le mani dietro al suo collo, le sue avvolgono il mio corpo e lo rendono fremente.
E' come se non ci fossimo mai persi di vista, non c'è imbarazzo nei nostri gesti.
I suoi occhi penetrano i miei e affogo in quel mare di cioccolato.
"Vorrà dire che d'ora in poi ci verrai con me" esordisce diretto
"E chi ti dice che voglia venire con te" replico divertita
Sorride malizioso per poi rispondermi precisando:
"Vedrai quante volte verrai con me"
Capisco al volo il doppio senso ed ho un caldo improvviso e per non perdere il ritmo cerco di staccarmi, ma lui mi stringe più a sé, e quello che sento mi imbarazza e eccita allo stesso tempo.
Credo che ne vedrò delle belle con lui.
Continuiamo a ballare e la musica continua a farci stare uniti.
"E' bello rivederti" mi dice ad un tratto
"Anche per me"
Anche se la musica ci permette di parlare con tranquillità, lui si abbassa su di me all'orecchio mi sussurra:
"Ti ho immaginata spesso, e sempre bellissima"
Sorrido sulla sua spalla per poi emozionarmi quando mi dice:
"Ma mi sbagliavo, tu sei stupenda"
E appoggia appena le labbra sul mio collo lasciandoci un piccolo lieve bacio e la pelle si riempie di piacevoli brividi.
Nello stomaco ho un'invasione di farfalle che neanche a quindici anni avevo e il basso ventre non balla più la samba, ma la macarena.
La musica sfuma per essere sostituita da un'altra, non riesco a gestire tutte queste emozioni, mi stacco per poi dirgli:
"Avrei sete"
Senza rispondere mi cattura una mano per poi avviarci al tavolo, dove troviamo da bere e Lucas con una ragazza mora.
"Ti presento Sabrina, un'amica" sentenzia sorridendo Kristina
Le stringo la mano presentandomi e noto come il nostro amico la guarda, e capisco quello che prova per lei.
Sabrina è molto simpatica e alla mano anche se l'ambiente non è proprio alla portata di tutti, ho sempre pensato che solo gente con la puzza sotto al naso può frequentare posti così, ma forse mi sbagliavo.
Mentre ci gustiamo i nostri drink si avvicina una bellissima ragazza mora con due occhi azzurri che saluta tutti con grazia e cordialità e si presenta a me.
"Ciao io sono Silvia" e mi sorride
"Piacere Ginevra" le rispondo ricambiando il sorriso
Mi stupisco quando mi fa presente:
"Ho sentito parlare di te ed è un piacere conoscerti"
La ringrazio rivolgendo lo sguardo su Nicholas e ne rimango meravigliata nel vederlo sorridere, leggermente s'intende, guardandola.
I loro sguardi s'incontrano e capisco che fra loro c'è molto di più che una semplice amicizia, saranno anche amici con benefici o amici di letto, in qualsiasi modo si voglia dire, ma per me c'è di più.
Il mio sguardo si sposta su Kristina che stà parlando con Lucas e non so quanto potrà essere facile conquistare Nicholas.
Lei non è più la Kitty di un tempo.
Beviamo, ridiamo, scherziamo e balliamo per l'intera serata.
Andrea quando non mi è accanto non mi toglie gli occhi di dosso e viceversa.
La serata si conclude salutandoci fuori dalla discoteca.
Appena arrivate a casa ci prepariamo per la notte, l'appartamento è piccolo ma confortevole e il divano letto è così comodo che tutte le volte che ci dormo, lo faccio come un ghiro.
In macchina la mia amica è stata molto silenziosa e so il perché, la guardo mentre esce dal bagno.
"Stai bene?" le domando preoccupata
"Sì stò bene mi dà solo fastidio una presenza" mi risponde con tristezza
Faccio per dirle di stare tranquilla ma lei cambia espressione e mi chiede:
"E' stato un bel ritrovamento, non ti sembra?"
"Sì molto credo che l'emozioni non siano mancate a nessuno" preciso
"Già. Ho visto Andrea molto preso" mi fa presente
Sorrido per poi scrollare leggermente le spalle.
"Che c'è amica mia? Non sei contenta di aver ritrovato il tuo amore?" domanda sorridendo
"Kristina quello è stato un amore giovanile. Non mi posso basare su quello. Ognuno di noi ha una vita e... sai quante ragazze avrà?" sentenzio diretta
"Sì certo le avrà, non lo nego. Ma ho visto come ti guardava" replica
"Anch'io ho visto come ti guardava Nicholas ma..."
"Dai adesso è meglio dormire" mi risponde evitando che le dica altro
Lei si chiude nella sua stanza e io mi infilo nel letto, prendendo subito il libro che mi sono portata.
Ho appena iniziato a leggere poche righe che lo schermo del cellulare s'illumina per l'arrivo di un messaggio
Sconosciuto:
"Dormi? Bellissimo averti ritrovata"
Capisco al volo, sorrido tra me e me per poi chiedergli:
"E il mio numero chi te l'ha dato?"
Intanto che lui scrive lo memorizzo.
"Con sincerità ti dirò che ne ho approfittato quando ti sei allontanata con le ragazze. Non potevo non averlo"
La sua sincerità è spiazzante
"E chi ti ha detto che volevo che tu l'avessi?" rispondo continuando a sorridere
"Hai frugato nella mia borsa e questo non mi piace" ribatto divertita
"Ti giuro che non ho guardato che ti piacciono le caramelle alla liquirizia, che hai un portafoglio con dei cuoricini e un portachiavi con un piccolo orsetto, tutto sbiadito" risponde mettendo poi le faccine che ridono
Io di rimando gli mando quelle arrabbiate.
E lui subito risponde ad una velocità che mi chiedo se ha fatto un corso di scrittura veloce:
"Scusa mi farò perdonare offrendoti un gelato domani. Ci vieni fuori con me?" chiede infine
"Non hai una ragazza?" domando buttandola lì
La risposta non tarda
"Potrei averla se lei accetta di uscire con me"
La risata mi scappa fuori di getto e poi digito:
"Non è la risposta alla domanda che ti ho fatto" ribatto
Passano alcuni minuti e non giunge altro, rimetto il telefono al suo posto con un po' di delusione, quando poi lo schermo s'illumina di nuovo.
"Non ce l'ho. Ho tante ragazze che frequento. Ma ne voglio una sola"
La sua sincerità mi spiazza senza senso mentre continuo a leggere quelle parole, e subito dopo arriva un altro messaggio
"Allora ci vieni fuori con me?"
E io rispondo solo con l'emoticon col pollice in su.
"Bene!" esclama
"Alle undici passo a prenderti" mi scrive
Rileggo di nuovo, forse non ho capito bene
"Ma scusa non hai detto un gelato? Io alle undici non lo mangio"
"No difatti neanche io lo mangio alle undici. Ma prima andiamo a pranzo e poi dopo ci mangiamo il gelato. Notte dolcezza"
Risponde con un cuoricino in fondo.
"Notte sequestratore e approfittatore" gli scrivo con le faccine che ridono
"Come sequestratore di una bella ragazza, sì mi ci vedo. Come approfittatore non mi ci vedo, anche perché se avessi voluto approfittarmi di te, l'avrei già fatto stanotte"
"Notte stupenda dolcezza"
E con questa ultima risposta esce da WhatsApp.
Ripongo il telefono dopo avergli mandato la mia buonanotte, chiudo il libro e mi distendo prendendo sonno dopo un'ora, perché il mio cuore e il mio cervello si sono messi a ballare il tango.
Nota autrice
Credo che non ci siano parole ma solo scleri.
Che cosa ne pensate?
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