Capitolo 1
Cinque anni dopo
Sono già passati cinque anni da quando "lui" mi ha portata e lasciata qui.
In questo posto lucrube, qui è tutto scuro, le pareti, gli scuri delle finestre e pure i letti.
Il San Matteo è un'orfanotrofio piccolo, in tutto siamo dodici orfani, sei femmine e sei maschi. Variamo dai quattro ai sedici anni.
Avevo tre anni quando sono arrivata qui, ricordo tutto anche se le suore pensano che io non ricordi.
Non ricordo quello che è successo alla mia mamma, ma "lui", mio zio lo ricordo, forse anche troppo bene.
Lo vedo spesso alla tv oppure sui giornali ma non do a vedere che lo riconosco.
Sono una bambina molto solare e ho subito fatto amicizia con tutti e con tutti vado d'accordo, ma i miei migliori amici sono quattro, Kitty, Lucas, Nicholas e Andrea.
Kitty è la migliore amica che uno possa avere, è buona, gentile e dolce.
Lucas è super dolce, tenero e ha qualche chilo in più, ma a noi piace così.
Nicholas è il duro del gruppo sempre serio, non ride quasi mai e se lo fa lo fa solo per noi due ragazze. E' protettivo, molto protettivo soprattutto se si tratta di Kitty.
Andrea è il burlone del gruppo, ma anche lui è protettivo e fa il duro accanto a Nicholas. E' bellissimo soprattutto quando mi guarda con degli occhi scuri, penetranti, sembrano un mare di cioccolato.
Sono sicura che da grande farà strage di ragazze e anche se sono ancora piccola, il solo pensiero mi dà fastidio.
Dentro l'istituto ci chiamano "gli inseparabili" e a me piace perché loro sono la mia famiglia.
Ho otto anni, sono molto matura per la mia età lo dice sempre Suor Agnese.
Lei è la direttrice dell'orfanotrofio è severa, burbera, anche lei come Nicholas non ride mai.
Nicholas la odia proprio di brutto.
Oddio, la verità è che la odiamo tutti ma lui in particolare.
Loro due non vanno proprio d'accordo e lei lo punisce spesso perché Nicholas sembra che glielo faccia apposta nel mettersi nei guai.
Anche se sono convinta che sotto, sotto la madre superiora ci voglia bene.
Sono brava anche nello studio e la suora mi dice che da grande farò l'insegnante o la direttrice.
Di cosa non so bò, vedremo.
Dal lunedì al venerdì la mattina andiamo a scuola, sempre dentro l'istituto, il pomeriggio studiamo fino a una certa ora e poi, chi ha finito può giocare oppure fare i cavoli suoi, invece chi non ha finito i compiti rimane nella sala studio.
Due domeniche al mese vengono a trovarci le famiglie che sono intenzionate ad adottarci, Suor Agnese ci fa sempre indossare il miglior vestito che abbiamo per far bella figura.
Qualche volta qualcuno viene adottato e se ne va in settimana, qualche volta rimaniamo tutti.
Noi quattro speriamo sempre di non essere adottati, per poter rimanere sempre insieme.
Anche se io ogni tanto esprimo il desiderio di avere una mamma, mi basta solo quella.
Ma non accade mai, Suor Paola ci dice sempre che accadrà a tutti, prima o poi.
Due anni dopo
Ho già dieci anni e nessuno ancora mi ha adottato, nessuna mamma mi vuole.
Gli inseparabili sono ancora insieme e da una parte ne sono felice.
In questi giorni al San Matteo c'è fermento tra noi ragazzi, perché abbiamo saputo che arriveranno due ragazzi, due fratelli, già grandi dal San Giacomo che è un riformatorio, dove ci sono i ragazzi di strada.
La notizia ci ha colti di sorpresa, conoscendo Suor Agnese non capiamo perché questi due, vengono mandati qui.
Qui dentro ci sono delle regole bene precise da rispettare, e la direttrice non vuole gente come loro.
Se non riescono a seguire le regole in un riformatorio, come possano seguirle qui?
Un tardo pomeriggio veniamo chiamati nella sala studio, la madre superiora è già lì con al suo fianco due ragazzi biondi e alti, si vede che sono più grandi di noi e subito lei esorta:
"Ragazzi, questi sono Federico e Alessandro, staranno con noi per un po', pretendo che gli facciate sentire a casa"
Noi annuiamo come dei bravi soldatini, e noto che Nicholas e Andrea sono già contrari a farseli amici.
Sono passati quindici giorni da quando i due fratelli sono arrivati, hanno già fatto amicizia con i ragazzi più grandi e con Andrea ma soprattutto con Nicholas, hanno avuto già un conflitto.
I nostri amici hanno saputo da noi ragazze, a forza di farci parlare che Federico e Alessandro ci hanno fatto degli apprezzamenti molto espliciti, soprattutto su di me e il mio seno, che si è molto sviluppato nell'ultimo anno e Nicholas non l'ha presa bene, ci ha difese finendo a fare a botte con Federico, prendendo ognuno una punizione.
Suor Paola mi ha detto in segreto che stò per diventare grande e quando accadrà, dovrò stare attenta ai ragazzi.
Le suore ci hanno spiegato a scuola cosa succede quando cresciamo, ma io leggo molto e so già tutto.
E' un po' di tempo che io e Andrea parliamo e discutiamo molto, a dirla tutta è da quando è successo il litigio con i fratelli che Andrea mi stà addosso.
Stò leggendo un libro fuori in giardino quando lui mi siede accanto.
"Che fai?"
Alzo il volto dalle pagine del libro
"Per te cosa stò facendo?" chiedo
"Ti ho solo fatto una domanda" replica risentito
"Mi spieghi che hai?" gli domando chiudendo il libro
"Niente" risponde con indifferenza
A quel punto prendo coraggio e gli dico:
"Sembri geloso, Andrea"
"Io? Di chi?" chiede altezzoso
"Di me. Ho notato che se qualcuno mi si avvicina tu con me dopo diventi polemico" gli faccio presente
Il suo sguardo è perplesso per poi rispondermi:
"E se anche lo fossi?"
"Voglio sapere perché lo sei. Che cosa hai contro di me?" chiedo curiosa
"Non ho niente contro di te. Non mi piace che ti ronzino attorno, tutto qui!" precisa diretto
"Perché?" domando spingendolo a parlare
Lui sbuffa per poi dirmi:
"Mi piaci. Sei contenta adesso?"
Rimango spiazzata da quella confessione e inizio a sorridere dalla felicità, lo vedo voltarsi più volte per vedere se c'è qualcuno o come se cercasse qualcuno.
Poi ad un tratto si volta verso di me e di getto mi da un bacio, prima leggero, poi riappoggia le sue labbra sulle mie e intensifica di più.
Lo guardo quando si stacca e credo di essere tutta rossa, faccio per dirgli qualcosa ma lui si alza e se ne va senza dire altro.
Mi guardo anch'io attorno, notando che sono sola e la prima cosa che penso e faccio è andare a cercare Kitty, per raccontarle tutto.
Lei appena finisco di raccontare mi sorride felice.
"A me piace Nicholas" mi confessa a bassa voce
"Bhè un po' lo immaginavo e ci speravo perché credo che anche a lui tu piaccia" le dico diretta
E lei continua a sorride felice.
Alla fine di una domenica dove incontriamo alcune famiglie, arriva una cosa inaspettata.
Lucas, Andrea, Nicholas vengono adottati, se ne andranno anche Luigi e Antonella.
Io e Kitty ci guardiamo sconvolte rivolgendo lo sguardo a loro che sono più sconvolti di noi, soprattutto Nicholas che non toglie gli occhi di dosso a Kitty.
Nota autrice:
Ebbene eccoci qui con Ginevra.
Lo zio l'ha abbandonata, ma perché?
Abbiamo ritrovato per un periodo tutti i ragazzi che avete conosciuto nell'altra storia, La notte fa paura.
Come già sapete Andrea e Ginevra si piacciono e adesso lui se ne andrà perché viene adottato.
Kitty e Ginevra rimarranno da sole...
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro