22 ( Derek )
Purtroppo per fare un buon piano con basse probabilità di morte e anche che finiva con successo, avevamo avuto bisogno di parecchio tempo.
E quanto sarà questo tempo vi chiederete voi, TRE FOTTUTISSIME SETTIMANE!!!
IO NON VEDEVO IL MIO STILES DA CIRCA UN CAZZO DI MESE, e stavo rischiando di uccidere e sqartare brutalmente ogni essere vivente che mi girava a torno.
Non ne potevo più di nessuno, né di Deaton con la sua mania di prendere in considerazione ogni possibilità, né di Lydia con le sue domande che mettevano ogni volta in discussione tutto, né di Peter con il suo fare tranquillo e snervante e soprattutto non Scott che si lamentava di quanto gli mancasse Stiles, quando SOLO PER PRECISARE, non che io sia geloso chiariamolo, STILES ERA IL MIO COMPAGNO E LUI NON AVEVA IL DIRITTO DI IMMISCHIARSI.
Per lasciare andare la mia rabbia uscivo a correre nel bosco, come in questo momento, vicino al confine tra il mio territorio e quello di Theo, ogni giorno, dalle quattro alle cinque ore, sperando che in qualche modo a me sconosciuto la mia piccola peste sentisse la mia presenza anche se lontana.
Mi illudevo in questa maniera perché non sapevo più cosa fare, ero semplicemente tra la disperazione per la distanza e la speranza di rivederlo presto grazie a questo piano su cui tutto il branco stava spendendo ogni energia, insomma ero su un filo che seppur fragile quanto lo poteva esserne uno fatto di ragnatela non si spezzava.
Oltre a noi e ha Maison in questo piano avevamo convolto due guardie interne: Liam, fedele guerriero un po' testa calda, ma con grande spirito di osservazione che era il migliore amico di Maison e Cory anche lui un guerriero ma più riflessivo, il ragazzo di Maison.
Li ringraziavo mentalmente ogni giorno per quello che stavano facendo, perché non è da tutti mettere a rischio la propria vita per persone che neanche si conoscono.
Non potevo dire di non avere però paura che in realtà le informazioni che ci venivano date non fossero false, dopotutto quello era il loro branco e per quanto ce la potessero avere con quel dittatore del loro capo erano pur sempre loro componenti, è anche vero però che Deaton no ne ha mai sbagliato una perciò se lui si fida ciecamente e ci mette anche una mano sul fuoco non sarò certo io la persona che impedirà di salvare in tempo il mio piccolo volpotto.
Oggi ci saremmo finiti di accordare sugli ultimi particolari al mio loft, per poi dare inizio al piano verso le sette di sera.
Credo sia inutile dire che ero nervoso, se il piano fosse andato male saremmo morti tutti e Stiles avrebbe dovuto crescere da solo in nostro bambino, già il nostro mini cucciolo, spesso mi chiedevo come sarebbe nato, se con i miei occhi o i suoi, se più simile a me oppure fosse una fotocopia sua, non mi sarebbe dispiaciuto vedere un mini Stiles in giro per casa, stavo pensando anche di cambiare appartamento perché quello mio, mi iniziava a sembrare pericoloso, magari età colpa del fatto che stavo per divantare padre ma ultimamente sono diventato un po' iperprottettivo.
Quando vi dico iperprottettivo intendo che ho sgridato Peter perché era vicino ai coltelli della cucina, capite? Sto uscendo completamente di testa.
Smetto di pensare a tutto il casino che ho dentro al mio cervello e mi guardo intorno, si è fatto proprio tardi, sarà meglio rientrare se vogliamo attuare il piano, entro la fine di questa giornata il mio Stiles sarebbe tornato da me.
Con questo meraviglioso pensiero mi misi ha correre il più velocemente possibile verso il loft, nemmeno cinque minuti dopo ero inciampato su una radice fino a cadere di faccia in una pozza, non commentate per favore e soprattutto non ditelo al branco mi sfotterebbero in eterno.
Continuai a correre stavolta guardando dove mettevo le zampe fino ad arrivare alla porta del mio appartamento, lì mi toccò ritrasformarmi, perciò ero nudo e sporco di fango.
< Sarebbe meglio farmi una doccia prima che arrivino gli scalmanati.> rifletto ad alta voce mentre giro la chiave nella serratura.
Entro, chiudo la porta e mi precipito in bagno facendomi almeno tre doccie.
"L'odore di cane bagnato non si decideva ad andare via."
Mi ricorda la mia coscenza e memoria olfattiva.
Faccio in tempo ad uscire e a prendere i vestiti puliti nell'armadio in camera mia che suonano il campanello.
Mi vesto alla velocità della luce per poi scendere ad aprire a quegli idioti che mi stavano staccando il campanello a forza di premere e menomale che ci sono tutti o per cominciare la riunione avremmo dovuto aspettare un'altra mezz'ora, e chiariamoci io non ho voglia di sprecare altro tempo.
I ragazzi entrarono e presero posto tutti in salotto un po' sparsi, sul divano Peter e Lydia (ovviamente accanto), stravaccato su una poltrona ci stava Scott, Deaton era seduto su una sedia presa non sò nemmeno io dove, vicino a Jackson che era in piedi.
< Il piano mi sembra concordato perfettamente insieme a delle scappatoie e altri piani di supporto in caso che qualcosa non fili liscio.> dice il nostro medico.
< Allora perché siamo qui invece di salvare Stiles ed il mio bambino?!>
< Perché Derek ho una sorpresa per voi.>
Lo guardo confuso, non capendo dove vuole arrivare, una sorpresa? Che cosa cavolo aveva pensato quest'uomo enigmatico.
< Bhe sai che noi Druidi comunichiamo anche tra miglia di distanza.>
Sì e nessuno aveva mai capito come.
< E allora, Deaton arriva al punto, cazzo.>
< Sempre impaziente mio nipote.> ghigna Peter.
< Stai zitto tu!> gli ringhio contro.
Intanto Deaton a preso ad aggeggiare dentro la sua borsa facendone uscire un pacchetto rettangolare racchiuso in un tessuto di cuoio.
< Cos'è?> domanda curiosa Lydia.
< Il nostro metodo di comunicazione.> risponde Deaton aprendolo e facendo vedere a tutti uno specchio incorniciati da dei rami intrecciati armoniosamente con dei fiori.
Improvvisamente lo specchio si illumina e ci mostra uno studio con un ragazzo scuro di pelle e Stiles, il mio Stiles, che è in perfetta salute.
Mi sento quasi cadere la terra sotto ai piedi, sto piangendo e non me ne rendo conto fino a che una lacrima scende, cadendo sulla mia mano, ma non me ne pento, il sentimento che sto provando ora è troppo forte per sentire qualcosa come l'imbarazzo o la vergogna.
Neko-ginny
Giorno stupendosi, finalmente il nostro Derek ha rivisto Stiles.
Felici?
Ps: vi è piaciuta l'idea dello specchio?
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