21 ( Stiles )
Alla fine mi portarono davvero dal medico e in verità non ero poi così felice.
Era già passata una settimana da quando ero stato separato dal mio lupo, già erano sette giorni che non vedevo il mio Derek e ne sentivo profondamente la mancanza.
Isaac usciva dalla nostra stanza tre volte e quando tornava con passo lento, strascicato, era sempre stanco, triste e dolorante, mi dispiaceva un sacco per lui ma non capivo come aiutarlo, sia perché non ci riuscivo sia perché avevo paura che facessero del male al mio cucciolo se solo avessi provato a ribellarmi.
Quindi tornando nel presente, dopo un'intera settimana volevano portarmi a fare questi benedetti controlli, test o come li volete chiamare, perché Theo voleva "giocare" anche con me ma se fossi davvero stato incinta non ne avrebbe avuta la possibilità.
Quella mattina mi erano venuti a prendere due uomini che avevano tra i venti ed i trent'anni, massicci e alti come armadi, spaventosi a parer mio.
L'unica cosa positiva era che finalmente ero uscito da quella camera, infatti una volta fuori mi ero trovato in un corridoio abbastanza grande, con le pareti bianche intervallate da finestre gigantesche adornate da tende bianche e dorate, il soffitto bianco anch'esso con la differenza che era più simile al panna, ogni tanto si potevano notare dei lampadari meravigliosi in cristallo spenti, dato che era ancora giorno, mi sarebbe davvero piaciuti vederli accesi.
Dopo una decina di corridoi tutti uguali che sinceramente da entusiasta mi avevano fatto diventare annoiato, (credevo sul serio che ci fossimo persi) ci fermammo davanti ad una porta in legno chiara con una maniglia di finto oro.
Quei due specie di scimmioni mi aprirono la porta per poi spingermi all'interno con poca delicatezza date le mie condizioni.
Appena mi stabilizzai senza cadere per terra come una pera cotta, cosa che sarebbe accaduta prima o poi vista la mia sbadatezza, ve lo assicuro, vidi un ragazzo che avrà avuto uno o due anni più di me, che assomigliava molto a Deaton che baciava un altro ragazzo sul un lettino ospedaliero.
"Credo sia meglio interromperli prima che vadano oltre al limonarsi.
Sai com'è due ragazzi, attrazione fisica e forse qualcosa in più, un unico lettino."
Sì, la mia coscienza aveva decisamente ragione, decisi di tossire fintamente, giusto per sospendere la cosa prima che arrivassero a fare cose vietate ai minori con me come spettatore.
"Ma non è l'unica ragione, vero?"
Ed anche ora ha ragione vederli così appiccati mi ha ricordato me e il mio sexy brontolone, adesso lontano da me e sentivo un dolore atroce al petto.
Dopo la mia bellissima performance di recitazione, loro si staccarono imbarazzati e mentre quello con il camice bianco che intuì essere il dottore si sistemava, l'altro scappò veloce come il vento dalla porta da cui ero entrato.
< Vieni, siediti lì.> mi disse indicandomi la sedia.
"Oh ma qui la gentilezza è proprio di casa, nemmeno si presenta questo ed è pure il dottore, figuriamoci gli altri come sono."
Dopo che mi accomodai su quella sedia scomodissima, mentre Mr.Educazione fatta persona si sedette davanti a me, a dividerci c'era solo una scrivania disordinata con un monte di fascicoli sparsi.
< Allora io sono Maison e tu dovresti essere Stiles, il nuovo arrivato.>
"Dopo anni il signorino si è degnato di presentarsi."
< Sì, io sono Stiles e tu dovresti presentarti prima di dare degli ordini, sai?> gli rispondo incazzato.
Non capisco cosa mi sta prendendo, so solo che voglio urlare contro ogni essere vivente di questo mondo, OKAY?!
< Capito, già in fase di predominanza degli ormoni.>
< Predominanza degli ormoni, a chi!>
< Scusa Stiles hai ragione, che ne dice se ti stendi così visito te ed il tuo piccolo.> mi chiede in tono accondiscendente.
Mi stesi e mi visitò in modo completo, incluso esame del sangue ecc...
< Per l'esame del sangue ci vorrà un po' e noi purtroppo non abbiamo tutto questo tempo, quindi ti andrebbe se ti facessi una ecografia? Così possiamo assicurarci che il bambino stia bene oltre che a sentire il suo cuore.>
< Okay, ma io volevo farla con vicino Derek.>
< Mi dispiace, ma dobbiamo essere sicuri che lo stress degli ultimi giorni non abbia avuto effetti negativi sul tuo piccolo.>
Finita la discussione mi fece stendere per bene e alzandomi la maglietta mi applicò un liquido appiccicoso.
Infine prese uno strano macchinario e una volta acceso lo posizionò sulla mia pancia.
Sentimmo quasi subito il mio battito cardiaco e dopo poco ne riuscimmo a distinguerne un altro, fu il momento più bello di tutta la mia vita, con quel suono mi sentì in pace con il mondo intero, fu un'emozione cosi forte che mi misi a piangere come una fontana o come la cascata del Niagara.
Mi fece guardare su uno schermo e c'era la figura piccola, piccola del mio cucciolino o cucciolina perché a me sarebbe andata bene entrambi i sessi.
< È straordinariamente bello sembra un angelo, come sta?>
< Bene, per ora nessun problema.>
Cambiò angolazione un paio di volte, poi mi fece pulire e mi aiutò a scendere dal lettino.
Stava per riaprire la porta per farmi andare via quando decisi di giocarmi il tutto per tutto.
< Maison, posso chiederti un favore?>
< Certo.> si fermò e si girò verso di me.
< Io fuori da qui ho un branco che mi sicuramente mi sta cercando, insomma quello che sto cercando di dirti è ti potresti mettere in contatto con loro?>
< Mi stai chiedendo una cosa che tradirebbe la fiducia del mio branco.>
< Lo so e ti giuro che non te lo chiederei se non fosse importante, il mio compagno sarà preoccupato per me e non sò fin quando Deaton lo possa far rimanere tranquillo.>
< Hai detto Deaton?>
< Sì, è il nostro medico lo conosci?>
< Ovvio, è stato il mio istruttore, tutto ciò che sò l'ho imparato da lui, gli devo ogni cosa.>
Stavo per parlare di nuovo, quando gli uomini che mi avevano accompagnato fino a lì entrarono e mi costrinsero ad uscire, l'ultima cosa che sentì da parte di Maison fu solo un sussurro, ma lo percepì benissimo.
< Ti aiuterò, almeno questo glielo devo.>
Neko-ginny
Vi è piaciuto il capitolo? Mi raccomando voglio sapere le vostre opinioni!
Bho a questa mandata non ho nulla da domandarvi perciò sarete voi a chiedermi quello che volete!
( Possibilmente non cose imbarazzanti vi prego. )
☆◇☆◇
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