1 ( Stiles )
Sto correndo nel bosco da ormai un paio di ore, quando noto una lepre e inizio a inseguirla solo per gioco.
Mi chiamo Stiles Stilinski sono una volpe mannara ed ho diciotto anni, ormai la mia specie si è quasi estinta.
Nonostante siamo intelligenti e svegli, siamo anche più deboli e più piccoli, delle altre specie e spesso venivamo sterminati da altri branchi di mannari più potenti, come i lupi o gli orsi, che volevano costringerci a spostarsi dal nostro territorio.
Io sono uno dei pochi sopravvissuti ancora liberi e vivo nascosto nella selva, spostandomi di territorio ogni mese per non essere individuato.
Se avete notato ho detto liberi, perché essendo una specie in via di estizione i pochi ancora rimasti in vita, vengono catturati e rapiti a causa del nostro valore per il prestigio dei loro branchi.
Tornando a noi sto correndo dietro alla lepre attraverso i cespugli e prati, quando mi viene fame e decido di mettere fine alla corsa della poveretta, azzannarla alla gola, uccidendola sul colpo.
Ora che ho il mio delizioso pasto decido di mangiarla in un posto più nascosto e sicuro, perciò mi dirigo sotto una grande quercia.
Mi piace mangiare qui c'è un bel venticello che mi accarezza il pelo facendomi sentire al sicuro e coccolato.
Mentre sto mangiando tranquillo all'improvviso sento un rumore come di rami spezzati e foglie calpestate, mi metto subito sugli attenti e inizio ad annusare l'aria attorno a me e non sentendo odori perticolari, mi rimetto tranquillo a mangiare.
Quando con la coda nell'occhio noto un lupo di taglia media, con il pelo marrone scuro e con gli occhi marroni che cammina tranquillo dall'altra parte dell'albero.
"Merda, non l'ho sentito, cammina contro vento il bastardo, ma sembra solo e nemmeno ha sentito il mio odore,fortunatamente.
Ma quanto può essere stupido questo qua ?
Ok, non è problema mio adesso piano piano me la svigno."
Riesco a scappargli per un soffio e inizio a camminare il più silenziosamente possibile lontano da lì.
Quando sono abbastanza distante da non essere scoperto inizio a correre con tutta l'adrenalina che ho in corpo così velocemente da vedere tutto a spruzzi verdi e marroni, inciampando su una radice sporgente, ringraziando il cielo non mi sono fatto niente o sarei rimasto una preda molto facile da catturare.
Ora che sono più rilassato mi accorgo di avere ancora un po' di appetito, effettivamente non sono riuscito a finire di mangiare la mia piccola preda.
Quindi decido di tornare a caccia stavolta molto più attento a non farmi trovare da altri mannari, solo perché io ne abbia visto uno non vuol dire che sia da solo, gli altri potrebbero anche essere sparsi per il bosco a passeggiare o a cacciare e io non ho abbastanza istinto suicida da essere catturato così facilmente.
Quindi calmo e con i sensi all'erta del più piccolo rumore inizio ad avanzare alla ricerca di cibo commestibile.
☆ ☆ ☆
Che noia con la N maiuscola, sto cacciando da ormai due o tre ore ed ancora non ho trovato nulla alla mia portata.
In compenso mi sono inbattuto in due cinghiali non molto amichevoli, che hanno caricato verso la mia direzione rincorrendomi per molti metri e per sfuggirgli mi sono dovuto arrampicare ( come ho potuto con artigli e zanne ) su un masso gigantesco, poi per poco non mi incorna un cervo, come dire, menomale che dovevo essere prudente è ma tanto doveva accadere è il karma, mi sono liberato di un lupone, ora come minimo mi arriverà tanta di quella sfortuna che come minimo non trovo del cibo fino a sera.
E invece no guarda un po' che bel fagiano grassotello che c'è davanti a
me.
Mi abbasso nell'erba quanto basta per non essere visibile e poi mi avvicino più che posso, senza fare rumore per non metterlo in allarme e farmelo scappare così sotto il muso.
All'improvviso scatto verso di lui e lo uccido, finalmente il mio stomaco potrà calmarsi non ne posso più di sentirlo brontolare.
Durante il viaggio però pensando al lupo di oggi decido che non è più sicuro per me stare nella foresta per ora, perciò cambio direzione e invece di andare verso la mi adorata quercia o la mia tana attuale nel mezzo del bosco, vado verso una città semi disabitata qui nelle vicinanze...ma mi fermo all'istante dato che non mi ricordo in che direzione andare, in breve mi sono perso.
A volte mi chiedo come sono riuscito a sopravvivere fino ad ora, be poi mi rispondo semplicemente perché ho un culo grande come una casa, il che è vero dato che sono curioso e spesso mi metto nei guai.
In realtà spesso sono loro che cercano me.
Sento il mio stomaco brontolare senza ritegno ed effettivamente mi accorgo che è già tardo pomeriggio, così mi metto a mangiare li in mezzo al nulla, sperando che nessuno mi trovi.
Una volta finito e finalmente sazio mi inizio ad aggirare per la foresta cercando quella città che avevo visto molto tempo prima, quando ero appena arrivato.
Dopo una buona mezz'oretta la trovo che è al di là di un piccolo fiume non molto profondo e neanche troppo grande da attraversare a nuoto.
Mi immergo nell'acqua e inizio a zampettare fino all'altra sponda, una volta arrivato mi scuoto il pelo fulvo tutto bagnato e mi pulisco le zampe piene di fango come posso nell'erba.
Non so come ma incomincio a rotolarmi da una parte all'altra quando vedo qualcosa di nero venire verso di me.
Mi alzo lentamente e cammino senza fare il minimo suono e poi inciampo su una tagliola dimmi tu se non è sfiga.
Guaisco, quando sento la lama della trappola incominciare a stringermi e a ferirmi la zampa.
Mi agito sempre di più, fino non mi arriva davanti un lupo nero con gli occhi verdi e direi un alfa dalla sua stazza, cioè nel senso è enorme, direi anche due volte me.
Non posso pensare altro che sono spacciato e che lui è stupendo, ma soprattutto che io sono spacciato.
Neko-ginny
Ciao gente,
È la mia prima storia quindi non mi inseguite con torce e forconi.
Se notate errori vi prego di farmelo gentilmente notare così da correggerli accetto critiche e consigli costruttivi.
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