Piper- Jason
Piper era seduta sul muretto del Belvedere, i piedi a penzoloni nel vuoto, un sorriso ebete in viso. Stava fissando il tramonto,quando era arrivato Jason. Lei gli aveva chiesto cosa fosse accaduto. Lui con aria incerta le aveva detto che si trattava di una cosa importante. Che dovevano fare n passo importante. Le aveva dato appuntamento per la serata successiva. Sarebbe andato in casa sua. Ed era andato via più sollevato. E la sua mente aveva iniziato a vagare. Le erano tornate in mente le parole di Annabeth, quando aveva avuto la sua prima volta con Percy. Lo aveva descritto come un passo. Importante, ma non fondamentale. Ma importante, si disse Piper, era già tanto.
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Jason aveva appena voltato l'angolo.
Aveva notato lo scintillio negli occhi di Piper. Forse la aveva illusa. Tutto quel casino era iniziato a causa di Percy. Jas aveva sempre provato qualcosa per Piper, ma aveva sempre sentito il bisogno di trattenersi. Per qualsiasi cosa. Un giorno, dopo scuola Piper lo aveva baciato. Un bacio casto, diventato caldo e passionale, ardente.
Se non fosse squillato il cellulare di lei, si sarebbero probabilmente strappati i vestiti di dosso. Davanti a tutti. Poi , lui e Leo erano andati a casa di Percy. E li, il suo migliore amico aveva pronunciato una frase. Una cazzo di frase. Da cui era partito un discorso. Un cazzo di discorso. Dal quale aveva scoperto l'amore. Il vero amore. Il suo vero amore. Una frase. "Dovresti placare i tuoi ormoni, amico".
E li aveva realizzato, che non voleva trattenersi dai baci, ma dalla voglia di strapparle la camicetta di dosso. Che
non voleva bloccare le sue mani quando di avvicinavano alle sue spalle ma quando si avvicinavano al suo sedere. Non voleva bloccare i suoi sentimenti verso di lei, ma la voglia di strapparle i vestiti. Perché non era attratto dai suoi occhi ma dalle sue forme. Perché non gli piaceva il suo carattere, ma il modo in cui lo tentava . Perché guardava piú spesso il suo sedere delle sue mani, il suo seno che il suo sorriso. E si sentí un po' uno schifo. Quella, a detta di Percy era attrazione fisica, più che amore. Una parte di me non voleva ancora crederci. Lo provocato, chiedendogli se lui non provasse attrazione fisica per Annabeth.
Le sue parole gli erano rimaste tanto impresse che le ricordava ancora.
"Non dico di non provare quel tipo di attrazione, ma sono due cose diverse. Quando sto con Annabeth, sento il bisogno di vederla felice. Sento la voglia di coccolarla, di abbracciarla, di tenerle la mano. Faccio caso al suo corpo quando la abbraccio perché,il più delle volte non riesco a scollare gli occhi dai suoi. Perché la preferisco con i felponi enormi, che con le maglie attillate o in costume. Non che la vista mi dispiaccia ,eh. Solo che preferisco la vera Annabeth, che passa il suo tempo tra i libri, alla sfarzosa Annabeth truccata e falsa. L'attrazione fisica la sento, ma non devo sforzarmi per trattenermi quando è necessario. Mi viene naturale. " Poi entrarono Annabeth e Rachel , che come le peggio impiccione, vollero sapere tutto. Alle parole di Jason, sbiancarono entrambe, e non solo a causa delle voglie di Jason. Il ragazzo era disperato, sembrava implorare aiuto.
Le parole di Annabeth e Rachel, copia-e-incollate da quelle di Percy, furono "quella è attrazione fisica."
E avanti di spiegoni su cosa fosse l'amore .
A ogni sentimento descritto, a ogni accenno riconosceva i suoi sentimenti, per qualcuno. Un qualcuno che non era Piper. Un qualcuno che lui chiamava R, Ra o Rara. Quel qualcuno era Reyna Avila Ramirez Arellano.
La stessa Reyna Avila Ramirez Arellano che aveva baciato due settimane dopo. E la stessa Reyna Avila Ramirez Arellano per la quale la sera dopo, avrebbe lasciato Piper.
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Musica spudoratamente presa da Teen Wolf, s.6, ep.10 bacio stydia.
Non c'entra un emerito kanima con questo contesto, ma sto in fissa con questa canzone, che è anche magnifica.
Un bacio.
So🖤
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