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28.FELICE TERRA, OVE COLEI DIMORA.
Alla vita e all'amore non importa quanto sei stanco, disperato, felice o tranquillo; vogliono vederti vivere.
La carrozza aveva raggiunto il Regno Di Napoli dopo quattro giorni, appena Lorenzo e Gemma sono davanti al Re lui li fa prigionieri. È convinto che in questo modo i Fiorentini perdano fiducia nel loro Signore. Non conosce la lealtà assoluta verso Lorenzo.
Gemma sconfortata osserva il parco dalla finestra dove l'hanno rinchiusa. Non credo nel destino, ma so che ti amerò per sempre. Vorrei tanto abbracciarti. Abbandonarmi nelle te braccia, anche solo per pochi istanti e guardarti dentro. In quegli occhi neri... profondi di tutto quell'amore che solo te sai dare. Pensa sospirando con la guancia schiacciata sulla mano. Annoiata indossa una pelliccia e raggiunge Lorenzo nella sua camera. In quel castello essendo sulla collina vfa freddo.c'è vento.
Gemma guarda Lorenzo annoiata.
"Cosa avete? Perché mi state fissando con quello sguardo? Sembrate annoiata..."
"Torneremo mai a casa, Medici? O resteremo prigionieri per sempre?"
"Niente dura per sempre. Nemmeno l'amore... prima o poi ci libereranno. Ne sono certo. Anche perché costiamo. Ferdinando deve pagare sia il nostro mantenimento che la guerra... credetemi."
"Sono passati tre mesi. E non vedo nessun miglioramento. Se scappassimo? Ho dei soldi nascosti."dice dubbiosa Gemma, prima che entrino i soldati.
"Re Ferdinando, vuole parlarvi. Venite con me, madonna. Se protestate sar costretto ad incatenarvi od ammanettarvi."ordina annoiata la guardia e Gemma fissa Lorenzo angosciata. Non sa cosa aspettarsi.
"Andate. Non dovete avere paura. Al vostro ritorno sarò qui ad aspettarvi."dice tenero Lorrenzo e la donna senza dire niente segue il soldato da Ferdinando. Sprezzante si inchina al Re.
"Guardie, devo parlare da solo con madonna Pitti. Non voglio essere disturbato. Lasciatemi."ordina serio Ferdinando e i soldati sorpresi li lasciano.
"Vostra Altezza, cosa facciamo qui? Siamo prigionieri da tre mesi..."
"Non dovete parlare prima di me! Sono io che faccio le domande! Voi, dovete solo rispondere!"
"Vostra Altezza, sono certa che madonna Pitti non voleva offendervi."dice paziente Ippolita Maria guardando il suocero e lui si calma.
"Forza, madonna. Ditemi... è vero che lavorate per Medici? Perché lo fate? Siate sincera."
"Sono sempre sincera, infatti i miei genitori mi davano dell'insolente. Lavoro per Medici, perché vedo l'uomo che è e diventerà."
"Come può fidarsi di voi? Non teme che vogliate ucciderlo? È stato vostro padre ad avere quasi ucciso Cosimo e Pierio De' Medici. Veo?"
"Non lo farei mai. Dovevo sposarlo. Quando ho saputo che mio padr aveva pagato degli uomini per uccidere Piero mi sono trasferita a Ferrara."
"Quindi... mi state dicendo che fareste qualsiasi cosa per lui? Ho caito bene?"
"Sì. Esattamente. Mi ha dato la possibilità di lavorare per lui sapendo cosa avesse fatto mio padre. Sarò sempre in debito con lui."
"Non capirò mai la vostra totale ed incondizionata lealtà verso i Medici."commenta perplesso Ferdinando alzandsoi dalla sedia per andare a scaldarsi le mani vicino al fuoco nel camino. Ache Ippolita Maria si alza. E Gemma li fissa impassibile.
"Lorenzo De' Medici... fin da quando era ragazzo non passava inosservato..."
"Voi, lo conoscete bene? Ne parlate come se l'aveste visto."dice curiosa ad Ippolita Maria. L'altra donna respira per parlare ma viene fermata dal suocero.
"Madonna Pitti, potete andare. Avete risposto a tutti i miei dubbi."aggiunge rude Ferdinando, perciò Gemma si inchina per andarsene.
Gemma esce a passeggiare per Napoli e al porto sente dei marinai parlare.
"I Turchi vogliono invadere Otranto, anche se Maometto II è morto..."dice dubbioso il marinaio al compagno. E Gemma torna ad avvisare Lorenzo dell'invasione Turca.
"Dobbiamo avvisare Re Ferdinando! Non perdiamo tempo a discutere di cose inutili!"
"Non potete andare. Re Ferdinando vi darà del pazzo. Ho un'idea. Aspettatemi. Vado a dirlo a Sforza. Lei, vuoe davvero aiutarvi."aggiunge ansiosa prima di lasciare Lorenzo per cercare Ippolita Maria. Budssa alla sua porta... colpisce con le mani in modo talmente forte da farsi male. Un servo apre. È meravigliato di vederla.
"Fammi parlare con la tua padrona. È urgente. Dove posso trovarla?"
"Venite. Vi accompagno da lei..."risponde sorpreso il domestico portandola dalla padrona. Le lscia.
"I Turchi stanno per invadere Otranto... l'hanno detto degli uomini al porto... cosa possiamo fare?"
"Avete fatto bene ad avvisarmi. Lo dirò a mio suocero, intanto accompagnate me e i soldati da questi uomini."ordina agitata Ipplita Maria seguita dai soldati e da Gemma. Giunti al porto ritrovano gli uomini, quando si avvicinano sono confusi. Pensano di essere nei guai.
"Siamo nei gai... per caso?"domanda esitante l'uomo alzandosi dalla cassetta che usa come sgabello.
"Sono questi gli uomini che avete sentito parlare, prima?"domanda ansiosa Ippolita Maria.
"Sì. Sono loro."risponde sicura Gemma. Non dimentica mai un viso quando lo vede.
"Molto bene. Guardie arrestateli. Portateli nella prigione del castello ed interrogateli su Otranto. Loro capiranno a cosa vi riferite."ordina preoccupata Ippolita Maria, nel frattmpo i soldati li incatenano. Gli umini arrabbiati e confusi seguono le guardie.
Ippolita Maria come tutte le donne della sua famiglia viene cresciuta per comandare.
Gemma ed Ippolkita Maria tornano al castello passeggiando, siedono sulla panca.
"Se non sono invadente... posso chiedere come avete conosciuto, Medici?"
"L'avevo conosciuto quando ho sposato mio marito. A Milano. Era amico di Galeazzo Maria."
"Non potete essere mai sola? Perché? È vostro marito ad averlo deciso?"
"L'idra ha tante teste. Per sconfiggerla bisogna uccidere quella principale... e i nemici spesso soo agnelli. Il giglio deve stare attento... andate."spiega accigliata Ippolita Maria e l'altra capisce che è un codice per l'amico. Firenze ha lo stemma del giglio, ovviamente si riferisca a Lorenzo. Gemma saluta Ippolita Maria e va nella sua cmera per prepararsi, è quasi l'ora della cena. Mentre cerca nei bauli qualcosa da indossare, qualcuno bussa alla porta. Va ad aprire.
"Madonna Sforza, vuole ringraziarvi regalandovi questo vestito."spiega la domestica dopo essesi inchinata, glielo dà e sparisce. Gemma lo indossa poi va a guardarsi alo specchio. È lungo, azzurro e marrone. Prova delle acconciature, poiché non gliene piace nessuna decide di legarli in una crocchia ed andare a mangiare.
Gemma siede vicino ad Ippolita Maria; vedendo che Ferdinando non è ancora arrivato ne approfitta per parlare a Lorenzo. Con la confusione che c'è nessuno li sente.
"Capisco. Devo andare a chiedere perdono al Papa, però l'idra ha tante teste. E presto ci sarà un altro nemico."risponde stanco sistemando la pelliccia.
"Attirate il mostro fuori dal lago e fatelo colpire da altri. Non dovete farlo voi..."dice truce Gemma con sguardo complice. Le teste del mostro sono tante, ma la furia vendicativa di Lorenzo pretende il sangue dei nemici. Non gli interessa quanto tempo ci vorrà. L'aveva giurato sulla tomba del fratello... reciderà la testa principale e di conseguenza anche le altre moriranno. È una promessa.
Ferdinando convinto da Ippolita Maria e Ludovico Il Moro libera i prigionieri, tanto la gente di Firenze non smetterà. Continuerà a credere in Lorenzo. Anzi! Tenerlo prigioniero ai loro occhi lo fa sembrare ancora più vittima.
Lorenzo e Gemma tornati a Firenze vengono accolti in modo festoso dalla gente.
Tutti i Signori Italiani ed Europei sono sorpesi che Lorenzo abbia evitato altre guerre inutili. Specialmente quella della Francia nel volere invadere l'Italia! Il potere politico di Medici è aumentato anche in Europa... infatti Lorenzo viene soprannominato l'Ago Della Politica Italiana.
Gemma non è interessata ad essere famosa, perciò in accordo con Lorenzo fa apparire lui da eroe che ha salvato Otranto dall'invasione Turca. Venezia e Sisto sconfiggono la Turchia. Nel frattempo i Fiorentini festeggiano il ritorno del Signore Dello Stato accogliendolo come quando arriva Sisto. Piazza Della Signoria è piena di gente! Le ersone fanno perfino fatica a muoversi.
Gemma è solo un'illusa... sa quello che ha fatto Lorenzo nella Guerra Dei Pazzi, nonostante questo continua a volergli bene. Di quell'amore puro ed incondizionato che entrambi cercano, ma non possono avere. Perché Lorenzo ama Clarice; lei però continua ad avere alti interessi rispetto al marito... invece Gemma ha le stesse sue pssioni.
È arrivato Girolamo Savonarola, quel giorno tutta Firenze cambia. E lo stesso Gemma.
Lorenzo senza dire niente alla moglie stafacendo l'accordo per vendere sua figlia ai Salviati.
Clarice si sente stranamente felice... aiuta Lucrezia con la banca stando attenta ai conti. Fa tutto questo per Lorenzo, il marito ha bisogno del suo aiuto.
Lorenzo senza Clarice, Gemma e sua madre avrebbe fatto molta fatica a diventare la persona che è. Dietro ad un grande uomo c'è sempre una bravissima donna... in questo cao tre! E Lorenzo sa che è anche grazie al loro lavoro se lo chiamano Signore Dello Stato Fiorentino.
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