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27.SENTO E MALE E BENE...

Clarice il 12 mazo del 1479 partorisce Giuliano a Firenze... suo marito sta lottando insieme alla Francia contro Siena e Roma. La guerra si svolge a Colle Val D'Elsa. Dopo un assedio durato mesi i nemici conquistano il paese. In realtà sono gli stessi cittadini ad arrendersi al Duca Di Calabria e la mattina del 24 novembre annuncia che le guerre a Firenze sono finite, invita Lorenzo alle trattative di pace. Saranno tra Roma, Firenze e Siena. La Banca Medicea essendo quasi in bancarotta deve accettare di arrendersi, questa guerra ha fermato Firenze causandole una crisi economica e finanziaria. Papa Sisto è vecchio, dunque presto morirà. Lorenzo non perderà tempo di corrompere i Cardinali per l'elezione del nuovo Papa, vuole riavvicinarsi alla Chiesa... venderà Giulio e Giovanni per farli essere Cardinali.

Clarice è con Lucrezia nell'ufficio della banca, sta ascoltando la lezione.

"Aspettate. Vado a prendere degli altri quadernetti contabili. Non toccate niente."ordina severa prendendo una chiave dal cassetto della scri vania, intanto Clarice osserva la suocera curiosa andare e venire dalla stanza vicina. Porta i quadernetti contbili dalei.

"Immaginavo che foste ricchi, ma non così tanto. Sono tutti i quadernetti contabili?"

"No, Clarice. Sono i conti nascosti. Quelli che ho preso in prestito dai forzieri cittadini."

"Per preso in prestito... intendete rubato alle persone che vostro figlio e mio marito ha promesso di proteggere? Anche con la sua stessa vita?"

"Era iniziato tutto quando Lorenzo aveva 17 anni. La banca stava andno in bancarotta e Piero non sapeva dove prendere i soldi. Ho pensato di prenderli..."

"Avete rubato alla vostra stessa città. La gente chiama i Medici salvatori, invece siete solo degli strozzini. Aveva ragione Jacopo Pazzi."

"Non ho rubato. Volevo metterli di nuovo nei forzieri, nessuno l'avrebbe capito. L'avrei saputo solo io. Ma gli anni passavano. E dopo l'omicidio..."

"Anche Lorenzo è coinvolto? Non posso aiutarvi a rubare. Loro credono in voi."

"Nessuno lo sa. Ho mantenuto questo segreto per me. Fino ad oggi. Siete la prima a sperlo."

"Vi aiuterò finché la crisi non sarà risolta. Poi dovrete rimettere tutti i soldi nei forzieri. Fino all'ultimo fiorino. Va bene?"

"Vi ringrazio. Certamente. Non diteo a Lorenzo. Ne soffrirebbe. E per il rimorso rinuncerebbe alla Signoria. Ho rischiato la testa ogni giorno."spiega imbarazzata apendo la prima cartelletta per mostrarle delle tabelle.

"Sono cifre molto alte. Quanto dovete rimettee?"dice esitante Clarice. Ha paura di sentire la isposta della suocera.

"300.000 fiorini. È una grande cifra. Lo so. Non dite nulla. Ma Piero aveva altri figli."spiega rassegnata muovendo le palle dell'abaco. Maria è la sorella di Bianca e Lorenzo, ma viene cresciuta dallo zio Tornabuoni a Roma. Per questo i fratelli non l'hanno mai conosciuta.

"Cosa dovrei dire? Dopo aver saputo che rubate posso sopportare tutto."

"Mio marito, ha avuto un figlio illegittimo: Giovanni. Nessuno deve saperlo. Neanche Lorenzo."

"State tranquilla. Sarà il nostro segreto. Non dirò nulla. E Lorenzo sa chi sono?"

"No. E deve continuaare a non saperlo. È meglio. Anche erché penso che partirà per Napoli."aggiunge pensierosa Lucrezia aprendo un secondo quadernetto.

Nannina cresce Maddalena, è stata Lucrezia a portargliela quando era nata il primo figlio morto. Lorenzo non sapeva che sua moglie aveva partorito dei gemelli.

Clarice ripesa alla figlia morta.

Ricordo di Clarice

Io e mio marito siamo contenti di avere un'alta figlia: Luisa. Lorenzo la ama tanto.

Luisa nasce il 25 dicembre a Firenze, proprio lo tesso giorno della nascita di Nostro Signore; crediamo siamoun miracolo... infatti Lorenzo è molto protettivo e la ama più di sé stesso. Non se ne separa quasi mai.

Quando il padre di Giovanni muore, Lorenzo e Giuliano lo accolgono nella nostra casa. Studia le materie Umanistiche.

Siamo nel salone. Io, mia suoera e Bianca chiacchieriamo, Lorenzo gioca con Luisa, Giuliano parla del prossimo quadro fatto da Sandro e Giovanni legge un libro.

"Cugino, vorrei andare a Roma. Potete darmi i soldi che avete alla banca?"

"Perché, dvrei? Dammi un motivo... valido. Non vedi cosa sto facendo?"dice tagliente squadrando Giovanni. Già Lorenzo non sopporta il cugino, poi quando è con nostra figlia diventa irritato! Tutti li fissiamo stupiti.

"Voglio trasferiri a Roma, ma non posso farlo senza soldi. Capite?"

"Capisco perfettmente. Ma questo non è il momento giusto per parlarne. Domani andiamo alla banca. Adesso, fammi giocare con Luisa."

"Padre, andiamo a giocare sulla neve? Sapete quanto mi piace. Vi prego."

"Sì. Ma stai attenta. Non stancrti, prò. Hai voglia di fare un èpupazzo di neve?"

"Che bello! State tranquillo! Vado a prendere la pelliccia e delle carote!"esclama entusiasta correndo ad abbracciare suo padre.

Nostra figlia è morta di influenza, quando aveva 11 anni. Lorenzo diventa irascibile e scontroso. Luisa doveva sposare Giovanni Il Popolano, cugino di Lorenz e Giuliano. Ma purtroppo Dio decide che deve diventare un angelo.

Clarice guarda stanca i numeri. Le bruciano gli occhi. Vivi tra la carne e il cuore. Scorri in me, ad ogni mio respiro. Vedo quel dolcissimo sorriso infantile, sento la tua voce allegra. Pensa triste seguendo Lucrezia a casa.

"Zia, posso andare nella bottega di Botticelli con Lucrezia? Vorei vedere i quadri che ha fatto su Giuliano."

"Non da solo. Dovrai essere accompagnato dalla guardia. Il tuo cognome ti darà tanti nemici. Fiaschi, è pagato per proteggerci. Lorenzo ci ama."

"Ma... se prometto, di stare molto attento? Posso? Per favore... zia Clarice..."

"No, Giulio. Ti ho spiegato che è troppo pericoloso. Se morissi uccideresti tuo zio. Non sopporterebbe un altro omicidio. La morte di Giuliano l'aveva fatto impazzire."

"Capisco. Va bene. Andrò con lui. State tranquilla. Non dovete preoccuparvi."risponde arreso Giulio lasciando Clarice insieme alla suocera.

Clarce e Lucrezia prendono i bambini per coccolarli, dopo alcuni minuti arriva Lorenzo. Fa sedere Contessina sulle sue ginocchia. Ci gioca.

"Ho deciso di partireper Napoli. Voglio fare un'alleanza con Re Ferdinando."

"Non puoi partire per Napol. Ferdinando è spietato. Ti ucciderà appena arriverai al porto."dice sconvolta sua moglie e Lorenzo la accarezza tenero.

"Fidati di me. Devo sapere che partirò con il tuo amore. Per favore, Clarice."

"L'avrai. Come sempre. Ma non rischiare la tua vita inutilmente. Ti prego."

"Devotentare. Stai tranquilla. Tornerò presto da te e i bmbini. Andrò con Pitti."aggiunge incoragiante prima di stringerla. Poi va nella loro camera.

Il giorno seguente tutta la famiglia è nel cortile che saluta Lorenzo. Arriva anche Gemma. Clarice osserva suo marito ansiosa, lui sottovaluta il pericolo.

"Vale."saluta angosciata Gemma dopo essersi inchinata, viee imitata dagli altri.

"Stai attento a Napoli. Torna presto e... vivo. Non essere impulsivo..."

"Sì, madre. Voi, pensate alla nostra famiglia fino al mio ritorno."

"Zio, quando tornate vorrei venire alla banca. Se non vi disturbo."

"Certamente, Giulio. Non mi disturbi proprio per niente. Lo faccio con piacere."

"Torna presto da me. Prendi questa collana. Ti proteggerà. Visto che non credi più in Nostro Signore."ordina gentile al marito, mentre sfila la collana della rosa per metterla a Lrenzo. Lui le sorride e sale sulla carrozza seguio da Gemma. Finiti i saluti Clarice guarda sconsolata le guardie andare insieme al marito. Non avrebbe mai pensato di innamorarsi dell'uomo che è stata costretta a sposare. Ma l'amore non chiede il permesso, pretende e basta. Se ne frega dei pensieri!

Clarice veniva chiamata Rosa Spinosa proprio percé non si capiva mai cosa pensasse realmente... il marito con tanta pazienza viene bucato dalle sue spineed inizia ad amarle. Clarice capisce che e vale la pena.

Clarice aspetta suo marito con impazienza... i giorni diventano settimane; all'improvviso inizia a redere che Lorenzo e Gemma siano stati uccisi da Ferdinando! Ogni sera prega Dio di ricevere presto una lettera dal marito.

Lucrezia insieme allanuora ogni giorno si recano alle piccionaie per sperare di ricevere una lettera da Lorenzo o Gemma. Niente... messaggi.

Clarie cerca di restare calma, anche perché i nemici non aspettano altro che attacare!

Girolamo vuole diventare Signore Dello Stato Fiorentino... senza tener conto che Firenze ha una totale lealtà verso Lorenzo... farebbero qualsiasi cosa per lui. Anche sfidare Papa Sisto, se glielo chiedessero.

Clarice si illude che suo marito lascerà Lucrezia con loro, finché non sarà maggiorenne; invece lui sta già progettando di arla sposare con un parente di Francesco Salviati! Dopo questa cosa il matrimonio tra Lorenzo e Clarice andrà in crisi... suo marito farà sposare la loro figlia ancora bambina per il potere! Sarà questo a far infuriare Clarice. È ossessionato dall'essere dimenticato dopoché sarà morto. E lei non può assolutamente permettere che venda Lucrezia per una sua fissa.

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