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21.PIANTO OGNI ALTRO AVANZA; LA CONDIZION DEL VIVER NOSTRO UMANO.
La Congiura Dei Pazzi è stata in parte eseguita e Lorenzo vorrebbe essere morto insieme al suo amato fratello... risce a sopravvivere grazie al sacrificio di Francesco. E adesso vuole vendetta contro i responsabili. Li prenderà uno dopo l'altro per ucciderli... in realtà lo fa fare alla popolazione. Saranno gli stessi cittadini a consegnargleli. Altri verranno massacrarti.
"Non possiamo lasciare Giuliano nelle loro mani... devo andare da lui..."
"No, madonna Medici. Vogliono uccidere anche voi. Restate qua. Lasciate che se ne occupi vostro figlio. Vi supplico."dice ansioso Angelo, ma Lucrezia ostinata continuaa dare i pugni sul portone sbarrato.
Lorenzo appena smette di sanguinare afferra la spada.
"No, Lorenzo. Cosa vuoi fare? Non puoi affrontarli da solo. È troppo pericoloso."
"Clarice... spostati. Fammi uscire. Voglio andare ad ucciderli."ordina pazzo avvicinandosi con l'arma. E Clarice si rifiuta di spostarsi. La spinge lontano dalla porta... i presenti lo guardano impauriti. Non è mai tato violento con sua moglie. Lorenzo appena capisce cosa ha fatto si vergogna.
"Lorenzo... non ti farò uscire... hai capito? Spingimi ancora... fa niente..."
"Perdonami... Clarice. Non mi hai lasciato scelta. Devo vendicare mio fratello..."
"Se ne sono andati, messere. Potete uscire... gli uomini... sono scappati."
"Lorenzo, non possiamo fidarci. È una trappola. Stanno usando il bambino."
"E' un bambino. Lorenzo, fai attenzione. Ti prego. Non posso perderti."
"Non lo so, Angelo. Resta con loro. Vado a controllare."ordina rabbioso Lorenzo aprendo la porta. Prende il bambino dal vestito, intanto gli tiene l'arma puntata alla gola.
"Chi sei?! Dove sono andati?! Parla! Forza! Rispondimi! O preferisci venire ucciso?!"
"Niccolò Machiavelli. Francesco Pazzi è andato al suo palazzo e lo zio cerca di rivoltare la popolazione."
"Sei libero. Vattene. Forza. Ti so lasciando andare. Vai in Piazza Della Signoria e dii che sono vivo."ordina calmo lasciando Niccolo, il quale scappa; nel frattempo Lorenzo viene raggiunto da Sandro, Leonardo, Lucrezia, Lucrezia, Angelo, Clarice e altri sconosciuti.
Lucrezia corre dal padre.
"Padre. Cosa sta succedendo? Perché Sandro non voleva che venissi?"
"Sandro! Ti avevo chiesto di proteggere mia figlia! Jacopo vuole una rivolta! Lo devo fermare!"esclama mentre esce dalla chiesa. Le guardie portano il reso della famiglia Medici a casa, intanto Lorenzo si ferma tra a folla.
"LIBERTA'! A MORTE I MEDICI!"grida euforico Jacopo continuando a far girare il cavallo.
"LORENZO DE' MEDICI E' VIVO! NON L'HANNO UCCISO! PALLE!"urla emozionato Niccolò e Fancesco dalla finestra del Palazzo Della Signoria fissa terrificato suo cugino.
Lorenzo monta su un cavallo e torna in piazza.
"Se Lorenzo De' Medici è morto, quello sul cavallo nero deve essere un fantasma."commenta sprezzante una donna indicando Lorenzo. Al suo passeggio la folle si divide per fargli raggiungere Jacopo.
"Pazzi, avete fatto assassinare mio fratello in una chiesa! È sacra!"
"La ostra tirannia deve finire! E questo accadrà oggi! In un modo o nell'altro!"
"Avete commesso un crimine contro Dio! Vi concedo il permesso di andarvene!"ordina fiero Lorenzo e Jacopo non se lo fa ripetere. Galoppa lontano.
"LORENZO IL MAGNIFICO, HA COMPASSIONE DEGLI ASSASSINI DI SUO FRATELLO!"grida la folla, ma Lorenzo li zittisce.
"Il nome dei Pazzi deve venire cancellato da qualsiasi cosa! Non saranno mai esistiti! Bruciato tutto e portatemi i responsabili! Tutti! Anche Jacopo!"esclama furente alla folla, i quali iniziano a distruggere e bruciare... intato Lorenzo insieme alle sue guardie trotta nel Palazzo Dei Priori. Viene raggiunto da Sandro... l'amico lo fissa preoccupato.
"Lorenzo... ti supplico ferma questa crudeltà. Basta solo un tuo ordine..."dice ansioso guardandolo salire la scala. L'ui lo ignora e vedendo Francesco estrare il pugnale... spinge l'uomo contro alla parete.
"Prendo io il comando, Soderini. Chiamate un torturatore e fategli torturar i prigionieri. Devo sapere chi sono e persone coinvolte nel delitto."
"Subito. Certamente, messere. Vado immediatamente."rispode comprensivo prima di correre a cercare un torturatore... Sandro è sconvolto dalla sua crudeltà. Arrivano le guardie con Francesco, Puccio e Corso.
"Cercavno discappare. La folla li ha fermati. Siamo intervenuti perché volevano bruciarli."
"Francesco. Eraamo amici. Io ti amavo... coe hai potuto farlo? Dimmeo..."dice sconsolato osservando l'amico. Ho il cuore a brandelli. I suoi frammenti sono con lui... non posso incollarlo da solo... chi mi aiuterà a farlo? Non lo so... poprio... il cuore è spezzato... sono un corpo vuoto. Ferito e solo. Riflette depresso osservando Francesco.
"Le nostre famiglie sono rivali. Non posso tradire la persona che mi ha cresciuto."
"Impiccateli alle finestre. Ma prima dateli alla gente. Non intervenite."
"Medici... siete uno stupido! Il Papa non permetterà che ucciderete un ecclesiastico... vi farà la guerra! Firenze sarà scomunicata..."dice beffardo Francesco mentre un soldato lo porta in piazza. La folla inferocita gli taglia le gambe e Lorenzo non fa niente per fermarli. Guarda dalla finestra indifferente. Poi va al Palazzo Del Podestà. E cerca il torturatore nella sala interrogatori.
"E' coinvolta anche la Santa Sede. E Siena. Inoltre c'ntra pure Antonio Maffei Da Volterra."
"Bene. Grazie. Come ti chiami? Prigioniero."dice freddo avvicinandosi all'uomo.
"Uberto Salviati. Non mi pento di aver partecipato. Sei un tiranno."
"Attento a come parli. Stai parlando con il Signore Di Firenze. Rispettalo."ordina rude il torturatore dando ad Uberto un pugno sul braccio.
"Non è il Signore Di Firenze. Ma solo un traditore della sua stessa città."
"Quando hai finito dallo alla folla... loro sapranno cosa fare..."
"Non siete come vostro nonno. Ha avuto pietà di Albizi. Giuliano è morto."dice impassibile il prigioniero, intanto Lorenzo appena esce dall'edificio viene raggiunto da Guido.
"Venite. Vi porta dalla vostra famiglia. È pericoloso per voi stare in giro."
"No. Proteggi la mia famiglia. Non pensare a me. Soono in pericolo."dice ansioso per sua madre, Clarice e Lucrezia. Certo. Sono con Sandro, ma lui non è un soldato. Quando Guido se ne va Lorenzo viene aggredito da Jacopo. Combattono. L'acciaio delle spade stride metallico, nel frattempo le persone lanciano nei brucieri qualsiasi cosa possa venre incendiata.
"Mio nipote è un codardo! Tropp innamorato di voi per ucciderevi..."
"Jacopo, ho ordinato di distruggere qualsiasi cosa dove c'è il vostro nome. Nessuno si ricorderà della famiglia Pazzi. Non siete niente."risponde rabbioso ferendo Jacopo sul braccio, ma lui gli infila l'arma nel petto senza sapere che soto alla camicia ha la cotta di maglia.
"Tutti vi sotovalutano. Siete furbo. Moltissimo. Avete messo una cotta di maglia per non farvi uccidere. Quindi, lo sapevate? Chi è stato a dirvelo?"
"Galeazzo Maria... Sforza... mi aveva avvisato qattro anni fa diun attentato..."spiega ansimante rinfoderando l'arma, i soldati lo incatenano per impiccarlo insieme al cugino e a Francesco.
"Vieni con noi. Forza... sbrigati. Vedi quelle persone? Ti massacreranno..."
"Guardie! Prima i darlo alla folla portatelo fuori dalle mura! Deve dare l'ordine all'Esercito Papale di tornare a Roma! Vi aspetto al Palazzo Dei Oriori!"ordina crudele Lorenzo osservando la folla impaziente di massacrare il nemico dei Medici... la popolazione è più numerosa della nobiltà, anche i nobili appoggiano Lorenzo... ormai. Quaski tutti.
Le Guardie Cittadine portano il prigioniero fuori dalle mura Fiorentine, mentre Lorenzo torna al Palazzo Dei Priori. I congiurati pendono dalle finestre. Li osserva indifferente; entrato nel Palazzo Della Signoria raggiunge l'ufficio delle riunioni. Siede sulla sedia. Si comporta da Signore Della Repubblica Fiorentina: ha uno sguardo altezzoso e sprezzante. Hanno voluto non solo sfidarlo, ma anche uccidere il suo amato fratello. Ed è finita in questo modo.
I soldati fanno inginocchiare Jacopo davanti a lui. Fissa con odio il nemico.
"Mio nonno aveva un sogno... vedere Firenze unita. Odi così tanto il nome dei Medici da commettere l'omicidio di mio fratello... senza la popolazione siamo..."
"La popolazione va ove le conviene. Non è interessata ad idealizzazioni stupide."
"Senza la popolazione siamo insignificanti. E loro dicono il mio nome."
"Questi omicidi vi hanno corrotto. Voi, non siete come me. Giusto, Medici?"
"Lorenzo. Per favore, pensa alla tua anima... ascoltalo. Non commettere altri delitti... ferati. Ti supplico... finirai all'Inferno."dice sconvolta sua moglie. Sandro l'aveva portata per provare a convincerlo. Lui ascolta sempre Clarice, ma non qusta volta. Vuole il sangue dei responsabili.
"Fategli tagliare le orecchie dalle persone, poi impiccatelo insieme alla sua famiglia."ordina truce prima di alzarsi. Tornato a casa, quando vede Gulielmo e sua sorella piangere estrae la spada per puntarla contro di lui.
"Lorenzo, io non c'entro con l'omicidio. Credimi... avevo detto di smetterla..."
"Di fare che cosa, Guglielmo?! Quindi, sapevi tutto e non mi hai detto niente?!"
"Di non scherzare su questa cosa. Francesco diceva che voleva ucciderti quando era arrabbiato. Pensavo aveste litigato. Come potev saperlo?"
"Dovrei farti impiccare con il resto della tua famiglia... visto che sei sposato con mia sorella vi farò esiliare. Potrete tornare solo quando c'è la celebrazione del funerale... andatevene..."dice dubbioso abbassand l'arma. Bianca e Guglielmo vanno nella loro stanza a preparare i bauli per partire. Si trasferiscono ai confini dello Stato: Pisa.
Gli organizzatori dell'omicidio hanno fatto male i calcoli. Uccidendo Giuliano il potere dei Medici su Firenze invece di diminuire aumenta!
Lorenzo decide di sacrificare qualsiasi cosa per vendicare suo fratello. Tutti i responsabili devono venire uccisi, ma doveva ascoltare Francesco. Papa Sisto non dimenticherà l'omicidio di un ecclesiastico.
Dalla Congiura Dei Pazzi Lorenzo ne uscirà cambiato... la sua ossessione di vendicare il fratello trascinerà i famigliari in una lotta violenta e nella disperazione. Vivrà solo per commettere gli omicidi dei congiurati.
E Lorenzo abbandonerà non solo l'idea di una Firenze... ma anche che Dio lo ami. Cristo vedeva... sapeva... cosa stavano per fare i Pazzi ma non li ha fermati... se ne è proprio disinteressato! Tuttavia giocare a fare Dio porterà Lorenzo sulla strada sbagliata.. e dovrà pagare un prezzo molto alto. Annche se non sa ancora quale... la vendetta causa solo dolore aggiungendone altro al primo. Lui è un uomo quindi può sbagliare... non deve giocare a fare Dio.
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