19
19.PER MIA TROPPA SPERANZA...
Lorenzo era partito due giorni fa insieme al fratello. Sono giunti davanti alle mura di Milano. Le Guardie Cittadine aprono il portone per farli entrare.
I fratelli cavalcano fino al Castello Sforzesco, una volta dentro il parco engono accolti dagli Sforza. Ci sono: Galeazzo Maria, sua moglie Bona Di Savoia ed una figlia. Lorenzo insieme al fratello smontano dai cavalli.
"Benvenuti al Castello Sforzesco, messeri. Vorrei presentervi mia figlia Caterina."dice calmo Galeazzo Maria inchinandosi. Lo stesso fanno gli altri. Poi Lorenzo e Giuliano fanno il baciamano alle ragazze.
"Messeri, benvenuti."dice timida Caterina restando colpita da Lorenzo. È affascinata perché suo padre le ha raccontato tante stoie sul grande Lorenzo De' Medici.
Gli Sforza accompagnano i fratelli Medici nel salone. Lorenzo si ferma ad ammirare l'affresco. In corridoio ce n'è uno molto colorato e drammatico. La prte sopra raffigura il Paradiso Terrestre, invece sotto c'è l'Inferno. Loorenzo viene attratto da quattro uomini impiccati, sotto di loro dei demoni gli mangiano le gambe. L'affresco essendo colorato evidenza ancora di più la scena drammatica.
Lorenzo raggiunge gli altri. Siede vicino a Galeazzo Maria.
"Vi presento gli altri miei figli: Ippolita, Gian Galeazzo Maria, Bianca, Anna ed Ottaviano."dice impaziente di finire con i convenevoli, per parlare con loro. Lorenzo nel frattempo osserva Caterina. È una bambina. Ha capelli castani, lunghi, ricci, legati in una crocchia, occhi dello stesso colore e cicatrici. Indossa un vestito verde scuro.
"Venite. Lasciamo parlare vostro padre con gli ospiti. Forza. Caterina, anche te."ordina tenera Bona spingendo i figli fuori, Caterina li segue infastidita. Avrebbe voluto ascoltarli parlare. Non perché le interessi la politica, ma per curiosità.
"Vostra figlia Caterina, è ribelle. Vero? E posso sapere quanti anni ha?"
"Voi siete curioso, invece. 12. Molto ribelle, orgogliosa e vendicativa. Ho soddisfatto la vostra curiosità, Medici?"
"Avete ragione, Sforza. Sono molto curioso. È un mio difetto... penso."risponde allegro Lorenzo guardando la pianta nwl parco dalla porta finestrata.
"Mentre voi chiacchierate posso fare un giro nel parco? Non vorrei infastidire la vostra famiglia."
"Certamente. I Medici sono sempre benvenuti a Milano. Non dovete chiedermi il permesso."risponde contento Galeazzo Maria al ragazzo, Giuliano quindi esce nel parco.
"Ho visto l'affresco nel corridoio. Come potete aver fatto dipingere una simile crudeltà? Credo che l'arte debba avvicinarci a Dio."
"E' questo che ammiro di voi. La sincerità delle vostre parole. Il nostro Inferno si chiama Italia. I demoni raffigurano le guerre che ci sono nelle città."
"Grazie. Un significato olto profondo. E filosofico. Sì. Avete ragione. Le guerre portano solo morte senza risolvere il problema. Invce gli uomini impiccati?"
"Sono le città che restano senza soldi. Dunque impiccate dai debiti."
"Non condivido ma capisco il messaggio profondo che ci sta dietro."
"Lo so. La vostra richiesta di acquistare Imola è accettata. Vabene. Per educazione ascoltarò anche l'altra offerta. Ne riparliamo dopo il matrimonio. Intanto divertitvi."aggiunge sereno Galeazzo Maria offrendo a Lorenzo un forziere pieno di soldi.
"Grazie. E al matrimonio di vostra figlia ci sarà anche Ippolita Maria?"
"L'avevo invitata. Ma non so se lascierà Napoli. Oggi pomeriggio inizieranno ad arrivare gli invitati. Ci sarà anche Raffaele Riario. È nipote del Papa. E cugino di Girolamo."
"Ah. Papa Sisto è interessato a comprare Imola? Fose vuole darla al nipote."
"Non c'entrano Riario e suo zio. È un'altra persona. Ne riparliamo tra due giorni. Devo andare. Ci vediamo a cena."aggiunge accigliato prima di inchinarsi ed andarsene, intanto Lorenzo cerca suo fratello. È nella loro camera.
"Ho una brutta cosa da dirti... credo che Sisto voglia comprare Imola..."
"Pure la mia non ti piacerà. Ho appena visto l'Arcivescovo Riario scendere dalla carrozza. Se è come dici te dobbiamo stare attenti."risponde dubbioso Giuliano togliando la maglia resta mezzo nudo. È sudato.
"Va bene. Penso che dovremo aspettare fin dopo il matrimonio, per sapere la verità."
"Pensiamo alle cose importanti, piuttosto! Come fanno a vivere sempre con questo caldo umido?! Sono sudato fradicio! Vorrei tuffarmi nel fossato!"aggiunge scherzoso mettendosi la maglia pulita sulla spalla. Lorenzo ride insieme a lui. Entrambi vanno alla fontana che c'è nel parco per rinfrescarsi.
Dopocena Lorenzo è sfinito, perciò senza neanche cercare Ippolita va a dormire.
La mattina segente viene svegliato dalla voce di Galeazzo Maria, proviene dal parco.
"Vale, sorella. Non pensavo che veniste. Siete insieme a vostro marito?"
"No. Alfoso è dvuto rimanere a Napoli. Resto solo per il matrimonio poi riparto."spiega mesta Ippolita Maria. È triste di non poter restare con sua nipote. Lorenzo sentendo la voce dell'amica saltu su dal letto svegliando suo fratello. Si veste veloce.
"Fratello, cosa stai facendo? Perché ti stai vestendo rapido? È presto..."chiede assonnato guardando Lorenzo cercare tutti i pezzi per vestirsi. Dopo essersi vestito spazzola quei capelli intrattabili, sistemano la frangia dietro all'orecchio. In teoria dovrebbe tagliarli; essengo pigro li fa crescere tanto, finché non raggiungono l'estremit dell'orecchio. Quasi da poterli legare per farci un codino.
Lorenzo senza rispondere al fratello corre nel corridoio del salone, prima di entrare si calma. Sonno anni che non vede l'amica.
Lorenzo entra nel salone, quando vede Ippolita Maria è sorpreso di trovare una donna forte e fiera.
"Medici. Se volete sedervi stavamo per mangiare. Mia sorella è appena arrivata."spiega confuso Gleazzo Maria notando gli sguardi imbarazzati di Lorenzo e sua sorella.
"Medici. Quanto tempo è passato dall'ultma volta che ci siamo visti."aggiunge meravigliata Ippolita Maria inchinandosi per xsalutare l'amico. Anche lui è cambiato. Lo trova più sicuro di sé.
"Avete ragione. Stavate andando a Napoli. Eravate nervosa. Anni."risponde euforico sedenosi vicino ad Ottaviano, infilza la carne.
"Zia, mi passi una fragola?"domanda edcata Caterina, intanto Lorenzo guarda Ippolita Maria. Arriva Raffaele.
"Arcivescovo, vuole mangiare con noi? O preferite che vi faccia portare la colazione nella vostra stanza?"domanda apprensiva Bona al ragazzo.
"Non serve, ma grazie dell'interessamento. Mangio con voi."dice perplesso di vedere Lorenzo.
"Va bene. Bianca, avvicinati a tuo padre. Anche voi, messer Medici."
"Cosa ci fa lui? È per il nostro saccordo? L'avete avvisato?"
"E' amico della nostra famiglia da anni. Non ci vedo niente di strano."risponde irritato Galeazzo Maria. Odia quando qualcuno ha dubbi sulla verità. È sincero. Non dice bugie su queste cose. E il ragazzo sembra tranquillizzarsi.
Finita la colazione, mentre arrivano gli ultimi invitati; per il matrimonio Ippolita Maria passeggia con Lorenzo nelle strade affollate.
"Non ho mai smesso di pensarvi per un giorno. Quando ho sapto del vostro matrimonio pensavo fosse meglio evitare messaggi inappropriati."
"Anche per me è lo stesso. Avete fatto bene. Ho una moglie gelosa, so che si preoccupa."
"Siamo cambiati. Governiamo due dei più importanti Stati Italiani. Siete famoso, sapete? Spesso sento parlare del compassionevole Lorenzo De' Medii."dice nostalgica Ippolita Maria. Un ervo galoppa da loro.
"Il padrone vorrebbe che lo raggiungiate nel suo studio. Usate questo cavallo."dice accaldato l'uomo, mentre osserva Lorenzo montare sul cavallo.
Lorenzo galoppa fino allo studio di Galeazzo Maria gnoramndo gli invitati. Ansioso corre dentro e trrova l'amico con un uomo arrestato dai soldati.
"Medici, cosa dovrei fare con questo traditore? La lergge dice di impiccarlo."
"Abbiate pietà, Sforza. La legge deve e può venire cambiata se è sbagliata."
"Aveva rgione, mia sorella. Siete compassionevole anche con chi non lo merita. Soldati liberatelo."
"Avete fatto la scelta giusta, Sforza. Essere spietato non porta mai a niennte di buono."
"Per questo ho chiesto a voi. Ci vediamo nella Cappella Portinari, Medici."aggiunge rilassandosi Galeazzo Maria e Lorenzo dopo essersi inchinato va alla Basilica Di Sant'Eustorgio nella Cappella Portinari. Siede vicino a Giuliano. Entra Caterina insieme al marito. Il matrimonio viene celebrato da Raffaele.
Lorenzo osserva Girolamo. Ha i capelli neri, lisci e gli occhi marroni. Caterina arrivandogli alla pncia deve inchinarsi per riuscire a baciarla.
Lorenzo intanto pensa alla figlia che sposerà un parente del Vescovo Salviati. Intanto Caterina insieme al marito si volta verso gli invitati. Resterà a Milano fino il 1477. Ma nel 1476 prima della messa di Santo Stefano, Galeazzo Maria viene ucciso da alcuni nobili. In questo modo l'alleanza con Firenze e Venezia finisce.
Lo Stato Fiorentino è solo contro le città nemiche... Livorno e Siena sono pericolose.
A Lorenzo manca Ippolita Maria, le aveva promesso di scriverle qualche volta. Ma non lo fa per paura che Clarice diventi gelosa come con Lucrezia.
Lorenzo dopo il matrimonio della sorella la vede poco, intanto Francesco ha fatto da padrino a Lucrezia.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro