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XI

La mattina dopo mi sveglio di soprassalto verso le 6. Mi alzo, controllo l'orologio e il calendario e mi preparo silenziosamente per andare da Ben.

Il patto con i miei genitori era, oltre che mi sarei fatta chiamare Giad a vita, ma anche che non avrei dovuto svegliare i miei genitori e sarei dovuta andare da sola. Mi piace questa libertà che mi danno, cosí posso fare quello che voglio.
Lascio un biglietto sul tavolo dei miei con scritto che sono uscita, esco e aspetto l'autobus alla fermata del bus.

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Arrivo all'aeroporto con mezz'ora di anticipo e mi siedo su una panchina all'interno dell'edificio. Nonostante sia estate e di pomeriggio ci siano 40 gradi, la mattina presto fa veramente freddo!
Cerco Ben, Martin, Andrew e Tom tra la folla, inutilmente. Due ragazze si siedono accanto a me, ma mi ci vuole del tempo per capire chi sono:Fede e Pizza. Scommetto che anche loro stanno cercando i ragazzi.

P:"Io in realtà li ho visti, stanno prendendo i biglietti"

G:"Perché non me l'hai detto?! Ci manca solo che partono senza darci la possibilità di salutarli!"

Forse in questo modo pensano di non farci soffrire, ma si sbagliano, peggiorano solo le cose.
Ci alziamo tutte e tre e iniziamo a cercare i ragazzi. A un certo punto qualcuno mi tocca la spalla e caccio un urletto.

B:"Scusa, non volevo spaventarti..."

G:"Ben!"

Lo abbraccio forte. Non voglio piú lasciarlo andare, non voglio che parta, nom voglio tornare alla monotonia della vita senza di lui. Come vorrei far fermare il tempo in questo momento, ma non posso. Non ho il controllo del tempo, purtroppo.
Si stacca dopo piú o meno un minuto e mi sorride.

G:"É il sorriso piú falso che io abbia mai visto. Non sei bravo a mentire. Ti prego non partire, non lasciarmi qui!"

Ho le lacrime agli occhi. Lo guardo tristemente. Il suo viso si illumina e si china verso la valigia.

B:"Tieni. Lo so che é una cavolata, ma..."

É un cuscino a forma di cuore con scritto 'ti amo, non dimenticarlo'. Gli sorrido e gli dico un fiebile 'grazie'. Mi bacia. Rimaniamo attaccati per il tempo che a me sono sembrate delle ore, fino a quando il padre non lo richiama.

B:"Devo andare..."

G:"Buon viaggio, amore"

Gli do un bacio sulla guancia e si allontana. Con il padre vedo anche Martin e Andrew. Tom invece si sta abbracciando Fede. Quanto sono dolci!

F:"Tom non andare ti prego!"

T:"Devo andare per forza Fede, non ho altre alternative. Non ti dimenticherò mai"

Si staccano e Tom si avvicina al padre di Ben. Io vado affianco a Federica e le porto il braccio attorno alle spalle. Sta provando a trattenere le lacrime, come me. Mi guarda e mi abbraccia. Ale si unisce al nostro abbraccio e lí crollo. Crolliamo tutte e tre, in realtà. Ci sciogliamo dall'abbraccio e guardiamo fuori dal vetro della stanza dove c'é l'aereo dei ragazzi. Appena é volato via, la madre di Fede ci viene vicino e ci chiede se vogliamo un passaggio per casa. Accettiamo ed entriamo tutte in macchina.

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Dieci mesi dopo...

Ebbene sí, sono andata avanti con la mia vita. Dono diventata piú carina (prima ero moooolto brutta, ve lo assicuro!), i ragazzi pendono dalle mie labbra ma li ho rifiutati tutti. Nel mio cuore c'é sempre Benedict! Non c'é un giorno in cui non penso a lui. Ci sentiamo per telefono, ovvio, ma incontrarlo di nuovo sarebbe fantastico. É per questo che sono riuscita a convincere i miei genitori a portarmi a Londra se avessi avuto voti molto alti al primo anno di Liceo e se avessi preso almeno un 10 in pagella.
Sono di fronte alla professoressa che dovrebbe ridarmi i risultati delle pagelle. Prendo tremante il maledettissimo foglio e scorgo uno, due, tre 10! Non ci posso credere! Tre dieci al Liceo Classico non é da tutti! Saltello per tutta la stanza come una pazza! Peccato che non posso esultare con nessuno nella scuola, Fede é al Liceo Scientifico e Ale é al linguistico, quindi decido di chiamare Pizza per sapere a che punto stanno.

G:"ALE, INDOVINA?!"

P:"Hai preso un 10 e puoi andare a Londra?"

G:"Tre 10, per la precisione! E sí, vado a Londra!! Tu quanto hai fatto?"

P:"Nessun dieci, a malapena un 9 e il resto tutti sette e otto. Cavolo, sono felicissima per te, sarei voluta venire anche io con te, ma con questi voti i miei non mi ci fanno andare..."

G:"Noo, io volevo andarci con te! Per caso sai Fede quanto ha preso?"

P:"Si, nessun dieci e tutti nove. Nemmeno lei a Londra. A proposito, saluta Andrew da parte mia e Tom da parte di Federica, mi raccomando! A Andrew dí che sono andata avanti, che ora ho un altro ragazzo. Se stessi ad aspettare a lui, invecchierei!"

G:"Ok, riferirò. A presto Pizza!"

Riattacco e mi avvio verso casa per fare le valigie e riferire i voti della pagella ai miei genitori.

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Scendo dall'aereo, recupero la valigia ed esco dall'aeroporto.

G:"Londra, finalmemte ci incontriamo!"

Mi viene un'idea e invio un messaggio a Benedict.

G: Ciao Ben, dove abiti?

B: Royal Street, perché?

G: No, chiedevo.

Prendiamo un Taxi e andiamo in albergo. I miei rimangono a dormire e mi lasciano il pomeriggio libero, perciò decido di attuare il mio piano. Esco dall'hotel e chiamo un Taxi.

G:*Royal Street, per favore*

Invio un messaggio a Benedict in modo da attuare il mio piano.

G: Esci fuori di casa e aspetta sulla porta.

B: ?

G: Fallo e basta.

B: ok.

Arrivo a destinazione e faccio fermare il Taxi, pago ed esco. Di fronte a me vedo un Ben incredulo, con la bocca spalancata e gli occhi sgranati. Mi butto su di lui.

G:"Piaciuta la sorpresa?"

B:"Puoi dirlo forte! Mi mancavano i tuoi abbracci"

G:"A me mancavi tu"

Mi bacia. Mi mancavano troppo i suoi baci, i suoi abbracci, i suoi occhi...

Chiama subito Andrew e Tom e da loro appuntamento al London Eye, poi rientra in casa un secondo e torna subito da me.

B:"Scusa, ho avvertito i miei che stavo per uscire"

G:"Ti prego, parliamo inglese: siamo a Londra, non in Italia!"

Ci avviamo mano nella mano verso il London Eye e ci aggiorniamo su quello che abbiamo fatto durante l'anno, chi abbiamo conosciuto ecc... Non creod di aver mai parlato cosí tanto inglese senza tentennare.

Arrivati, ci sediamo su una panchina e osserviamo il London Eye.

G:*É meraviglioso!*

B:*Mai quanto te*

Appoggio la testa sulla sua spalla e mi bacia la fronte. Un urlo ci riporta alla realtà, mi giro e davanti a me vedo Tom e Andrew. Corro ad abbracciarli.

G:*Mi siete mancati ragazzi! Ho un messaggio per ognuno di voi!*

T:*Sei mancata tanto anche a noi, Giada!*

Ci sediamo sulla panchina dove eravamo prima io e Ben.

G:*Per Tom: Fede é ancora follemente innamorata di te, non ha avuto altre storie né altro. Per Andrew: Ale si é messa con un altro. Mi dispiace tantissimo...*

A:*Fa niente, tanto lo sapevo che non avrebbe funzionato tra noi due*

B:*E tu invece mi ami ancora?*

G:*Se non ti amassi piú credi che avrei fatto piú di 1000 km dall'Italia solo per venirti a trovare?*

Mi bacia e Tom e Andrew applaudono,evidentemente contenti per noi.

G:*Prometto che d'ora in poi vi chiamerò piú spesso, ci sentiremo ogni giorno, ma per ora sono a Londra, solo una settimana, ma sono a Londra! Con voi!*

Li abbraccio tutti e sorridiamo. Non li abbandonerò mai piú, non scioglierò mai quell'abbraccio che ci terrà legati per sempre.

Fine

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