I
Sento un suono provenire da un luogo indefinito. Piano piano mi riesco ad alzare e vedo che é colpa della sveglia. Maledetta, stavo facendo un sogno meraviglioso! Mi alzo, guardo l'ora: le 8:00. Mi sorge un dubbio, cosí vedo il calendario: lo sapevo! GLI ESAMI!!! Sono in super-ritardo, devo essere a scuola per le 8:30! Corro in bagno, mi lavo e mi vesto in 10 minuti. Cavolo, non ce la farò mai, sono le 8:10 e non ho ancora fatto colazione! Stranamente ancora non sento i miei genitori lamentarsi, cosî vado in camera loro. Stanno dormendo come due bambini. Perfetto, nemmeno loro si sono ricordati che ho gli esami oggi! Vorrà dire che prenderò l'autobus. Chiamo una mia compagna di classe e le chiedo se hanno già iniziato, ma mi risponde di no, per fortuna.
Arrivo a scuola 5 minuti prima degli esami, cosí ho un po' tempo per parlare con i miei compagni. Poi, a qualche metro da me, vedo Marco, il mio ragazzo. Non ci vediamo quasi mai, ma quando ci incontriamo é sempre per caso; gli corro incontro e lo abbraccio. Lui é piú basso di me, ha i capelli marroni e gli occhi color nutella. Anche lui porta gli occhiali. In pratica é me versione maschio, solo che lui é piú dolce di me, piú educato e piú spiritoso. Ci facciamo gli auguri a vicenda e mi vibra il telefono: é Libero, mi manda un grande in bocca al lupo per gli esami. Non sono veramente spaventata per lo scritto, é per gli orali che ho paura!
Qualche giorno dopo arrivano i risultati degli esami: 10! Sono stata ammessa alle scuole superiori con 10! Ancora non ci credo, cerco la mia migliore amica tra la folla di ragazzi e la trovo, finalmente. Ha un sorriso a 32 denti.
"Otto! Ho superato l'esame magnificamente!"
"Sono felicissima per te, io sono uscita con 10!"
Ci mettiamo a saltare come due svitate con qualche problema mentale fino a quando non arriva un mio compagno di classe a vantarsi del fatto che lui ha preso 10 e lode. Lo scanso. Non me ne frega piú di tanto, l'importante é che sono passata!
Cerco Marco, ma non lo trovo.
"Ale, hai visto per caso Marco?"
"In realtà si, stava insieme a qualche sua amica piú o meno lí" e indicò un punto non lontano da noi. Lo cerco con lo sguardo, inutilmente.
"Pizza, che ne dico se andiamo a festeggiare al mare? Ora?"
Per me la mia migliore amica ha due nomi: o 'ale' o 'pizza'. Non chiedetemi il perché, sarebbe troppo complicato da spiegare.
"Dico che é un'idea perfetta! Te lo stavo per proporre io"
"Chiamo i miei e glielo dico, poi andiamo"
Mi risponde mia madre e le chiedo se posso andare al mare con Ale e lei, ovviamente mi risponde di si, ma non prima di avermi chiesto quanto avessi preso! É strafelice del 10 e mi promette che l'anno prossimo se uscirò dal primo anno di classico con dei voti alti mi manda un mese a Londra, la città dei miei sogni.
"Andiamo?"
"Certo, aspetta solo un attimo, voglio salutare i miei compagni".
Non mi sono mai veramente affezionata a loro ma é buona educazione salutarli prima di non rivederli mai piú. Non credo che piangerò per loro.
Sono tutti raggruppati da una parte e si stanno salutando. Mi unisco a loro. Non ci credo, le lacrime vogliono uscire! Glielo impedirò in ogni modo possibile. Mi abbracciano tutte le ragazze. Questo non aiuta. Loro non piangono, perché dovrei farlo io? Mi allontano da loro il piú in fretta possibile e mi avvicino ad Ale.
"Possiamo andare" dico, e ci avviamo beatamente verso la spiaggia.
"Giada! Giada!"
Mi giro e vedo Marco. Mi si illuminano gli occhi e lo abbraccio. Ebbene, tutte le lacrime che avevo trattenuto fino ad ora escono e mi sfogo sulla sua spalla. Il solo pensiero di non fare piú la stessa classe di quegli imbecilli, di non poter piú rivedere Marco di fronte alla scuola e di non poter tornare a casa insieme a Pizza mi rattrista in modo tremendo. Io mi sfogo e lui mi lascia fare.
"Amore tranquilla, ti prometto che ci rivedremo piú spesso sia st'estate che durante l'anno scolastico"
Lo spero cucciolo mio, lo spero tanto.
Ale farà il linguistico, dall'altra parte della città. Marco lo scientifico. Se non avessi il cellulare credo che nei prossimi anni non li potrei piú rivedere. Che cosa brutta...
Mi stacco da lui, lo saluto e continuo a camminare con Pizza verso la spiaggia.
"Liberaaa, niente piú compiti, niente interrogazioni, niente sveglia che ti rompe le scatole la mattina, solo pace assoluta per due mesi interi!"
Non avevo mai visto Ale piú felice di oggi.
"Lasciamo tutta la roba alla palma e andiamo a farci un bagno, Ale, che ne dici?"
"Dico che oggi hai belle buone idee"
"Ma io ho SEMPRE buone idee"
Ridiamo di gusto. Mi piace scherzare con lei.
"L'ultima che si tuffa é una sogliolaaa"
Mi metto a correre come se non ci sia un domani e arrivo per prima all'acqua.
"Sei troppo lenta, ti meriti una bella ice buckett challenge"
Prendo un secchiello trovato a caso sulla sabbia e lo riempio d'acqua.
"Nomino quella peste della mia migliore amica e Niall Horan"
Lei ama gli One Direction. Io no. Non ho niente contro di loro, é solo che non mi piacciono le loro canzoni. Io adoro i Modà, li conosco da quando avevo piú o meno 10 anni e da lí non li ho piú lasciati. Mi hanno capita senza conoscermi. Siamo diversissime io e Ale, ma forse é per questo che siamo migliori amiche: gli opposti si attraggono.
Le butto l'acqua addosso. Rabbrividisce e mi fa uno sguardo torvo. Potrei morire dal ridere, ma preferisco aspettare il mio turno della ice buckett.
"Chi nomini prima della secchiata?"
"Nomino Katniss Everdin, Harry Potter, J.K.Rowling e Marco Papa (se non sapete chi é cercate su Google). VAI CON LA SECCHIATA!"
É gelata! Non so nemmeno che faccia io abbia fatto, ma so che eé divertente perché Ale sta ridendo come una matta. Giro lo sguardo dietro di lei e vedo una figura sfocata. Credo sia un ragazzo, non lo so concertezza, non ci vedo da lontano senza occhiali.
"Che guardi?"
"Niente, stavo vedendo se...."
Approfitto della sua distrazione e la butto in acqua. Ha una faccia come a dire 'ti uccido stanotte!'. Le scoppio a ridere in faccia.
"Non é divertente!"
"É vero, hai ragione, scusa.....é esilarante!"
Guardo ancora dietro Ale e quel ragazzo di prima mi sta ancora guardando. O almeno credo che stia guardando me.
Usciamo dall'acqua verso ora di pranzo, ci facciamo una doccia veloce allo stabilimento e ordiniamo delle pizze da mangiare in spiaggia. Mentre aspettiamo parliamo dell'amore impossibile di Pizza verso Niall Horan. Cavolo, lei é la prova vivente che le persone si possono innamorare dei propri idoli!
Ci abbuffiamo come se non avessimo mai mangiato della pizza in vita nostra e, finito di mangiare, torniamo alla nostra palma. Giochiamo a UNO per una mezz'oretta. É il nostro gioco di società preferito. Dopo la mia ennesima vittoria, ci distendiamo sulle sdraio. Ale si addormenta, mentre io divoro il primo libro della mia lista 'libri da leggere assolutamente prima di morire'.
Mi sento osservata. Odio quella sensazione, io lo chiamo 'il mio sesto senso' ma che in realtà non lo é affatto. Alzo gli occhi dal libro e mi ritrovo davanti un ragazzo meraviglioso: capelli castano chiaro, occhi grigio-verdi, zigomi... che dire degli zigomi... wow! Mi sento come se fossi attratta da lui. Credo abbia la mia età, piú o meno. Non mi sembra italiano.
"C-ciao"
Ci ha messo trent'anni a dire 'ciao'. No, non é per la vergogna. Beh, forse anche per quello. Ma quel suo 'ciao' mi ha fatto capire che non é italiano.
"Ciao. Io sono Giada"
"P-piacere, io sono Benedict. Benedict Cumberbatch"
"Inglese?"
Fa una faccia strana, tra il dubbio e l'incertezza. Provo a riformulare bene la domanda.
"Sei inglese?"
Sembra aver capito, stavolta.
"Ah, sisi, vengo da Londra"
Viene da Londra!! La mia città preferita! Non ho mai dubitato della bellezza degli inglesi e dell'Inghilterra, ma lui é la prova che gli inglesi sono tutti bellissimi. Vabbe, a parte il principe Carlo, ma lui é un'eccezione. Gli sorrido amichevolmente.
"Ciao Benedict, sei qui in vacanza?"
Se mi dice di sí giuro che potrei urlare: chi mai verrebbe in una città schifosa come la mia, proveniendo da una delle città piú belle al mondo?
"Ehm, si, sono in vacanza con i miei genitori"
Trattieniti dall'urlare Giada, trattieniti! Però, non é male con l'italiano!
"Adoro gli inglesi. E soprattutto Londra! Com'é? É bella?"
"Oh si! É una delle città piú belle che io abbia mai visto. Però pure la tua città non é male"
"Grazie, ma mi sono stufata di abitare qui, io voglio viaggiare intorno al Mondo e stanziarmi per sempre a Londra!"
Non credo che abbia capito, ha la faccia da chi non ha capito molto ma mi sorride, come per dire 'non ho compreso niente di ciò che hai detto ma ti sorrido per sembrare intelligente'. E maledettamente bello, aggiungerei io!
"Quanti anni hai?"
Se ha la mia età giuro che lo obbligo a diventare il mio migliore amico.
"Ho 13 anni, a luglio ne faccio 14"
"Ripetimi il tuo nome, per favore"
"Ehm... Benedict... Per gli amici Ben, dicono che é piú facile da pronunciare..."
Benedict... Beh, caro mio, credo che questo sarà l'inizio di una grande amicizia.
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