Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 4: La minaccia in città

Atsushi, Maeko e Shinara si erano spostati in città. La gente correva impanicata per le strade illuminate.
I 3 si trovavano su un palazzo abbastanza alto. Li avrebbero avuto una migliore visione dell'area circostante. Atsushi vestiva un kimono bianco con un motivo simile a petali alla base, quale ondeggiava con la leggera brezza serale.
Ai piedi, invece portava dei Geta tradizionali.
Maeko portava dei pantaloni con motivo militare, degli stivali scuri e una semplice canotta nera. Shinara invece aveva un vestito con colori tendenti al blu, con nastri sfarzosi. Il tutto era inoltre coronato con un laccio dorato sopra la minigonna bianco latte.
<Atsushi, sei sicuro che da qui riusciremo a trovarli? Non c'èmodo di trovarli in mezzo a questa confu->
Shinara non riuscì neanche a finire la frase che subito un'esplosione dirompente attirò l'attenzione di tutti.
Erano più o meno a 400 metri da lì, tuttavia era ben chiaro dove si stessero svolgendo i casini.
<It's Showtime!> Affermò Atsushi, prima di attivare il suo quirk.

La sua visione a lungo raggio puntò un enorme creatura, le quali dimensioni non erano più piccole di quelle del locale di una taverna.
Ricordava le sembianze di un enorme cane, forse un mastino, completamente nero che stava sfondando e rosicchiando macchine qui e là
Sotto di lui, Atsushi squadrò un individuo che camminava come se nulla fosse.
Questo indossava un cappello, che ricordava uno di quelli indossati dai cowboy, una mantella di pelle marrone e varie placche metalliche su braccia e gambe.
<Trovato!> Disse Atsushi.
Spiegò alle ragazze la descrizione e la posizione esatta dei villain.
<Dobbiamo evitare che ci vedano. Ad occhio e croce, dovremmo metterci almeno 3 minuti a raggiungerli.> Aggiunse lui.
In quel momento Shinara allungò la mano davanti a sé. Questa cominciò a brillare e dopo poco si generò una sorta di volpotta sbrilluccicosa a nove code.
<Lei è Nini, forse ci potrebbe essere utile con il movimento.> Disse la ragazza. Maeko era completamente andata, la adorava. Ma tipo troppo carina. Atsushi, vedendo la volpe, abbozzò un'idea.

<Posso darvi la possibilità di avvicinarvi a loro, magari se riuscite a concentrarvi sul cagnolone io potrei-> Stava per concludere Atsushi.
Un enorme sfera di energia colpì un palazzo poco distante da loro. Questo fu completamente distrutto.
Dannazione, li avevano scoperti?
No, non ancora. Probabilmente era solo un'esca per fare casino.
<Posso attirare l'attenzione dei due e lasciare uno spiraglio per voi. Ho solo bisogno di un favore da parte di voi due.> Finì Atsushi.
Atsushi aveva chiesto ad ognuna delle due di creare una sfera ciascuna. Queste erano grandi circa quanto un pugno ed erano pensate per resistere ad un primo urto senza frantumarsi.
Poi le Shinara si sedette a cavalcioni sulla volpe. Lei sarebbe stata la prima a partire. Appena la prima sfera avrebbe impattato questa sarebbe dovuto schizzare raggirando i cattivi, mentre Maeko sarebbe partita subito dopo.
<Non fare mosse pericolose!> Disse Atsushi a Shinara. Non si sarebbe mai perdonato se qualcuno si fosse ferito per causa sua. Prima di tutto i suoi amici. Dopodiché si limitò a fissare il cane e il pistolero.
Non sapeva se c'è l'avrebbero fatta. Tuttavia sapeva una cosa. La Tecnica che aveva in mente poteva funzionare solo se questa fosse nella diretta traiettoria dell'uomo.
Doveva porre delle condizioni e calcolare bene la traiettoria, tuttavia ora doveva aspettare ancora qualche minuto.

Le due sfere erano in posizione.
Prese quella di cristallo in mano.
Ad Atsushi erano sempre piaciuti gli sport, fin da quando era piccolo. Il basket era il suo preferito, ma c'era un'altro sport che gli piaceva.
Mentre si allenava a pallacanestro, si era messo a seguire gli allenamenti di una piccola squadra di baseball.
Allora, uno dei giocatori era impossibilitato a giocare, prima di una partita, per una storta gravosa alla caviglia. Atsushi aveva 13 anni e si sentiva piccolo in mezzo a tutta quella gente.
In quel momento lo fecero scendere in campo. Lo aveva adocchiato il coach della squadra tra tutta quella folla.
Sapeva infatti che lui, si era allenato anche con gli altri giocatori e con cui, al tempo aveva instaurato un bel rapporto di amicizia. Il ricordo della gente che acclamava, l'odore di sudore, la tensione, il tremolio dell'aria. In quel momento gli parve di riassistere alla stessa identica scena.
Lanciò con forza la sfera in aria esattamente sulla sua testa.
Chiuse gli occhi e attivò il suo quirk.
L'avrebbero vista arrivare, ma era parte del suo piano.
Aspettò che la sfera fosse al suo punto più alto, per po aprire di colpo gli occhi.
La direzione, la forza, la traiettoria. In pochi istanti queste informazioni vennero recepite dal suo cervello.
Maeko fece qualche passo indietro.
Shinara si preparò a partire.
Il sangue di Atsushi ribollita per l'emozione. Come poteva, un così vago ricordo fargli provare una sensazione così eclatante?

La sfera tornò giù, Atsushi allora impugnò l'enorme spada, mostrandone il piatto.
La sfera si parò davanti a lui, le sue braccia si irrigidirono e la vita si contorse di lato.
Atsushi colpì la sfera con la spada, usandola come una mazza e scagliando il proiettile con una forza e precisione tale da rimanerne stupefatti. Un rumore sordo si propagò nell'aria, diffondendosi a macchia d'olio nella zona sottostante.
Fu in quel momento che Shinara partì a cavallo della volpe, evitando di esporsi alla vista dei due per aggirarsi, scendendo dal palazzo con movimenti leggiadri, sfruttando le scanalature che questo offriva.
<Home run!> Disse Atsushi, subito afferrando la seconda sfera e la scagliandola come la prima.
Quella di cristallo era un diversivo, mentre l'attacco vero e proprio era la seconda, quella di roccia. Tuttavia, come nella rapida successione di due proiettili, la differenza era non stava nell'aspetto, ma nella composizione.
In lontananza il tipo notò il proiettile.

Atsushi riuscì a leggere il labbiale dell'uomo appena in tempo, per sapere che il piano era fallito.
Tuttavia Atsushi non era stato così furbo da aspettarsi ciò.
<Rover. Spara.> Disse il villain.
Subito l'enorme bestia sparò una enorme sfera di energia diretta verso la cima del palazzo. Le due sfere furono obliterate. Il cervello di Atsushi allora recepì un solo messaggio.
"Siamo morti."
Tuttavia il suo corpo reagì da solo.
Afferrò la spada, poi prese Maeko in spalla e si gettò dal palazzo.
<ASPE-. COS-> Neppure la ragazza era riuscita a capire cosa fosse appena successo, se non che ora stavano cadendo nel vuoto.

Atsushi allora, afferrò la spada con la mano libera e la conficcò nel palazzo, rimanendo attaccato. La cima del palazzo scomparse completamente in un esplosione devastante.
Si erano decisamente salvati per poco.
<Akiyama, stai bene?> Disse Atsushi.
Lei era semplicemente scossa.
<Aspeh... Uhg... Ah si si sto bene...>
Shinara, sentendo l'esplosione, aveva guardato il palazzo trattenendo il respiro. Tuttavia, vedendoli sani e salvi si rassicurò, anche se il suo cuore aveva saltato un battito.
<Dobbiamo muoverci da qui, se ci spara siamo morti.> Disse Atsushi, issandosi al contempo sulla spada e poggiando i sandali sull'elsa.
In quel momento il villain impugnò due pistole, tirandole fuori dalle fondine poste sulla sua cintura e le puntò verso i due ragazzi.
Allora, in un lampo abbagliante, una enorme colonna di fuoco colpì in pieno Rover.

Endeavor comparve da un vicolo, utilizzando le fiamme per volare.
Si avvicinò ai due ragazzi.
<Rapporto?> Chiese lui.
Lo sguardo truce di quell'uomo metteva un attimo in difficoltà il rosso.
<I nemici avvistati sono due. Il cane riesce ad emettere una simil energia dalla bocca ed è in grado di spararla causando gravi danni. Sul secondo non abbiamo informazioni, mi dispiace.>
Disse Atsushi con tono formale.
<Siete degli studenti. Avete fatto un buon lavoro, ma ora mettevi pure da parte e lasciate il lavoro ai pro hero.> Disse l'eroe serio.
Atsushi era abbastanza nervoso, non aveva mai visto Endeavor se non in tv.
Si limitò ad annuire, mentre questo si allontanava.
Portò Maeko in una posizione più comoda prendendola in braccio.
<Scusa per la bruschezza, Maeko.>
Disse Atsushi. Tuttavia la tensione era scivolata via. Questa era la prima volta che la chiamava per nome. La situazione attuale forse lo aveva fatto rilassare un po troppo.

<Tranquillo... va bene così.>Rispose lei guardandolo negli occhi. Astushi rimase come ipnotizzato dalle sue pupille enormi. Erano talmente belle che il rosso si sentiva risucchiare all'interno di queste, per sprofondare in eterno. Si riprese, anche se era un po rosso in viso, dato l'imbarazzo.
<Bene, ora...prendiamo l'ascensore?> Chiese lui ironicamente, pestando l'impugnatura facendo fendere alla spada i vetri dell'edificio, permettendogli di scendere più lentamente. Il palazzo era quasi del tutto finestre e con ciò non era difficile per la Slicer fenderle, come fossero burro. Atsushi si senti mancare, tuttavia allo stesso tempo era felice. Pensava ci fosse qualcosa di lui che non andava. Qualcosa che sentiva, ma non sapeva cosa fosse. Qualcosa di ancora inesplorato. Qualcosa di sconosciuto.
Qualcosa di diverso dalla prima, già quasi assoluta, fiducia reciproca.
Era qualcosa di più concreto. Il non volerla più lasciare andare, il voler rimanere lì per sempre. Si sentiva annebbiato, ma allo stesso tempo più lucido che mai.
Forse aveva capito o forse no cosa stava avvenendo nel suo cuore, fatto sta che anche lui non sapeva allora, che ciò che provava per la dolce Maeko era per lei reciproco.

Loro erano riusciti a scendere, Atsushi perciò la fece scendere e recuperò la spada. Fu in quel momento che i tre videro passare Endeavor, investito dall'enorme segugio, finire contro altri palazzi, per poi essere colpito nuovamente e gettato più avanti nello stesso modo.
Ora i 3 studenti si trovavano di fronte al villain con le pistole.
<Ascoltate una cosa voi ragazzini, il mio nome è 10K. Questo perché è la somma di persone che voglio far fuori.
Per ora sono solamente a 6745 e voi mi aiuterete ad arrivare al mio obbiettivo!> Disse il villain puntandogli contro le pistole.
In quel momento Shinara e Maeko crearono due scudi in contemporanea, che fermarono una prima raffica.
Atsushi allora scattò in avanti, sguainando la spada e correndo verso il villain, azzerando lo spazio tra i due. Non voleva ucciderlo, sarebbe stato controproducente, tuttavia doveva sconfiggerlo, per poi doverlo interrogare. Un veloce pugno sorprese 10k nella bocca dello stomaco, riuscendo a spingerlo indietro.
Atsushi però sentì dolore alla mano.
Quando la guardò notò che le nocche sanguinavano.
10k aprì la mantella di cuoio, mostrando una spessa placca in metallo, posta sulla superficie dell'addome.
<Bel pugno, ma ti è andata male Ragazzino.> Tossì lui.
Non sarebbe stato affatto facile vincere, lo sapeva. Tuttavia Atsushi non avrebbe lasciato a questa gente continuare come nulla a ferire i cittadini e distruggere la città.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro