Capitolo 17: L'atto finale
Maeko si riprese dal forte colpo. Le gambe le tremavano.
Appena vide che Atsushi era stato ferito all'occhio, perse le staffe. Non voleva che si ferisce oltre. Non voleva perderlo di nuovo.
Deku guardò un attimo il rosso.
<Aspetta, ma tu non sei...Atsushi?>
<Alla buon ora, pensavo avessi capito già chi ero. Vabbe che neanche io ti ho riconosciuto subito. Non c'è tempo per spiegare ora.> Rispose Atsushi.
Di colpo Onur caricò i ragazzi.
<MONOLITHIC GRAVE!>
Un enorme bloccò rinchiuse l'uomo lasciando agli eroi tempo di indietreggiare. Durò solo qualche secondo per poi frantumarsi.
Maeko era esausta e Shinara non era certo messa meglio.
<Non è minimamente abbastanza per->
<HOWTIZER IMPACT!> Una fortissima esplosione venne concentrata tutta su Onur. Atsushi e Deku si lanciarono in avanti a velocità elevatissima.
Qualcosa però venne sbalzato via dalla nube. La figura bionda di Bakugo era fluttuante a mezz'aria. Un flash bianco abbagliò i due eroi. Una sfera bianca uscì dalla nube.
Subito, davanti ai due si parò un muro di ghiaccio. Nonostante questo però, il pugno trapassò la barriera come se non esistesse.
Deku fu colpito e venne scagliato violentemente contro un muro lì vicino.
Onur allora vide Atsushi e lo afferrò per il collo. Vi era qualcosa di strano.
Si sentiva rallentato.
No, non era lui rallentato. Era il mondo. Onur invece pareva non subirne l'effetto. Sul suo viso si stampò una risata.
<Ho detto che è inutile quanto proviate.
Fermarmi è impossibile.> Disse lui.
Di colpo altre due braccia spuntarono dai fianchi di Onur. Due braccia bloccarono Atsushi, una lo afferrava per il collo e l'ultima gli afferrò un braccio.
<I vostri sogni. Le vostre speranze. I vostri Ricordi. Appartengono tutti a me. E con questi. Anche le vostre più dolorose sofferenze.> Disse per poi tirare il braccio del ragazzo.
Lui non riusciva a muoversi sentiva dolore in tutto il corpo. Era impotente di fronte a ciò che ai suoi occhi era potente e quasi come un Semidio.
<Vediamo cosa penseranno i tuoi amici vedendo il loro eroe in ginocchio.>
Onur allora strappò via il braccio sinistro ad Atsushi.
Uno schizzo di sangue creò una fontana partendo dall'arto reciso del ragazzo.
Il tempo prese a scorrere normalmente.
Shinara e Ayaka videro il braccio staccarsi e finire a terra osservando la scena con orrore. Aria rimase impassibile, fissando Onur con sguardo freddo. Deku, Bakugo e Todoroki erano sconvolti. Poi, v'era Maeko.
Lei era completamente sotto shock.
<ATSUSHI!> Gridò la ragazza al suono dell'arto che rotolava a terra.
Atsushi però non gridò di dolore. Si limitò a stringere i denti.
Atsushi riuscì solo allora a recidere il braccio di Onur che li teneva bloccato e ad allontanarsi.
Di colpo un rumore orribile apparve alle orecchie dei presenti. Un rumore di carne e ossa degno dei migliori film horror. Il braccio di Atsushi si richiuse su se stesso, smettendo così di sanguinare.
Atsushi aveva dovuto usare la sua stessa aura per bloccare il flusso sanguigno. Va da sé che così facendo il danno sarebbe stato permanente.
Non poteva fare null'altro tuttavia. Aveva già perso troppo sangue e voleva evitare, se possibile, di morire dissanguato.
Onur aveva rigenerato completamente la ferita, vide il braccio staccato e puntandolo col dito lo fece bruciare.
L'odore di carne si disperse nell'aria dando la nausea ai presenti.
Poi l'uomo caricò Atsushi usando il quirk di Barbabianca.
Quest'ultimo afferrò la spada con il suo unico braccio e con l'ausilio della sua spalla bloccò il colpo a stento.
In quel momento un coltello volante trapassò il collo di Onur da parte a parte. Una figura familiare ad Atsushi comparse davanti a lui.
<Yo Atsushi. Non ti vedo messo benissimo.> Disse il ragazzo.
Il suo corpo, marchiato da tatuaggi rossi e neri, era avvolto da diverse bende e I suoi occhi gialli erano puntati su Atsushi.
<Sai, stavo aspettando anche io il momento in cui il vecchio sarebbe stato più in difficoltà. I suoi metodi sono troppo duri.> Disse il ragazzo.
Era Kayo. Il numero 7.
Il coltello che aveva lanciato, tuttavia, uscì dal collo di Onur lateralmente senza lasciare ferite.
<Kayo, traditore infame. Avrei dovuto ammazzarti come il cane randagio che eri, la prima volta che ti ho visto.> Disse Onur con espressione fredda.
Di colpo l'uomo scomparve teletrasportandosi dietro a Kayo colpendolo violentemente e scagliandolo verso gli altri.
<Sapete, da quando mio fratello maggiore è morto. Ho trovato la vita decisamente meno seccante. Vi sono solo pochi quirk che non riesco a replicare. Il suo, non che mi serva dare quirk alle altre persone.
Quello di mio fratello minore, con il suo stupido eroismo e del voler trasmettere il proprio quirk agli altri. E, per qualche strana ragione, il tuo Atsushi. Questo però non mi impedirà di ammazzarti.>
Finì Onur.
<Fammi spazio coglione. Mi sono riposato abbastanza.>
Aria si portò vicino ad Atsushi superandolo senza girarsi.
<Non mi piace quanto agisci in questo modo. Detesto il tuo lato bonaccione.
Sappi che una prossima volta morirai facendo in questo modo.> Gli disse il corvino. Il suo occhio sanguinava.
<Questo tuttavia non è quel giorno. Giusto Aria?> Sembrò completare la frase Atsushi, che sorrideva radioso. Aria rimase in silenzio per qualche secondo.
<Stai zitto o sarà la buona volta che ti ammazzo io.>
Atsushi allora fece un passo avanti affiancando Aria.
<Lascia che ti dia una mano almeno stavolta. Devo ripagarti per aver giocato con Barbabianca.>
<Tsk, una mano? Non farmi ridere, con quelle ferite mi saresti solo di intralcio.> Rispose il corvino.
<Quali ferite scusa?> Chiese Atsushi.
<Fai come ti pare. Se poi mi ritrovo il tuo cadavere appresso non lamentarti che ti fotto la spada.> Rispose lui.
<Tranquillo. Non mi tratterrò. Ho un conto in sospeso con lui.>
Onur venne ricoperto da un'aura bluastra.
<Voi credete sul serio che basti così poco per intimidire me? Siete solo due mocciosi e io ho accumulato oltre 2000 anni di esperienza in questo mondo. In confronto a voi io sono la disperazione più nera.> Disse Onur.
Nessuno disse nulla. Poi una risata.
Aria rise. Atsushi fece un sorrisetto.
<Disperazione? Sei sicuro di poterti chiamare così? Se ne sei certo allora.
Lascia che ti mostriamo veramente qual'è il vero significato di Disperazione.> Disse il corvino.
Unaura scura avvolse i due. Fiamme nere sprizzavano in qualunque direzione.
Gli altri non avevano la forza di commentare ciò dato che la vera disperazione era un concetto molto vago. Una cosa però la sapevano.
Non si sarebbero messi in mezzo, poiché se quella era veramente Disperazione quella di cui parlavano Onur l'avrebbe meritata tutta.
I volti dei due rivali sbucano per un secondo dalla una cupola di fiamme nere.
<Balliamo Onur> Rimbombò la voce di Aria.
Di colpo questo scattò in avanti a velocità incredibile.
Onur allora non fece altro che generare una spada per ognuna delle sue quattro braccia. La lama di Aria rifletteva la luce del sole, quale oramai stava scendendo verso l'orizzonte. Gli occhi del ragazzo divennero rossi e il marchio nero si impresse su di loro.
In un primo momento Onur non ebbe di cui preoccuparsi, tuttavia vide che la velocità del ragazzo stava aumentando sempre più e I suoi colpi diventavano man mano sempre più precisi, tanto che faceva fatica a fermarlo solo con le spade. Come faceva a superarlo in velocità? Lì Onur percepì qualcosa che non aveva mai provato. Paura.
In quel momento allora la cupola di fiamme si dissolse lasciando posto a una energia del colore della notte.
Gli occhi di Atsushi si tinsero di giallo, mentre la sua spada ora brillava di una luce biancastra.
Rilascio
La lama si fece molto più sottile, al suo manico al posto delle bende vennero a formarsi delle catene che si legarono al polso del ragazzo. La guardia si restrinse. Atsushi venne vestito da una cappa nera che, alla base, sembrava svanire per poi riformarsi.
Sembrava fluire come un liquido.
L'occhio del ragazzo si illuminò di una luce dorata, mentre dal bulbo oculare ferito divampava una fiamma anch'essa dorata.
Appena Onur lo vide un brivido percorse la sua schiena.
Cos'era quella sensazione?
Come facevano quei due Ad essere così tanto forti.
Allora gli occhi dell'uomo cambiarono colore, mutando in rossastro.
Stava riattivando il quirk di Atsushi.
Aria approfittò di quel frangente di tempo per colpire direttamente in viso Onur, accecandolo completamente.
Onur già si stava rigenerando, tuttavia Aria non li lasciava tregua, non lo lasciava pensare, non lo lasciava respirare. Il momento arrivò. Un respiro freddo proveniente dalla bocca di Atsushi mostrò la mano di morte a tutti i presenti. La lama si macchiò di energia oscura. Atsushi portò la spada in cielo. Tutto divenne scuro. I presenti si fermarono. Atsushi non avrebbe mai voluto usare quella tecnica. Ne valeva della salvezza del mondo intero. Però non poteva più chiudere un occhio su ciò che Onur aveva compiuto. Il solo suono dei suoi passi riecheggiava in eterno all'interno di quel vuoto infinito. Ogni secondo che Atsushi passava lì, l'assetto dimensionale veniva prosciugato. Se fosse rimasto troppo tempo lì, il mondo sarebbe potuto venire assorbito nella singolarità. O almeno questo era ciò che Tetsuyama gli aveva rivelato prima che Atsushi varcasse la porta della sua anima.
Si avvicinò alla figura di Onur. Sorpassò la figura blaccata di Aria e arrivato vicino all'uomo fece passare il filo della lama vicino al suo collo. Il suo collo venne lacerato.
<BlackOut.>Disse Atsushi con voce calma.
Di colpo il mondo vuoto che si era venuto a creare scomparve.
Aria non aveva capito cosa fosse successo tuttavia si bloccò, un po spaesato, vedendo Atsushi lì.
La testa di Onur cadde a terra.
<State tutti bene?> Chiese il rosso.
Nessuno osava parlare. L'aspetto di Atsushi era una prova del fatto che qualsiasi cosa fosse successa, non era all'indice del normale. Nessuno di loro infatti avvertiva la presenza di Atsushi. Sapevano solo che era lì.
<Bene ora andiamocene Aria.>
<Ho detto di non darmi ordini.> Rispose lui il corvino.
In quel momento tuttavia qualcosa di strano accadde.
<Pensavate di esservi liberati di me?>
La testa di Onur si riattaccò al corpo.
<Avevo quest'ultimo Asso nella manica. Una seconda vita. Non andrà com->
Questo non fece neanche il tempo di finire la frase che un raggio laser passò attraverso il busto di Aria e penetrò il petto di Onur, perforando il suo cuore.
Uno schizzo di sangue uscì dalla bocca del corvino, mentre Onur cadeva a terra.
Atsushi subito resse il rivale prendendolo per la spalla.
Poi girò la testa.
Ward si erigeva fiero dietro di loro.
Gli altri guardarono la scena esterrefatti.
Gli occhi dell'uomo si tinsero di un rosso non naturale.
<Finalmente...> Disse Ward.
Atsushi guardò dritto nel suo sguardo.
Non vedeva neanche una singola traccia di umanità nei suoi occhi.
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