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E' da più di un'ora che siamo chiusi dentro un supermercato,perchè mia sorella non sa se prendere i cereali al cioccolato o alla crema.

Alla fine ha deciso nel prendere quelli alla crema, e finalmente andiamo in cassa a pagare.

Il mio nervoso già è al massimo,e aumenta quando la giovane cassiera ci prova con il mio ragazzo, gli scambia occhiatine maliziose,si tira più giù lo scollo a V della maglietta per mettere in mostra il suo seno abbondante, e quando Zac alza lo sguardo per pagare si sofferma in quel panorama.

La cassiera gli accarezza le mani quando gli prende i soldi, per poi guardarlo intensamente sugli occhi, e a lui tutta questa situazione non dispiace.

<<Mi scusi, ma non ha visto che ha la ragazza?>>le chiede in modo scortese ma sorella, ma ha tutto il mio appoggio!

La cassiera mi lancia uno sguardo veloce per poi continuare a scrivere un qualcosa sullo scontrino, facendo girare di più il nervoso a me e ai clienti che stanno aspettando in fila.

<<Questo è il mio numero, se ti va possiamo vederci>>le sorride la cassiera, e non voglio vedere neanche cosa risponde Zac, così prendo la busta della spesa e a passo svelto vado verso l'uscita del supermercato.

Pensavo che Zac fosse cambiato,ma a quanto pare mi sono nuovamente sbagliata.

Mi si forma un leggero nodo in gola, e le lacrime cercano di rigarmi il volto.

<<Amore non piangere ti prego.>>dice Zac abbracciandomi da dietro.

<<Secondo te come ci dovrei rimanere dopo la scena che ho visto?Dovrei abbracciarti o dirti che ti amo,facendo finta di non aver visto assolutamente nulla?Se al posto tuo l'avrei fatto io?>>

<<Gli avrei spaccato la faccia...>>

<<E allora perchè tu puoi farlo e io no?>>gli chiedo entrando in macchina e senza fiatare mi allaccio la cintura.

<<Brava, se l'è meritato>>dice mia sorella accarezzandomi la spalla come per confortarmi.

Zac entra in macchina un po' turbato, forse perché pensava che l'avrei subito perdonato facendo finta di niente, ma questa volta deve combattere per avere il mio perdono, deve capire che non può fare così ogni volta che vuole.

<<Vado a posare la spesa!>>dice Kikka correndo in cucina.

Mi sento cingere la vita e un profumo inebriante di lavanda mi entra nelle narici.

<<Piccola ti prego ascoltami, io...>>

<<No Zac, forse ancora non hai capito quanto ti amo, perché mentre io cerco di renderti la giornata felice, di rendere te felice, tu continui a farmi soffrire, e a farmi pensare che sei rimasto lo stesso di pochi mesi fa>>dico per poi andare ad aiutare Kikka nel mettere a posto e a cucinare il pranzo.

<<Ehi sorellina, io sto dalla parte tua, ma ti consiglio di non andarci tanto pesante con lui, perché ci tiene veramente a te...>>dice mia sorella appena mi vede pensierosa.

Mi ritorna in mente in discorso tra lui e Kikka ieri, quando Zac diceva di amarmi più di ogni altra cosa al mondo, ma poi ripensando al momento di pochi minuti fa mi ritorna il nervoso.

<<Ah>>urlo dal dolore,con la mente assolta nei miei pensieri non sono stata molto attenta in quello che facevo e mi sono tagliata con un coltello.

Metto il dito ferito sotto l'acqua e noto nel viso di mia sorella solo la preoccupazione.

<<Che succede?Vane stai bene?>>mi chiede Zac che è appena entrato in cucina.<<Zac prendi la scatola di soccorso, è in bagno>>dice mia sorella.

Dopo pochi secondi Zac mi sta fasciando il dito con espressione preoccupata per paura di farmi male.<<Grazie>>sorrido debolmente, fino a prova contraria sono ancora arrabbiata con lui,una parte di me vorrebbe perdonarlo e saltargli addosso per ripetergli quanto mi è mancato e quanto lo amo, ma un'altra parte, che è quella che odio di più di me, mi dice che non posso fare la ragazza facile, sennò continuerà a sfruttarmi sapendo che lo perdonerò sempre, e credo che per una volta voglio dar retta a quest'ultima.

<<Mi hai fatto prendere paura>>ammette sorridendomi caldamente e facendomi mancare l'aria.Non può farmi tutte le volte quest'effetto, non resisto proprio...Sembra la mia calamita!

<<Sai che per avermi messo una benda seguita da una frase dolce non ti perdonerò ugualmente?>>

<<Sì, ma la frase dolce resta pur sempre vera, perché io ti amo e lo farò per sempre>>dice e mi lascia un bacio sulla guancia per poi scomparire nuovamente in salotto.

Il pranzo passa silenzioso, nessuno di noi ha voglia di aprir bocca.Zac è fisso sul telefono, ci manca solo che rinizi a scriversi con Lily solo perché ora lo evito.

Questa distanza fa male anche a me, ma non posso fare a meno di rimanere sulla mia parte.

<<Vado a farmi una veloce doccia e poi partiamo okay?>> ci chiede Kikka e io annuisco.

Rimango da sola con Zac che non mi lascia neanche uno sguardo,è così bello concentrato nel guardare il suo cellulare;la luminosità del display illumina tutti i suoi occhi, facendogli risplendere l'azzurro cristallo.Ha una piccola ruga sulla fronte, e le labbra chiuse in una linea sottile, mi viene voglia di abbracciarlo,così mi alzo, e accorcio le distanze tra di  noi sedendomi sopra le sue gambe e abbracciandolo.

Lui inizialmente rimase stupito nel mio gesto, ma era troppo dolce e non ho saputo resistere.Ricambia l'abbraccio e ippopotami ballano sulla mia pancia, facendomi sentire piena.

<<Ti amo, e ti dimostrerò in tutti i modi che ci tengo veramente a te,piccola.>>sussurra e quando mi stacco lo vedo con occhi rossi e lucidi.

<<Ti amo anch'io, ma devi lottare per riavere la mia fiducia...>>

<<Lotterò!>>dice sicuro di sé.

Mi alzo dal suo corpo, ma lui me lo impedice.Lo guardo confusa e lui mi dice <<Hai il colletto della maglia sporco>>.

Cerco di pulirmi con un mano, ma essendo molto attaccato a mio collo non riesco a vedere una ceppa.

<<No,no, non li, un po' più in là, no a destra,ancora>> mi sto innervosendo,così sbuffando gli dico <<Fai tu!!>>.

Lui mi si avvicina facendomi mancare l'aria, va dritto verso il mio collo, ma poi cambia direzione e le mie labbra sono sulle sue.

Il bacio diventa quasi subito passionale, ma devo staccarmi, non posso, mi sono fatta una promessa e devo rispettarla!

<<Non posso, non ora..>>

<<Tranquilla,aspetta solo domani...>>mi sorride compiaciuto del gesto che ha appena fatto.


<<Wow, vi lascio un'attimo soli e tra poco divento zia>>dice Kikka entrando in cucina.

Arrossisco visibilmente, ma poi mi alzo, prendo la giacca e usciamo di casa per andare da mia madre.

Zac accende la macchina che abbiamo noleggiato, per poi arrivare dopo dieci minuti davanti ad un'immenso cancello di metallo, che credevo di non rivedere più in vita mia.

Scendiamo dalla macchina e iniziamo a cercare tra l'immensità di tombe quella di mia madre.

Finalmente la trovo, sopra c'è inciso il nome "Samantha Hudgens".

Mi metto a sedere e senza avvisare nessuno di averla trovata e inizio a parlare: << Ciao mamma, ti ricordi di me?Come scordarmi vero?Mi guardi ogni notte, non mi lasci mai andare!

Ricordi quando certe notti ci mettevamo sul mio luogo segreto, che solo tu sapevi e guardavamo le stelle?Ci prendevamo in giro a vicenda per non capire proprio niente di cielo e ogni volta volevamo che Zac ci spiegasse qualcosa di più su di esso.Sai, ora sono fidanzata con lui, ho seguito il tuo consiglio di seguire il mio cuore, e il mio cuore mi ha portato a lui,a quello che era il mio migliore amico.

Ho sentito un vuoto incolmabile quando siamo partiti di qui mamma,questa è stata una città piena di ricordi, specialmente dentro alla casa che ora alloggio.Le litigate sul film da vedere,te le ricordi?Quelle sì che erano litigi seri.

Oppure quando ci siamo rincorse per tutta casa e abbiamo catapultato papà con la valigia del lavoro a terra e tutti i documenti sono volati via?

Il fatto mamma è che io non volevo partire, non volevo andare via da una città che sento che mi appartiene,odio aver lasciato amicizie e odio aver lasciato te,caspita, in questi periodi ti ho sentita così lontana che neanche tu lo immagini.L'unica cosa che sento che ci unisce è questa, un'innocua collana a forma di luna.

E' come se non fosse rimasto nulla di te, papà si è trovato addirittura un'altra donna mamma,e sua figlia è proprio una ragazzina che me le ha fatte passare di tutti i colori, dall'avermi buttato la farina addosso, a fare a rissa con lei a scuola.

E tu mi conosci, e sai che non sono il tipo di persona che picchia le persone a caso!

Lily, si chiama così, e la prossima settimana viene a vivere  casa nostra, e Priscilla sua madre occuperà di certo il posto che prima era solo tuo, e papà glie lo concede come se si fosse dimenticato di te!

Mamma io non ci riesco a non farmi pesare tutta questa situazione,Lily mi minaccia spesso che mi renderà la vita impossibile, e io non voglio ospitare una persona del genere in casa mia, e tra l'altro la dovrei trattare come se fosse mia sorella, no, no mamma non ci riesco.

Il fatto è che pensavo che venendo qui tu mi avresti aiutata ad affrontare tutta questa problematica situazione, anche se tutti sanno che non è il tuo forte dare consigli, ma a me basta anche un "manda al diavolo tutti e sorridi, la vita è così bella!" per darmi la forza per andare avanti.

M-mi manchi un sacco mamma...>>e mi asciugo una lacrima che mi è scesa in viso <<...mi manchi tantissimo, certe notti mi mancano le tue coccole, le tue carezze, tu non sai cosa darei per sentire le tue braccia attorno al mio corpo, non riesci ad immaginartelo proprio mamma!

E poi non sai com'è non averti vicina per venire da te ogni volta che ho bisogno di parlarti, è una vera tortura!

Domani partirò di nuovo per Miami, e ti lascerò nuovamente sola, che figlia che hai vero?

E' che non sono perfetta e non lo sarò mai, e odio ammetterlo, ma forse è proprio la mia imperfezione a rendere tutto ancora più complicato di come lo è di già.

Bè, sono venuta qui per dirti che comunque andranno le cose, tu sarai per sempre la mia preferita, la mia bellissima mammina, e niente e nessuno ti potrà mai sostituire, promesso!>>

Concludo il discorso facendo altri minuti di silenzio per poi alzarmi e andare a dare un bacio sulla foto conficcata nella tomba, e tra qualche lacrima mi giro trovando Zac e mia sorella con le lacrime che rigano i loro volti, sicuramente hanno sentito tutta la mia conversazione.

Abbraccio mia sorella, per poi sprofondare nelle braccia del mio ragazzo, che stringendomi forte a sé mi sussurra un "va tutto bene piccola".

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