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Siamo da poco ritornati a casa dal mare,Travis e Zac ci sono ostionati la pelle!
Stiamo facendo a turno per fare le doccie, e io sono una degli ultimi.Oggi ho parlato con Chad riguardo l'argomento "Kikka e Ricky" e lui non sapendo niente di tutta questa storia mi ha solo consigliato di dire a mia sorella di lasciargli del tempo per pensare, perchè non è un ragazzino cattivo e che sfrutta i sentimenti delle altre persone, anzi!
Mi ha detto che Riccardo è sempre stato molto legato con la sua migliore amica, e con il fatto che lei è innamorata di lui, forse gli ha fatto confondere i sentimenti che prova per Lena e quelli che prova per Kikka.
A mia sorella l'ho già avvertita di aver parlato con Chad via messaggi, e mi ha subito risposto che appena ritorna a Miami ucciderà Lena se continua a far litigare lei e Riccardo.Sorrido pensando a mia sorella con le mani addosso ad un'altra ragazzina della sua età, e mi ricordo tanto quando anch'io ero come lei, ma con l'aiuto di Zac e Alaska che mi tenevano sotto controllo non riuscivo a far del male neanche ad una mosca.Ricordo che quando mi arrabbiavo diventavo rossa pomodoro, e le lentiggini che ho in viso si espandevano, diventando il triplo più grandi e visibili.
<<Ehi amore, che fai tutta sola soletta?>>mi chiede Zac avvicinndosi a me per sedersi nel divano.
<<Aspetto per fare la doccia, intanto stavo pensando un pò alla storia di mia sorella e Riccardo, e ricordo che anche io quando ero piccola come lei andavo in giro picchiando la gente>>
<<Picchiando la gente?>>chiede preoccupato.Giusto,mi sono dimenticata di dirgli del suo messaggio.Chissà cosa starà pensando ora di mia sorella,forse che è diventata una delinquente che va in giro a picchiare persone a caso!
<<Sì,mi sono dimenticata di dirti che mi ha risposto al messaggio dicendomi che appena sarebbe ritornata a Miami se ce n'è bisogno, avrebbe picchiato Lena>>
<<Ha preso tutto dalla sorella insomma, mi ricordo quando eravamo piccoli che facevi parecchie risse tu, ed era quasi del tutto impossibile tenerti a bada>>sorride avendo i miei stessi ricordi.
<<Ehi, di che si parla gente?>>chiede scendendo le scale e posizionandosi sul divano Travis.
<<Delle manie di strangolamento di Vanessa quando aveva all'incirca 14 anni>>sorride Zac prendendomi in giro.
<<Ora mi raccontate qualcosa dato che sono curioso>>dice Travis appoggiandosi con i gomiti sulle ginocchia come aspettando che uno dei due apra bocca.
<<Mi ricordo molto bene quando avevamo tipo tre anni,eravamo io, Vanessa,Alaska,la nostra ex migliore amica e un altro ragazzino di cui non ricordo il nome, perchè dopo un pò si è dovuto trasferire.
Comunque,Vanessa era la classica ragazzina estroversa, che voleva fare conoscenza con il mondo, ed era sempre molto curiosa, l'unica pecca era che teneva molto alle cose che le appartenevano.Un giorno infatti, una ragazzina di nome Chiara le è andata vicino volendo giocare con lei e Vanessa non le ha detto di no ciononostante non le stava molto simpatica.
Appena la ragazzina prese uno dei suo giochi preferiti Vanessa l'ha spinta a terra e ci si è buttata sopra, tirandole dei piccoli pugnetti sul viso, dato che essendo molto piccola non aveva molta forza,ma alla bambina dai capelli dorati fecero molto male.La maestra divise le due bambine appena le vide picchiarsi,e quando andò a staccare Vanessa da Chiara,per non lasciarle tregua si aggrappò ai riccioli dei capelli della biondina e li tirò con con rabbia.
Quando i suoi genitori si presentarono a scuola,chiesero davanti alla maestra che cosa avesse fatto, e Vanessa con tutta la calma del mondo mostrò loro un pugno di riccioli biondi che teneva in mano, per poi ridere a crepapelle quando vide le facce degli adulti impallidite.
Per una settimana Vanessa era in punizione, ma la cosa non spaventava affatto la bambina, perchè ogni sera io e Alaska andavamo di nascosto nella sua casetta sull'albero a parlare sottovoce di quello che non riuscivamo a dirci durante la scuola.Una cosa che ormai facevamo ogni sera,era quella di metterci sopra Vane,e contarle ad una ad una tutte le sue lentiggini.
Passavano gli anni, ma ogni sera quando i genitori miei e di Alaska pensavano che era fatta e che noi stessimo beatamente dormendo, in realtà ci incontravamo tutte le notti sul nostro rifugio segreto e principalmente parlavamo di quello che volevamo fare da grande fino alle tre di notte:Vanessa ci parlava ogni giorno delle sue storie inventate,alcune volte si bloccava in dei capitoli, ma non c'era alcun problema, parchè io e Alaska le davamo sempre un consiglio o dicevamo qualcosa che a lei faceva venire l'idea per buttare giù un capitolo intero,ammetto che era molto brava, e ricordo che le sue storie mi appassionavano, infatti ad ogni mio compleanno mi regalava sempre una delle sue storie d'amore, non è mai stata appassionata di fantascienza, azione, thriller o altri generi che non riguardavano il drammatico e il romantico;Io sognavo di diventare un astonomo o un modello, me ne vantavo del fisico che avevo, e poi i modelli hanno sempre molti soldi, mangiano sano e non vanno quasi mai incontro a malattie come il cancro o vari tumori mortali, inoltre mi sono sempre piaciuti i misteri sul cielo, la storia di ogni stella e la nascita di ciascuna galassia, così sì, il mio sogno era diventare un astronomo;e infine Alaska, lei voleva diventare una maestra di arte,era bravissima a disegnare,cosicché ogni giorno ci regalava un disegno fatto da lei >>conclude il discorso e vecchi ricordi di una bambina che non sapeva cosa fare e che non aveva le idee chiare per il suo futuro vengono a galla!
<<Wow, ne avete passate tantissime insieme,io invece della mia infanzia non ricordo molto,ero sempre in viaggio, ma anche a me piaceva l'astronomia, infatti quando ero molto piccolo mi ricordo che ne parlavo sempre con un bimbo anche lui con la mia stessa passione, stavamo sempre insieme, sai Vane, credo che lui sia stato mio fratello>>ammette Travis facendomi agguzzare l'udito.
<<E non ricordi proprio il suo nome, o qualcosa di lui?>>
<<Purtroppo no>>ammette abbassando la testa.
<<Ehi piccoletto che hai?Non trovi più tuo fratello?>>gli chiede seriamente Zac, e mi meraviglio che non abbia fatto battute.
<<Si, so di aver un fratello a Miami, ma non so niente di lui, mia madre è al manicomio e mio padre non so più neanche se sia vivo.>>
<<Tranquillo, lo ritroverai>>sorride il mio ragazzo, e mi fa contenta il fatto che tra i due si sta formando un rapporto d'amicizia.<< E poi Travis devi pensare che le difficoltà nella vita le troverai sempre,anche io pensavo che la storia tra i miei genitori durasse per tutta la vita, ma in realtà non è stato così.Quest'anno ho avuto un periodo un po' buio, e se ci fossimo conosciuti prima avresti visto subito il mio cambiamento, che solo ora sto notando.
Una sera come sempre ero ritornato a casa tardi e ho sentito mio padre e mia madre discutere sul fatto che lei l'aveva tradito e che lui non voleva avere più niente a che fare con lei.La mattina successiva mio padre non era più in casa, le sue cose, i suoi documenti di lavoro, i suoi vestiti, era tutto sparito!
Da li ho iniziato ad odiare profondamente mia madre, perché credo che lei sia stata la rovina della nostra famiglia e mi chiedo ancora il perché.
Perchè ha voluto di meglio se aveva me e mio padre?Sono furioso con lei per il semplice motivo di aver capito che non le bastava la nostra famiglia, non gli bastavo io, e mi sono chiesto che cosa avevo di sbagliato, abbassando la mia autostima e ritrovandomi nel ragazzo che sono oggi>>spiega Zac e io sono rimasta senza parole.
Ecco che cos'è stato il suo periodo buio,ecco cosa intendeva Chad nel suo discorso, ecco perché il suo passatempo preferito era sfruttare le ragazze, tutto torna!Gli stringo la mano e sorrido debolmente.
<<E'da molto che ci penso,e ora ve lo vorrei chiedere...dato che siete entrambi appassionati di astronomia che ne dite di raccontarmi qualcosa?>>chiedo entusiasta e cambiando discorso, non voglio deprimermi anche quando sto in vacanza e poi credo veramente che insieme sono veramente grandi, e verrà fuori un racconto favoloso.
I due si guardano e Travis prende parola<<"le persone sono un po' simili alle stelle:magari brillino lontane, ma brillano,e hanno sempre qualcosa d'interessante da raccontare....però ci vuole tempo, avvolte tanto tempo, perché le storie arrivino al nostro cuore come la luce agli occhi " Alessandro D'Avenia>>
<<Alber Einstein dice che "la cosa più incomprensibile dell'Universo è che esso sia comprensibile."
Stelle, pianeti, satelliti,corpi celesti, galassie, tutto si sa leggere e comprendere.
Un mistero tra tanti dell'Universo è il mistero di una stella che si trova nella Costellazione Hydrae ed è molto giovane, ha solo 8 milioni di anni.Il fatto che ha mandato in palla la testa di molti astronomi è il perché la stella era circondata da una nube nera, simile ad un buco.
Lo scienziato John Debens è arrivato alla conclusione che la stella essendo molto giovane era formata da vari anelli, formati a loro volta da gas, polvere e altri detriti,che sono le basi in cui poi daranno origine ai pianeti.Quest'ombra gira intorno alla stella in senso antiorario, e un giro lo compie in 15,9 anni.Semplicemente la risposta a questo mistero è che con la forza di gravità gli anelli interni della stella si sono sollevati, e il nero che noi possiamo vedere attorno ad essa non è altro che il buio che hanno creato gli anelli perché essendosi alzati non danno modo al Sole di battere in quella zona vasta 60 milioni di km, e grande quanto Giove.>>
<<"Aggancia il tuo carro ad una stella" dice Ralph Waldo Emerson,ed è pienamente vero.
Prendi come punto di riferimento qualcuno o qualcosa che ti fa risplendere nel buio, che ti fa sentire unica a modo tuo,e sbaglia, quello è l'essenziale, si sbaglia sempre, ed è bellissimo farlo, perché dietro ad un tuo errore ci sarà sempre qualcosa che si ha imparato.Conta sette stelle,trova la forma di una specie di rompo, e collega la corda del tuo carro.Prendi le due stelle che chiudono il l'Orsa Maggiore e traccia una retta immaginaria, ti scontrerai con altre sette stelle più piccole, ma che formano sempre un Carro Minore>>continua Travis concludendo il discorso.
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