E venne il tempo in cui
Ci chiedemmo teneramente
Perché qualcuno faccia del male
Sulla Terra, ai loro simili
Per quale strana ragione
Le loro teste ragionino così
In quel modo barbaro
Brutale ed oscuro

Non dobbiamo
Non ce n'è motivo
È fin troppo semplice
Banale, capire i loro cervelli
Anche se ci freniamo
Dentro ognuno di noi
Il male e il buio
Stanno covando il loro figlio

Il dolore, qualcuno però
Lo sente come un orgasmo
Li invade, li possiede
Si lasciano manovrare
E provano sempre più piacere
Ad addentrarsi in quei cunicoli
Non è inspiegabile
Agli uomini piace la violenza

Li fa sentire padroni
E sovrani dell'universo
Ma rimane comunque un male
Qualcosa da castigare
Da confinare in un angolo
Per renderla innocua
Per non farla esplodere
Immotivatamente e all'improvviso

Tutti coloro che hanno resistito
Che non si sono lasciati prendere
Si uniscano, non si perdano
Per isolare il morbo del tutto
E lasciarlo all'oblio
Non deve generare più dolore
Non deve più accedere
Deve essere un giuramento