2. Credo
Ci si rivolge al proprio dio
Con il cuore, con la mente
E con lo spirito
Non servono inutili fronzoli
Eccesive esaltazioni
O credenze sproporzionate
Non servono strani riti
Né convergenze più simili
Alla stregoneria che all'appello
Ad una forza superiore
Non servono chiese, né edifici
Fin troppo decorati dei colori
Di nastri e stoffe e stemmi e bandiere
E fiori lasciati inermi, senza un fine
Gettati sul marmo freddo
Contro il loro volere
Sono inutili e inconcepibili
Guerre, conflitti e screzi
Per decretare un vincitore
Nella guerra tra le divinità
Inventate tutte dagli uomini
I vittoriosi siamo solo noi
Se troviamo le risposte alle nostre domande
Nelle quattro semplici mura della nostra casa
Non è una corsa, non è un duello
Ma solo la ricerca della fonte primaria
Della pioggia e delle nuvole
Della produzione della luce
E del nostro effimero destino
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