capitolo 27
Dopo circa quindici minuti arriviamo. 《Ma che posto è?》chiedo perplessa. Siamo vicino ad una spiaggia isolata.《Sta zitta e seguimi. Ti piacerà》in silenzio lo seguo verso degli scogli. Mi fa cenno di sedermi. 《 Ma è fantastico》 Da qui c'e un panorama veramente fantastico. Si vedono tutte le sfumature del mare e in lontanaza si vede il sole che ormai sta andando via e tutti i suoi colori. È un posto magnifico, rilassante. Mi perdo nella bellezza di quel panorama. 《 Grazie per avermi portata in questo magnifico posto ...veramente è bellissimo》dico emozionata《 Qui ci vengo ogni volta che sono arrabbiato o teso. È il mio posto preferito. Qui non c'è nessuno e puoi rilassarti. Ma soprattutto vengo qui per riflettere.》dopo un pò ci alziamo e decidiamo di andare a mangiare qualcosa. Ho una fame! Jhonn mi porta in un ristorante piccolo ma molto carino. L'interno è caldo è molto accogliente. Ordiniamo delle pizze. È da un sacco di tempo che non ne mangio una. Mangiamo in silenzio e dopo aver finito Jhonn si alza e va a pagare il conto.《 Dai vieni》 dice prendendomi per mano 《Dove mi porti?》 《Tranquilla facciamo solo una passeggiata.》È una serata tranquilla e rilassante. Vorrei passare altre serate come questa. Camminiamo mano nella mano. Ma ad un tratto Jhonn si ferma e mi attira a lui. Non capisco! 《Cosa mi stai facendo Cris?》《Io?? Non sto facendo niente》 dico balbettando. La sua vicinanza mi mette agitazione. 《No Chris...ti sbagli. Vedi che effetto mi fai?》dice avvicinandosi di più. Ok adesso svengo. Non so che dire, così rimango in silenzio. Continua ad avvicinarsi fino a baciarmi. Chiede accesso alla mia bocca e non gli e lo nego. È un bacio diverso dagli altri. Non scarso ma dolce. È una cosa indescrivibile. Amo i suoi baci, la sua vicinanza amo tutto di lui , anche la sua arroganza. Ci stacchiamo ormai senza fiato《Sei incredibile Cris.》《Perchè?! Perchè fai così?! Prima sei arrogante e un minuto dopo dolce. Io Jhonn non ti capisco. Ho avuto un passato travolgente e non voglio illudermi un'altra volta.》mi guarda con occhi dolci e pieni di comprensione. Siamo tremendamente sbagliati. Non potremo mai stare insieme《Hai ragione. Non devo illuderti. Ti conviene starmi lontano》mi da le spalle e si dirige verso la sua auto. Ma perchè succede tutto a me?? Non posso avere una vita facile come tutti gli altri? Sono stufa di soffrire. Sento gli occhi pizzicarmi ma mando giù le lacrime e cammino determinata verso l'auto. Non deve vedermi debole. Come pensavo, il tragitto è stato silenzioso. Arrivata a casa scendo velocemente e vado verso casa. Entro in casa e c'è un silenzio tombale. Nessuno è in casa. Vado in salotto e sento il telefono suonare. 《Pronto?》rispondo secca《Famiglia parker?》risponde una voce femminile《Si...sono la figlia. È successo qualcosa?》《Si purtroppo i tuoi genitori hanno avuto un'incidente. Sua madre non c'e la fatta mentre suo padre è in condizioni gravi in ospedale. Mi dispice signorina》lascio cadere il telefono dalle mani e mi accascio per terra urlano e piangendo come una matta. 《Noooo. Mamma no! Rimani qui con me ti prego》non è possibile. Non ci credo! Ho perso mia madre! L'unica persona importante nella mia vita. Poi mio padre....anche lui no! Chiamo velocemente Virginia e gli racconto tutto. A breve sarà qui e andremo in ospedale. Dopo pochi minuti arriva e mi precipito subito fuori. Arriviamo in ospedale in poco tempo. 《 il signor Parker. Ha avuto un incidente. Mi hanno chiamata da qui 》dico parlando velocemente a un' infermiera《 3 piano stanza numero 23》mi dice dopo aver controllato. La ringrazio con un sorriso forzato. Arriviamo al piano indicato e vedo in sala d'attesa mia sorella e alcuni miei parenti. Corro verso mia sorella e scoppio di nuovo a piangere《 shh tesoro dai》 cerca di rassicurarmi mia sorella. 《 Olivia io non c'e la faccio più. Rivoglio indietro la mia mamma》dico urlando dal dolore. 《Cris basta. Stai calma c'e la faremo》ormai distrutta crollo per terra e mi porto le ginocchia al petto continuando a pigere. Vedo Virginia venirmi incontro e sedersi accanto a me. Appoggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi per cercare di calmarmi. Resto in quella posizione per un'ora. 《Cris vado a prenderti una cioccolata calda. Se vuoi puoi entrare a vedere papà》 mi dice Olivia. Annuisco e mi alzo dirigendomi verso la stanza. Entro e vedo mio padre con tanti fili attaccati e una macchina che emette un suono "tip tip tip." Mi siedo su una sedia accanto al letto, gli prendo la mano e la stringo con forza. 《Ti prego papà non lasciarmi anche tu. Abbiamo già perso la mamma non possiamo perdere anche te. Ritorna con noi. Voglio che ti svegli, mi stringi forte e mi rassicuri che insieme c'e la faremo. Papà svegliati abbiamo bisogno di un tuo sostegno.》dico con voce strozzata dal pianto. Voglio solo che si svegli. Sono sicura che insieme supereremo tutto.
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