11 capitolo
Sia Hermione che Blaise cercarono il bambino, formulando l'homenum revelio, ma non funzionò poiché nel giardino non c'era segno di Rastaban da nessuna parte.
Dopo un'ora che lo stavano cercando, ritornarono sul punto da cui erano partiti.
"Hermione lo hai trovato? Io non sono riuscito a trovarlo."
“Blaise ma dove sarà andato allora... nemmeno io sono riuscita a trovarlo. Ritorniamo dentro ad avvisare Malfoy”.
Blaise sent. “Mentre cercavo Rastaban, davanti al giardino ho visto un boschetto. Anche quello fa parte del Manor? Sai se per caso Malfoy ci ha mai portato Rastaban?"
"Hermione, quel boschetto non fa parte della proprietà, e sinceramente non so se Draco ci ha mai portato Rastaban."
Intanto Draco in casa ed aveva chiamato Daphne via camino
"Daphne sono Draco, ci sei ? Devi annullare la festa da ballo di stasera: Rastaban è scomparso e non si può più fare. Ed io sinceramente non me la sento."
Daphne, sentendo quello che le aveva detto Draco, divenne furiosa. Come osava quel moccioso di Rastaban metterle i bastoni tra le ruote con la sua scomparsa? Di sicuro lo aveva fatto apposta.
"Draco, non possiamo rimandare! Non è educato disdire un ballo con così poco preavviso. E poi che ti importa se Rastaban è scomparso, a te non è mai importato nulla di lui... e ora mi vuoi far credere che sei preoccupato!!"
Draco, infuriato come un toro, chiuse la comunicazione via camino con Daphne. Ci mancava pure lei a fargli saltare ancora di più i nervi: quell'oca rivestita di diamanti e paillettes frivola e altezzosa fino al midollo! Le importava solo di se stessa e basta.
Blaise ed Hermione ritornarono al Manor a mani vuote, e quando Draco li vide sconsolati capì che non lo avevano trovato. Furioso come non mai, tirò un pugno al camino ferendosi le nocche.
Blaise disse qualcosa, visto che si era fatto tardi.
"Draco io torno a casa a riposare. Hermione dopo pranzo riprenderemo a cercarlo: vedrai che lo troveremo, non ti preoccupare."
"Grazie Blaise, apprezzo molto che tu mi aiuti a cercarlo. Te ne sono infinitamente grata, a dopo..."
Blaise si smaterializzó a casa, ed Hermione fece accomodare Draco sul divano.
"Tammy vieni subito qua!!"
Con un pop l'elfo domestico apparve.
"Il padrone ha chiamato?"
"Tammy prepara il pranzo. Subito!!"
L'elfo, dopo aver ricevuto l'ordine, si smaterializzó. Draco andò a sedersi a tavola, seguito da Hermione, e l'elfo domestico iniziò a servire il pranzo. Draco iniziò a mangiare, e di tanto in tanto buttava un occhio alla Granger.
"Ehi stupido, ci sei? Sono la tua coscienza... sì, ne hai una anche tu... non fare quella faccia... Nonostante tu sia un borioso dittatore frustrato, chiedile immediatamente scusa: non è colpa sua se Rastaban è scappato: ha solo quasi tre anni, e lo sai che i bambini a quell'età sono molto curiosi... ahh, scusi sua maestà, lei non può sapere come sono i bambini a quell'età: non ci sta quasi mai con suo figlio, e se ci stesse lo saprebbe..."
"SENTI COSCIENZA... CERVELLO... O CHI DIAVOLO TU SIA! PIANTALA PERCHÉ NON CHIEDERÒ SCUSA AD UNA MEZZOSANGUE: HO UNA REPUTAZIONE DA MANTENERE IO!! QUINDI ECLISSATI.. SPEGNITI... E-VA-PO-RA.. CAPITO!?"
"Io non evaporo fino a che non chiederai scusa, per cui fatto subito... ah, ti informo che la tua reputazione è andata a puttane da un bel pezzo grazie al tuo paparino Lucius. Quindi alza il culo e chiedile scusa, e finiscila con questa storia di purosangue e mezzosangue!!"
"Magnifico ora parlo anche da solo! Che mi succede, mi sono ammattito di colpo? Ok, ok, chiederò scusa... ma poi va al diavolo!!!
"Voce nella mia testa, ci sei ancora? Cosa devo fare o dire per farmi perdonare? Ci sei? Magnifico abbandonato anche dalle mie voci mentali... E ora come faccio a chiedere scusa? Non lo ho mai fatto, perché un Malfoy non si scusa mai: se mai sono gli altri a chiedere scusa ad un Malfoy. ufff!!"
Draco si alzò dal tavolo per accovacciarsi davanti ad Hermione che era seduta, e le prese le mani. Lei stava continuando a piangere.
"E ora che le dico? Consolare la gente non è il mio forte... Granger dai, mangia qualcosa"
Hermione alzò lo sguardo incredula su Malfoy.
"Ma cosa mi importa di mangiare quando non so dove sia finito Rastaban, razza di insensibile troll!! È per colpa mia che non lo ho sorvegliato abbastanza se é chissà dove... ma va al diavolo Malfoy!"
"Frena frena, Granger! Hai frainteso tutto: io volevo consolarti, non farti arrabbiare... E' che non lo ho mai fatto, quindi ho sortito un effetto diverso da quello che volevo. Ora riprovo... Granger, calmati: lo ritroveremo. Dove vuoi che sia andato un bambino di soli due anni e mezzo?... spero così vada bene..."
In quel momento si materializzò Blaise, che levò dall'imbarazzo Draco.
Lui in quel momento fu felicissimo di vederlo, più di altre volte.
"Hermione come va? Andiamo a riprendere le ricerche di Rastaban."
"Ce- certo Blaise.. Andiamo."
Hermione non sapeva il perché, ma appena furono in giardino il suo istinto le disse che dovevano guardare anche nel boschetto dall'altra parte. Si dovevano sbrigare perché di lì a poco sarebbe venuto a piovere.
"Blaise, andiamo a controllare anche il boschetto, ti prego. Non lasciamo nulla al caso!"
Blaise annuì ed attraversarono per inoltrarsi nel boschetto, cercando in lungo e in largo, non riuscendo ancora a trovarlo, e nel frattempo iniziò a piovere.
"Povero Rastaban... dove sarà, accidenti! Ora si è messo anche a piovere. Dobbiamo trovarlo, o si ammalerà gravemente."
Mentre stavano per tornare indietro, Blaise vide da lontano una sagoma tutta rannicchiata per terra sotto un albero.
"Hermione, forse lo abbiamo trovato... guarda là in fondo, sotto all'albero...”
Hermione si girò e lo vide. “RASTABAN!! Blaise credi che sia lui?"
"Credo di sì, ma siamo troppo lontani per averne la certezza. Avviciniamoci".
Hermione si mise a correre col cuore in gola verso l'albero, e più si avvicinava, più aveva paura che gli fosse successo qualcosa perché stava piovendo a dirotto. Lei era tutta zuppa, ma non gliene fregava niente. Quando furono abbastanza vicini, videro che era Rastaban. Hermione si precipitò in ginocchio accanto a lui: era tutto zuppo e rosso in viso.
"Rastaban, sono Hermione... svegliati!" Ma non sortì nessun effetto: Rastaban non si svegliava.
Blaise, che era giunto accanto a lei, le mise una mano su una spalla. Hermione solo in quel momento si ricordò che c'era anche lui, si voltò e crollò a piangere sul torace di Blaise.
"Calmati, Hermione. Ora dobbiamo portare Rastaban a casa, al caldo, cambiarlo e chiamare un medimago."
Hermione si calmò. Blaise appellò con un Accio una coperta, dove avvolse il bambino, ed aiutò Hermione ad alzarsi, per poi incamminarsi velocemente verso il Manor.
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