Capitolo 19
Lauren's pov
Niente, non è nemmeno qui.
Sospiro, allontanando il volto dai vetri della serra e guardandomi intorno.
Non trovo la Principessa da nessuna parte e Seki è impegnata in altre cose e non può aiutarmi.
Mi passo una mano fra i capelli, dove potrebbe essere?
Mentre cammino tra i corridoi silenziosi del palazzo, sento una porta aprirsi e dei passi veloci e incessanti.
-« Non ci posso credere…»-
È la voce della Principessa.
Alzo il capo e mi ritrovo la Principessa camminare a passo veloce verso la mia direzione.
-« Vostra altezza-»-
-« Cosa vuoi plebea? Lasciami stare»-
Senza darmi alcun modo di ribattere se ne va, facendo svolazzare il suo abito arancione acceso.
Sospiro e la seguo, sapendo già dove si starà rintanando. Nella sua stanza.
Faccio un lungo respiro e busso con le nocche alla porta. Nessuna risposta.
-« Vostra Altezza, sono io, Lauren. Posso entrare?»-
-«Lasciami stare. Va via»-
La sua voce esce ovattata attraverso la porta.
Faccio un lungo respiro, forse è meglio lasciarla stare per il momento.
-« Va bene. Ma si ricordi cosa le ho detto. Se vuole parlare, io ci sono»-
Faccio per andare, ma una porta si apre, cigolando.
-« Voi plebei siete piuttosto insistenti.»-
-« Ricordo che siete state voi a dirmi di migliorare»-
Le ricordo incrociando le braccia, voltandomi verso di lei.
Si vede a malapena.
-« Davvero te lo ricordi?»-
Annuisco.
-« Non voglio perdere questo lavoro, e poi…mi piace stare qui»-
Ammetto, alzando le spalle. Gli occhi della Principessa sembrano brillare felici, che forse l'ho resa felice?
-« ora…cosa le ha dato il malumore?»
Apre di poco la porta e abbassa di poco il capo.
-«Se non ne vuole parlare non è un problema »-
La tranquillizzo, che a quanto pare funziona, visto che ha rilassato le spalle.
-« Però non può stare tutto il suo tempo libero in camera sua»-
Aggrotta le sopracciglia.
-« Sai con chi stai parlando, plebea? Posso fare quello che voglio»-
-« Ma non è salutare »-
La interrompo.
-« Non le farà bene, perché invece non viene con me?»-
La invito con un sorriso, portandomi una mano al petto, mentre la Principessa mi guarda confusa.
-« E dove mi porteresti di grazia?»-
Inclino il capo di lato e allaccio le braccia dietro la schiena.
-« Se viene con me lo scoprirà, vostra altezza»-
-
L'odore di fieno e il nitrire dei cavalli da il benvenuto a me e alla Principessa, che cammina al mio fianco mentre si guarda intorno.
-« Cosa ci facciamo qui?»-
Chiede con curiosità, mentre mi guardo intorno.
-« Cerco un mio amico…Thomas, eccoti!»-
Lo saluto con un cenno della mano, mentre il mio amico si avvicinava a noi tenendo con una mano due spazzole di legno, con l'altra si sistemava il berretto azzurro.
È difficile non notarlo visto la sua stazza un po' bassina e un po' in carne.
-« Oh ciao Lauren, sei venuta ad aiutarmi anche oggi?»-
Scuoto il capo, e quando Thomas nota chi ho accanto, spalanca gli occhi azzurri.
-« M-ma lei è…»-
Annuisco divertita dalla sua reazione, sotto lo sguardo ancora più confuso della Principessa.
-« Sì, esatto. Volevo portarla a farle fare un giro a cavallo, e volevo sapere se ne era disponibile uno»-
Sento Thomas borbottare tra se e se, massaggiandosi la corta barba rossa che si stava facendo crescere.
-« Vuoi davvero farmi cavalcare un cavallo?!»-
Mi chiede a bassa voce la Principessa.
-« Esattamente »-
-« Ma non è un'attività adatta ad una Principessa!»-
-« Nessuno lo saprà, state tranquilla, vostra altezza »-
Cerco di rassicurarla, portandomi una mano al petto.
-« Allora…credo che un cavallo te lo posso prestare, ma solo per poco. Tra un po' devo nutrirli»-
Mi avvicino a Thomas e con un sorriso gli do una pacca sulla spalla , come per ringraziarlo.
-« Grazie Thomas»-
-« Figurati. Ora lo vado a prendere»-
E si incammina calpestando la terra con i suoi stivaloni neri.
-« Mi spieghi cosa ti salta in mente?»-
-« Ha mai cavalcato un cavallo ?»-
La interrompo, allacciando le braccia dietro la schiena.
-« Cos- No, mai.»-
Incrocia le braccia sotto al seno.
-« Ma cambiando argomento…lui chi è? »-
Mi chiede, indicando con l'indice il punto dove fino a un'attimo fa si trovava Thomas.
-« Oh…lui è il ragazzo che si occupa della stalla»-
-« E come vi conoscete? Il giorno stai sempre con me»-
Alzo le spalle.
-« La mattina presto vengo un po' prima e la sera resto un po' di più. »-
Dico semplicemente, cercando di capire la sua reazione, ma annuisce semplicemente.
-« Adesso capisco…»-
Prima che potessi dire qualcos'altro, Thomas torna con un cavallo marrone al suo fianco, che tira con le redini in mano.
-
-« Grazie ancora.»-
Lo salutiamo e inizio a portare il cavallo con noi, mentre la Principessa mi segue senza dire niente.
-« Siete pronta ? »-
Le chiedo dopo un po', guardandomi intorno.
Oltre a noi ci sono soltanto uccellini che cinguettano felici e il suono di una delle quattro fontane che abbelliscono il grande giardino che circonda il palazzo reale.
-« Mi dia la mano, così l'aiuto a salire»-
Le porgo la mano con un sorriso incoraggiante, ma lei non si muove.
-« Vostra altezza?…»-
Non risponde, forse…non si fida? Ha paura?
-« Stia tranquilla. Le faccio fare solo un giro, lei non deve fare assolutamente niente »-
Finalmente mi guarda e fa cadere lo sguardo sulla mia mano guantata, la stringe e si avvicina a me.
-« Fai qualche cavolata, e giuro che te la faccio pagare»-
Sorrido divertita e le indico dove mettere il piede.
-« Lo terrò a mente.
Ora slanciati in avanti e ce l'avrai fatta»-
Esegue senza fare troppe storie, e la seguo a ruota, salendo anche io sul cavallo e sulla morbida sella di pelle.
Prendo le redini, ma sento una presa leggera sulla divisa.
Mi volto verso la Principessa.
-« Siete sicura di non volervi aggrappare più forte?»-
Aggrotta me sopracciglia e mi fulmina con lo sguardo.
-« Perché dovrei?»-
-« Bhe… perché potrebbe cadere. Vede?»-
Do un colpetto al cavallo e quello inizia a muoversi.
Sento un urletto e le braccia della Principessa mi stringono la vita, non resisto e scoppio in una fragorosa risata divertita, mentre lascio camminare il destriero.
-« Non è affatto divertente, plebea!»-
-« Mi perdoni»-
Mormoro sogghignando, non riuscendo a smettere.
-
-« Quindi è già stato deciso tutto…capisco»-
Mormoro tra me e me, incrociando le gambe e appoggiando il palmo delle mani sull'erba fresca del mattino.
La Principessa porta le gambe al petto e le stringe a se.
-« Perché è stato tutto deciso?… Non mi sento pronta…»-
Sospiro, non sapendo come tirarla su di morale, finché…
-« Bhe…ci sarò io con lei, vostra altezza»-
Si volta a guardarmi con i suoi occhioni marroni.
Vorrei abbracciarla, infonderle un po' di coraggio, ma non so ancora come reagirebbe.
-« Se vuole…possiamo affrontare questa cosa insieme»-
Mormoro, appoggiandole una mano sulla schiena.
Lei alza il capo verso di me.
-« Bhe…sei la mia guardia, è normale che tu debba stare con me-»-
-« Intendo… più che come guardia, come…amica»-
Non so come potrebbe reagire, ma…perché ho detto amica? Aspetta…perché sento qualcosa di strano al petto, come se un pezzo fosse fuori posto.
La vedo davvero come amica?
-« Amica? Tu?»-
Un piccolo sorriso si fa spazio sul suo volto.
-« Amiche eh?»-
Mormora nuovamente, guardando il panorama davanti a noi…
-« Sei molto divertente, plebea »-
Ma questa volta non lo dice con quasi disprezzo, anzì, sembra divertita…e sorride.
Abbasso il capo divertita.
-« Già »-
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