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Cap 6

Sorpresaaaaaaa💃🏼💛!!!!!!

Anthony

In quel momento mi trovavo nell' ufficio del mio locale a sistemare le ultime cose prima di andarmene.

Doveva essere tutto perfetto per quello che avevo intenzione di fare questa sera.

E non doveva capitare nessuna interruzione.

Mi tirai su dopo aver spento il mio PC mentre mi allacciavo la giacca del mio completo, spostando lo sguardo verso la porta, dove avevano appena bussato.

-Avanti.-

Vidi la porta aprirsi dove vidi entrare il mio fidato braccio destro Seojun e migliore amico.

-Anthony, è tutto pronto.-

-Bene, mi raccomando, non voglio nessuna interruzione di nessun tipo questa sera, almeno che non sia realmente necessario.-

-Certamente, non si preoccupi Signore, ci penso io.-

Disse con un tono canzonatorio, facendomi alzare un sopracciglio, mentre un sorrisetto compiaciuto spuntava sulle mie labbra.

-Bene ragazzo, so che posso fidarmi di te.- Dissi con un tono provocatorio e scherzoso, mentre mi avvicinavo al divano afferrando il mio capotto per poi indossarlo.

Lui era l'unico che aveva il permesso di parlarmi così, era si il mio braccio destro ma prima di tutto era un fratello per me, avevamo fatto l'addestramento insieme, diventando ciò che eravamo destinati a essere.

-Mi raccomando, avverti i ragazzi di tenere tutto sotto controllo qui, sanno cosa devono fare in caso, succedesse qualcosa.-

Dissi con un tono d'avvertimento, mentre uscivo dalla porta del mio ufficio, scendendo le scale, per dirigermi fuori da quella musica assordante, dove i miei clienti spendevano un sacco di soldi, per divertirsi.

Non mancava niente qui, donne, alcool, droga tutto ciò che desideravano lo trovavano, compreso le camere dove appartarsi.

Ciò che entrava qui dentro, non usciva fuori, la privacy prima di tutto per i clienti.

Infondo spendevano un sacco di soldi, era il minimo per loro.

Qui c'erano clienti di tutte le portate, ma i peggiori erano quelli che sembravano uomini rispettabili, ma quando entravano qui, usciva la loro peggio perversione, e poi una volta finito, tornavano a casa dalle loro mogli ignare e devote.

Si loro erano i peggiori, ma chi ero io per giudicarli?

Io ero un imprenditore rispettabile al di fuori come copertura, compravo e vedevo, avevo azioni.

Di soldi puliti ne avevo a migliaia, quindi nessuno poteva immaginare chi ero io in realtà.

Un ragazzo di quasi trentadue anni, capo mafia, il peggiore sulla circolazione.

La mia donna, non sapeva chi fossi io in realtà, prima o poi avrei dovuto dirglielo, ma era ancora troppo presto per questo.

Non volevo pensarci, avrei visto nel tempo, quale sarebbe stato il momento migliore.

Non ho intenzione di nasconderle nulla, ma tempo al tempo, è ancora troppo presto e io, nel mio ambiente devo mantenere una mente salda e lucida.

Ero stato addestrato, e prima di me, mio padre e il padre di mio padre, nel mio mondo funzionava così, e ci era stato inculcato un'unica regola, eliminare il nemico senza pietà.

Eccetto per "Gli inviolabili."

Mi ero fatto un nome ne gli anni, prima che i miei morissero.

"The executioner. Il carnefice."

Già perché non amavo mostrare pietà per nessuno.

Eccetto donne e bambini, per me erano inviolabili.

Se uno dei miei osava trasgredire a un mio ordine oppure fare una cosa come quella di toccare gli inviolabili, facevano per mano mia una fine orribile.

I miei uomini sapevano, che chi si univa a me e lavorava per me, dovevano rispettare questa regola fondamentale, se non volevano morire.

Uscii dal mio locale, dirigendomi verso la mia macchina, dopo aver mandato un messaggio alla mia piccola farfalla, che doveva uscire dal cancello di casa, esattamente tra cinque minuti.

Cinque minuti mi sarebbero sicuramente bastati.

Andavo veloce, amavo la velocità, la dominavo, la padroneggiavo alla grande, non avrei avuto problemi ad arrivare quindici minuti prima.

Esattamente cinque minuti dopo ero davanti al cancello di casa nostra, la villa della mia famiglia, che avevo fatto ristrutturare un paio d'anni prima.

Vidi la mia bellissima donna uscire dalla porta di casa, incamminandosi verso lo sterrato hai lati del prato verde ben curato dalla mia servitù, mentre notavo che si guardava intorno come sempre, intimidita dagli uomini in giacca e cravatta, che circondavano la villa.

Erano passati mesi da quando si era trasferita a Seoul, e ancora quello sguardo non era sparito dai suoi occhi.

Credo che sia comprensibile, non essendoci abituata a una situazione del genere.

La vidi avvicinarsi alla macchina, aprendo subito dopo la portiera, entrandoci dentro.

-Ciao mia piccola Nabi.-

Dissi con voce sensuale, avvicinandomi a lei, per poi catturarle quel viso perfetto hai miei occhi, avvicinando le sue splendide e dolci labbra alle mie, baciandola.

La sentii sorridere attraverso il nostro bacio, mentre mi allontanavo da quelle meraviglie dolce e peccaminose, sorridendole maliziosamente.

L'effetto che mi fa questa donna.

Era devastante.

-Ciao amore..-

-Pronta a scoprire dove ti porterò questa sera?-

La vidi sorridermi dolcemente, mentre accennava un piccolo si con la testa, mentre accendevo il motore, pronto per partire, per dirigermi verso la nostra destinazione.

Quaranta minuti esatti dopo, stavo parcheggiando di fronte al locale, dove avevo affittato un sala solo ed esclusivamente per noi.

Dove avevo dato ordine di sistemare tutto alla perfezione, questa serata doveva risultare perfetta, per ciò che sarebbe accaduto.

Spensi il motore, notando lo sguardo curioso della mia donna, che osservava fuori dal finestrino dell'auto, mentre un sorrisetto malizioso si stava facendo largo sulle mie labbra, mentre scendevo dalla macchina, dirigendomi verso la sua portiera aprendola subito dopo.

Notavo il suo sguardo farsi sempre più curioso, mentre mi sorrideva dolcemente, mandandomi completamente fuori di testa.

Tutto di lei, aveva un effetto eccitante.

Come una droga.

Non mi era mai successo con nessuna donna, con cui ero stato.

E io amavo le donne, e il sesso con loro.

Ma solo con lei mi era successo di sentirmi così, e continuava a essere sempre così, accentuandosi sempre ogni volta di più, stordendomi piacevolmente.

Amavo il modo in cui mi faceva sentire.

Vivo.

Chiusi la portiera alle sue spalle, afferrandole la sua piccola e delicata mano nella mia, intrecciandola, mentre la conducevo verso la sua sorpresa.

Entrammo dentro al locale dando il mio cognome a l'addetto, mentre estraevo dalla tasca del capotto una benda di seta nera.

Mi misi alle spalle della mia splendida donna, posandogliela delicatamente su gli occhi, legandogliela dietro alla testa.

-Che fai amore?- La sentii chiedermi, ridacchiando come una ragazzina, mandando a puttane l'idea della sorpresa e trovare il primo posto appartato dove renderla completamente mia.

No! Dovevo mantenere il controllo, al momento giusto lo avrei perso completamente, inebriandomi del suo corpo caldo e sensuale, venerandolo come si deve.

Ora dovevo occuparmi della sorpresa.

-Signor Park, la prego mi segua.-

Afferrai per i fianchi Venere, mentre la conducevo verso la sua sorpresa, mentre sussurravo vicino al suo orecchio -adesso vedrai..-

La sentii rabbrividire di piacere fra le mie braccia, facendomi sorridere maliziosamente, facendo esaltare il mio io dominante, amando l'effetto che provocavo a tale meraviglia.

Arrivammo davanti alla porta, mentre facevo segno a l'uomo d' andarsene per lasciarci soli.

Aprii la porta, entrando dentro la sala prenotata solo per noi, mentre una musica lieve e dolce inondava la stanza, mentre chiudevo la porta alle nostre spalle.

Era stato preparato tutto alla perfezione.

-Amore?-

Non risposi, spostai il braccio dai suoi fianchi, per potare le mani dietro alla sua testa per sciogliere il nodo della fascia di seta nera, facendola cadere dolcemente sul suo viso, come una lieve carezza, mentre mi spostavo di fianco a lei, nel momento che i suoi splendidi occhi da cerbiatta di aprivano, di fronte alla sua sorpresa.

-Mio Dio..-

La vidi portarsi le mani sulle labbra per lo shock, mentre si guardava intorno, notando i suoi occhi diventare sempre più lucidi per l'emozione che la stava travolgendo, mentre io dentro di me, stavo esplodendo di orgoglio e desiderio, osservando come la mia piccola donna si guardava intorno emozionata, mentre calde lacrime presero a scendere sul suo splendido viso.

La vidi girarsi verso di me, mentre io mi inginocchiavo di fronte a quella meravigliosa di donna, che mi aveva stravolto la vita, grazie a una consegna fatta, al posto della sua migliore amica.

-Sposami.-

-Si.. Amore mio si!-

La vidi allungare la mano tremante verso di me, mentre le infilavo l'anello che stava per suggellare il primo momento più importante della nostra vita.

Mi tirai su, attirandola verso di me, mentre stringevo il suo piccolo corpo tremante d'emozione fra le mie forti braccia, mentre mi abbassavo verso la mia piccola farfalla, posandole una mano dietro alle sua testa, sorreggendola, mentre la travolgevo in un bacio pieno di desiderio e ricco, di oscure promesse.

Continua

Buonasera cuoricini 💛 spero che la sorpresa vi sia piaciuta!💛

Grazie di cuore per tutti i commenti le stelline e la messa nell'elenco lettura, GRAZIE IMMENSAMENTE VI ADORO💛!

Ci becchiamo al prossimo aggiornamento💛

buon fine settimana un bacione cuoricini bellissimi!💛😘
💛💛💛💛💛

Mi sono dimenticata di dirvi che questo è l'ultimo capitolo del passato.
Spero che dal prossimo in poi vi continuerà ad incuriosire e piacere cuoricini💛😘

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