Cap 22
Buonasera cuoricini💛, come avete passato questo fine settimana?💛😘
Spero con tutto il cuore benissimo💛
Grazie di cuore per tutte le visualizzazioni, le stelline, l'elenco lettura e i commenti stupendi. Vi ringrazio IMMENSAMENTE di cuore😍💛
Vi adoro
💛💛💛💛💛💛💛
Buona lettura cuoricini alla prossima💛😘
-Avete preso tutto?-
-Si, signore.-
-Bene, tenetevi pronti in ogni momento.
Voglio cogliere quel figlio di puttana di sorpresa, per il mio attacco d'avvertimento, prima del mio attacco finale, dove lui, farà una brutta fine.
E poi mi prenderò quella graziosa bambolina bionda la cui mi divertirò in ogni modo possibile nel sottometterla al mio dominio.-
Venere
Stavo passeggiando per le strade di Seoul insieme a Byeol quel pomeriggio, dopo che aveva chiuso il suo studio, mi ero fatta lasciare da Anthony li di fronte, così che mi potessi vedere con lei e stare un po' insieme.
Ovviamente, sapevo che eravamo controllate a distanza dai i suoi uomini come sempre, e sicuramente, dopo quello che gli avevo raccontato, aveva raddoppiato gli uomini di sicurezza.
Conoscendolo, aveva fatto sicuramente così, anche se non mi aveva detto niente.
Ma infondo lo capivo, io avevo sbagliato anche se a fin di bene a non dirglielo.
Dovevo dirglielo da subito, anche se fosse stata una mia impressione, ma dovevo dirglielo.
Il fatto era che non volevo far scatenare un putiferio per nulla.
E invece non era così.
Sicuramente Anthony pensava che non lo fosse.
Sospirai vedendo Byeol uscire dal suo studio privato, chiudendolo a chiave.
Quel pomeriggio aveva avuto solamente due appuntamenti e aveva finito presto.
Non ne prendeva molti durante la giornata, perché c'era solamente lei e una ragazza che le faceva da segreteria
part-time.
Ovviamente quando si trattava di un parto correva in Ospedale e operava direttamente lì, a meno che l'interessata non volesse partorire dentro casa.
Già, c'erano ancora alcune donne che preferivano partorire nelle mura della propria casa, invece che in un Ospedale.
-Ciao tesoro.-
-Ehi Doc!-
Sorrisi abbracciandola, per poi incamminarci sotto braccio, lungo la strada.
Avevamo legato tantissimo, sembrava che ci conoscessimo da una vita e invece non era così.
Alle volte capita che nella tua vita, puoi incontrare una persona da cui ce subito un'affinità, creandosi un legame, che di solito si costruisce nel tempo.
Avevamo stretto una bellissima amicizia, ed ero così felice di aver incontrato una persona come lei.
Ci capivamo al volo.
Avevamo una complicità pari a due sorelle, ed ero felice di questo, perché Byeol era una bellissima persona, da cui potevi sempre fare affidamento e contare.
L'altro giorno avevo fatto la visita di routine che si fa ogni mese, e avevo visto la mia bellissima bambina, che non vedevo l ora che venisse al mondo.
"-Mi ero così emozionata che Anthony si era trovato con me in lacrime e con Zia Byeol nello stesso stato.
Poverino.-"
Pensai ridendo fra me e me
"-Si era emozionata anche lei.
Credo che anche lei, non veda l ora di avere un bambino insieme a Seojun.
Gli auguro con il cuore che accada molto presto anche a lei, sarebbe bellissimo se i nostri figli avessero più o meno la stessa età e crescessero insieme.
Ritornai con la mente a qualche giorno fa, dove avevo visto la mia bellissima bambina nel monitor dell'ecografia.
Al pensiero di aver visto i suoi movimenti, e sentito il suo cuoricino che batteva..
Dio non vedevo l ora di averla fra le mie braccia.-"
Mi riscossi dai miei pensieri, sentendo Byeol che mi stava picchiettando sul braccio, per farmi risvegliare dal mio sogno a occhio aperti.
-Uh tesoro scusami, mi sono un attimo persa.-
-Vedo. Cosa stavi pensando?-
Mi chiese sorridendo, mentre passeggiavamo lungo la strada piena di vetrine ben allestite dai negozi.
-Stavo pensando a quando sono venuta a visita da te e ho visto la mia bambina.
Non vedo l ora che nasca, credimi!-
-Un altro po' di pazienza tesoro e ci siamo, tra un mese finalmente potrai tenerla fra le tue braccia. E spero che questo accada anche a noi il prima possibile.-
Sorrisi guardandola, lo sapevo!
-Hai smesso la pillola?-
-Si quasi un mese fa, so che ci vuole del tempo prima che la smaltisca, ma spero che il mio corpo la smaltisca presto.-
Disse sorridendomi, mentre spostavamo lo sguardo verso i negozi lungo a la strada.
-Le cose per Risa ti sono arrivate?-
-Arriveranno domani, la camera per lei è già pronta per essere arredata. Non vedo l ora!-
-Che ne dici se andiamo a vedere qualcosa per la mia bellissima nipotina che tra un mese verrà finalmente al mondo?-
Mi chiese sorridendo con fare dolce, riempendomi di entusiasmo.
-Assolutamente si!-
-Da dove vuoi cominciare?-
-Che ne pensi dal negozio di giocattoli? Voglio vedere se trovo un peluche da mettergli nella culla.-
-Ok boss, andiamo!-
Disse, facendomi ridere, mentre ci incamminavamo lungo il negozio predestinato.
Amavo la vita che mi ero costruita con Anthony, anche se non era perfetta.
Ma infondo la perfezione non esiste.
Certo non mi sarei immaginata di sposarmi un tipo come lui, un Boss della mafia.
Ma infondo anche se non era il ragazzo convenzionale, io lo amavo, e amavo la nostra famiglia che si stava formando e amavo la vita che ci stavamo costruendo insieme.
Anche se lui era un Boss, non avrei mai negato e rinunciato a l'amore che provo per lui e a quello che stavamo costruendo insieme.
Lo so, potevo risultare folle per molti, ma infondo chi non era folle per amore.
Anthony
Avevo appena posato il telefono sulla scrivania dopo aver parlato con uno dei miei ragazzi.
I miei uomini mi stavano riferendo dove si trovassero le ragazze in quel momento e cosa stessero facendo, rilassandomi sulla poltrona dietro alla mia scrivania, mentre afferravo il mio bicchiere colmo di Soju.
Avevo assolutamente bisogno di bere per rilassarmi, il pensiero che quel pezzo di merda si era avvicinato così tanto alla mia donna e solo ora, lo ero venuto a sapere, mi sentivo andare fuori di testa.
E non potevo di certo permettermelo, dovevo rimanere lucido.
Non c'era stato modo di trovare qualsiasi cosa su di lui, era come se fosse veramente un fantasma e la cosa mi infastidiva.
Il fatto che erano mesi che era sparito dopo l'ultimo colpo al porto, non mi faceva stare per niente tranquillo era come se stesse per fare la sua entrata in scena prima del colpo finale.
E questo pensiero era come un tarlo nella mia testa che non riuscivo a non smettere di pensare.
Sentii la porta aprirsi immaginando già chi fosse, perché lui era il solo che non bussava mai e poteva permetterselo.
Alzai lo sguardo e vidi Seojun venire verso di me, dopo aver chiuso la porta alle sue spalle.
Lo vidi andare verso il mobile bar per versarsi un bicchiere di Soju, per poi venire verso di me accomodandosi di fronte.
-Che succede fratello?-
-Ho parlato con Garcia, vorrebbe un altro carico di droga al più presto.
La sta vendendo così velocemente, che quasi la finita.-
-Bene, ci hai pensato tu a far preparare un nuovo carico?-
-Certo che si, ma volevo avvisarti prima.-
-Fatto bene. Ma sembra che vuoi dirmi altro Seojun.-
-I ragazzi non riescono a trovare niente su questo fantomatico fantasma e Anthony non è una buona cosa. Ho come la sensazione che si stia preparando per un grande colpo.-
-Hai avuto il mio stesso pensiero.-
Dissi bevendo l'ultimo sorso dal mio bicchiere, per poi posarlo sulla scrivania, passandomi nervosamente una mano fra i capelli.
Non mi piaceva la sensazione d'impotenza.
Ero sempre stato un tipo con il controllo sotto il mio potere, ma qui avevo la sensazione che mi stava sfuggendo di mano e soprattutto mi stesse sfuggendo qualcosa.
Insomma, non era possibile che un tizio qualsiasi venga nel mio paese, nel mio territorio reclamando il potere che gli aspetta, decantando che io gli ho portato via.
Ce qualcosa che non torna in tutta questa storia.
Questo è sempre stato il nostro territorio, da generazioni, il potere che ho adesso si accentuato grazie hai miei sforzi, dopo aver preso il posto di mio padre, chi cazzo è questo che pretende ciò che io mi sono sudato e sto sudando per mantenerlo, per dire che questo potere gli appartiene.
Questa cosa mi stava mandando hai matti, era sicuramente un folle, che voleva provare a sfidarmi per poter provare a prendere il mio potere.
Ma il pezzo di merda si sbaglia, sono quello che sono perché me lo sono sudato, me lo sono conquistato e non riuscirà a fottermi in nessun modo.
Semmai è il contrario.
Mi ridestai dai miei pensieri, sentendo un colpo alla porta del mio ufficio.
-Avanti.-
Dissi alzando lo sguardo verso la porta, vedendo uno dei miei uomini entrare.
-Rio, che succede?-
-Ce un vostro cliente che vorrebbe parlarle.-
-Fallo entrare.-
Vidi lo sguardo curioso e divertito di Seojun, mentre osservava l'uomo che stava entrando in quel momento.
Uno dei molti ricconi, che amava sperperare i suoi soldi, in puttane, alcool e droga.
Ma ehi, a me andava bene, purché pagassero, potevano gettare i loro soldi come meglio credevano.
-Signor Lee, prego venga avanti. Di cosa voleva parlarmi.-
-Salve Signor Park, vorrei chiederle se fosse possibile poter affittare per un intera serata due delle vostre migliori ragazze, per una festa privata.-
Alzai un sopracciglio con fare divertito, mentre Seojun si godeva la scena.
-Potrei, ma dipende quanto è disposto a pagare per un intera serata e più il pagamento per lo svolgimento del lavoro fatto dalle ragazze.-
-Potremmo arrivare a un accordo Signore?-
-Certamente. Immagino che nel pacchetto vuole anche della droga giusto?-
-Esatto.-
-Bene, per un intera serata insieme alle ragazze, posso accordagli dieci mila euro, più un extra alle ragazze, che ne pensa?-
-Va benissimo.-
Lo sentii dire tutto eccitato, con quella fronte calva e sudata, come se stesse già in modalità party.
Sogghignai divertito -Ti servono per questa sera?-
-No signore, sarebbe per domani, se fosse possibile.-
-Certamente, il pagamento ovviamente anticipato, e per le ragazze, a fine serata.-
-Bene, la ringrazio Signore.-
-E' un piacere, fare affari con uno dei miei migliori clienti assidui.-
Dissi sorridendo da stronzo, mentre gli intimavo di uscire.
-Seojun, per favore, accompagna il signore fuori e fatti pagare.-
-Certamente Boss.-
Disse, con voce ironica alzandosi subito dopo, uscendo dal mio ufficio.
I migliori clienti sono quelli annoiati che vogliono una botta di vita, sperperando i loro soldi in vizi.
E questi erano i vizi peggiori, ma i migliori per me, dato che facevo soldi su di loro, mandando avanti il mio potere finanziario grazie anche hai vizi dei miei clienti.
Sono un uomo d'affari, e amo fare affari dove sono sicuro che mi frutterà un mucchio di soldi arricchendo sempre di più il mio potere.
Non solo di forza, ma anche in denaro.
Continua
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